venerdì 22 ottobre 2010

PDL: IL PARTITO VINCENTE

Per alcuni giorni il Corriere della Sera ha cavalcato una singolare campagna di stampa sull’inesistenza del Popolo della libertà come partito. Il tutto per dire che il PDL è soltanto una creatura di plastica, un partito virtuale agli ordini di Berlusconi, senza una vera classe dirigente e senza un radicamento territoriale. Oggi lo stesso quotidiano pubblica però alcuni dati che confermano come Forza Italia prima e il Popolo della Libertà poi abbiano vinto più volte  elezioni nazionali, regionali e comunali. Il tutto confortato dai dati. Ma vediamoli questi dati sul presunto partito virtuale e di plastica. Grazie al Pdl, il centrodestra governa per la prima volta 11 Regioni su 20, pari al 55 per cento; 59 province su 109, pari al 54 per cento; 374 Comuni sopra i 15 mila abitanti su 731 (compresi i capoluoghi), pari al 51 per cento. Questi risultati sono stati resi possibili dal fatto che il Pdl è certamente trainato dall’immagine vincente di Berlusconi, ma anche perché dispone di una classe di amministratori credibili sul territorio, tanto è vero che per la prima volta il Pdl ha preso più voti nelle amministrative che non alle elezioni europee, cosa che a Forza Italia non era mai capitata. E il Pdl è talmente un partito virtuale e di plastica che a Roma e nel Lazio è riuscito a vincere le ultime regionali e a convincere 595 mila elettori a votare per la Polverini anche se il simbolo del Pdl era stato escluso dalla competizione da una decisione  dei giudici che non ha precedenti.

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