venerdì 22 ottobre 2010

CIRCO DELLA PACE: AUMENTANO ANCORA LE PERPLESSITA’

"Sono Massimo Gavelli, macchinista teatrale, tecnico dello spettacolo dal 1992, autonomo fotografo reporter nell'ambito delle tematiche sociali e volontario di un'Associazione di Volontariato che ha partecipato alla realizzazione del primo anno del Circo della Pace, quello dei ragazzi di Miloud. Sono un sostenitore  dell'iniziativa Circo della Pace ma vorrei sottolineare che questa iniziativa necessita di una 'sana' evoluzione morale e civile, che debba vivere nel territorio di Bagnacavallo e divenire parte dello spirito benevolo e solidale degli 'abitanti' di Bagnacavallo, attraverso uno svolgimento pubblico, limpido,  coerente, così che ci allontani dai dubbi della tresca, dai sospetti d'inganno e di creste sulla lista della spesa, di sprechi energetici, dello sfruttamento di gente proveniente da paesi economicamente poveri e dello sfruttamento delle stesse associazioni di volontariato". "Mi permetto di ricordare che le Associazioni di Volontariato sono state fondate e sostenute per portare aiuti ai bisognosi, e non certo per alleggerire l'ammontare delle  spese di quella 'nobile operazione' quale si vuol fare figurare il Circo della Pace. Vorrei ora elencare alcuni dei punti nevralgici del meccanismo che sta alla base del Circo stesso.
Partiamo dalla cifra del noleggio del tendone: Euro 21.000. Ebbene, proprio alcuni giorni fa, facendo una ricerca via Internet, ho potuto trattare l'acquisto, e non il noleggio, di un tendone da circo usato, datato 1998, più grande almeno di una decina di metri di quello finora utilizzato. Questo tendone usato è garantito di ogni certificazione rispetto alle normative vigenti e lo si può acquistare alla cifra di Euro 25.000. Fatto questo raffronto, si rammenti che il 2009/2010 è  il terzo anno in cui paghiamo una cifra di noleggio per il tendone, è il Comune e quindi i cittadini a pagarne il conto. Non sono al corrente del costo del noleggio dei due anni precedenti ovvero 2007 e 2008. Mi piacerebbe saperlo, ma immaginando una cifra almeno simile a quella del 2009, vien da chiedersi come mai l'opzione dell'acquisto non sia mai stata considerata. Si sarebbero già risparmiati almeno 40.000 euro in soli due anni. 60.000 se si include il prossimo natale.
Riflettiamo poi sulle spese di riscaldamento del tendone, del noleggio della caldaia a nafta, sulla spesa di Euro 180 al giorno di nafta per alimentarla, sulle spese in Kw/ora per alimentare le 22 o 23 stufette da 2.000 W cadauna per un totale di 44 Kw. Prendiamo in esame tutto ciò tenendo conto del periodo storico e della crisi economica nella quale stiamo vivendo. Allora mi chiedo:
(a) siamo certi di volere insistere a soffiare contro i mulini a vento per battere un primato di insensatezza, ostinandoci a voler scaldare decine di metri cubi d'aria contenuti da una tenda gommata dello spessore di pochi millimetri a cielo aperto, e nel periodo più freddo dell'anno?
(b) perché mai non troviamo uno spazio congeniale alla struttura ed alla praticità del montaggio, come uno spazio in campagna (solo per fare un esempio), e non ci decidiamo finalmente ad allestire un nostro tendone da Circo, che sia di nostra proprietà e che possa essere attivo in una stagione come quella primaverile? ciò ci permetterebbe di evitare le summenzionate spese di riscaldamento, e magari nel periodo dei saggi scolastici lo si potrebbe sfruttare anche per lo svolgimento di altre iniziative! Inoltre si lascerebbe libera la piazza nel periodo Natalizio per decorazioni e iniziative apprezzate da tutti i cittadini.
A proposito del trattamento economico riservato ai Circensi di questa ultima edizione che, tra l'altro, provenivano da un paese œequatoriale quale la Colombia. Ognuno di essi percepiva una diaria di Euro 10 giornalieri (!), sotto quel tendone, con una temperatura esterna di anche -14 gradi centigradi. La misera cifra riconosciuta era indipendente dal numero delle repliche dello spettacolo che giornalmente andavano a portare in scena nonostante problemi fisici e malanni dovuti al gelo. Per far fronte alle varie repliche nonostante le condizioni fisiche, i giovani circensi (soggetti che non stanno di certo seduti ad una scrivania, ma bensì lavorano sospesi nel vuoto a qualche metro dal suolo) assumevano medicinali quali la CARDIAZOL- PARACODINA (un calmante oppiaceo che provoca effetti collaterali quali: edema polmonare, coma profondo).
Ai giovani circensi sono inoltre stati negati i giorni di riposo, ma, cosa ancor più grave, non sono stati pagati i mancati riposi. Tutto ciò accade, mi è stato chiarito pubblicamente, perché per i circensi non è contemplata paga alcuna. Io non credo che il termine solidarietà  possa essere sprecato per una situazione simile.
 A proposito del maltrattamento morale: a causa di quello che potremmo chiamare problema di comunicazione  (non so quanto questa sia una semplice svista), i ragazzi del Circo mi sono stati presentati come malati di AIDS, ex detenuti, ex alcolizzati, ex tossicodipendenti, ex carcerati, ex prostitute e quanto di peggio produce una società disastrata. Lavorando invece a contatto con loro ho avuto modo di conoscere solamente atleti, studenti o ex studenti impegnati per una giusta causa comune: quella di mantenere aperta una Scuola di Circo in Colombia. Ho conosciuto, per intenderci, mi ripeto, soltanto studenti, laureati, padri di famiglia e circensi professionisti, i quali, alcuni divertiti ed altri
offesi, non potevano credere all'idea che di loro veniva data alla pubblica piazza!
Fortunatamente non abbiamo avuto a che fare con una compagnia di circensi newyorkesi, altrimenti avremmo probabilmente guadagnato una giusta e lecita querela per diffamazione. La loro Scuola, la Fundaciòn Circo Para Todos, si
presenta testualmente come la prima scuola professionale dell'Arte Circense con vocazione sociale, e quindi accoglie anche i ragazzi di strada cercando di dar loro una alternativa appunto professionale, aspetto, questo, che non mi pare meriti censura d'un qualche tipo. Non vi è dunque alcun motivo di diffondersi in patetiche presentazioni che sottolineino le disagiate condizioni di partenza di questi ragazzi.  Io faccio parte di un'associazione di volontariato ovviamente apartitica, ma non posso fare a meno di constatare che le denunce e proposte presentate sulla stampa dalla Lega Nord riguardo il circo della pace siano giuste e condivisibili. Per questo, pur ognuno nei propri ruoli distinti, abbiamo deciso di raccogliere anche noi le firme della loro petizione. In particolare i cittadini potranno firmare nella nostra sede del mercatino eco solidale in tutti i sabati dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00
Non vogliamo mai dimenticare, rivolgendoci alle gerarchie in questione, il concetto di umiltà , e quindi l'importanza di  una comunicazione trasparente, necessaria e dovuta al pubblico e alla cittadinanza di un Paese, tra l'altro, delle dimensioni della nostra Bagnacavallo. La moralità  e il grado di professionalità, il rigore delle istituzioni, non possono e non devono essere oggetto di scambio in alcun modo. Se ruoli istituzionali quali Direzione Artistica Teatro, Assessorato alla Cultura, sapranno degnamente incarnare il loro mandato e il loro compito avranno allora l'occasione di cancellare ogni sospetto e fugare ogni dubbio: che strutture come il nostro teatro  il nostro Ufficio Cultura non siano gestite al modo di un bar a conduzione familiare". Massimo Gavelli

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