giovedì 26 aprile 2012

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RIMBORSI-TRUFFA, CHIESTO PROCESSO PER VECCHI: DIMETTERMI? NON SCHERZIAMO NEPPURE

PER LA PROCURA E’ FITTIZIA LA RESIDENZA INDICATA DAL CONSIGLIERE REGIONALE PDL. IN BALLO 85MILA EURO

25-4-201 Resto Carlino Bologna di GILBERTO DONDI. Alberto Vecchi*, l’accusa di truffa è grave e lo è ancor di più in questo periodo di crisi in cui un precario e un disoccupato 1.500 euro al mese li sognano. «Sono davvero amareggiato. Respingo l’accusa categoricamente. Io risiedo a Castelluccio, la gente del posto lo sa. Ho percepito i rimborsi in base al regolamento regionale, in modo limpido. Chi mi conosce sa che sono onesto e mi impegno sul territorio. Non si possono infangare così 30 anni di onorata e splendida carriera politica».  Secondo gli appostamenti e i tabulati, lei risiede a Bologna. In oltre un anno risultano da Porretta solo 15 telefonate.  «Non è così. Da quei tabulati risulta che al mattino, tra le 7 e le 11, per il 50% del tempo il mio telefono aggancia le celle dell’Alta-Media valle del Reno, per il restante 50% quelle di Bologna dove abitano mia moglie e mio figlio. E poi il 35% totale del mio traffico risulta in viale Aldo Moro. La mia auto sotto casa di notte? Era la Yaris, intestata a me ma in uso a mia moglie. La mia è la Tuareg. Sono stato controllatissimo dai vigili di Porretta, che mi hanno confermato la residenza».  Su 10 controlli l’hanno trovata a casa una volta sola. «Per forza, venivano di giorno. Io sto a Castelluccio la sera tardi, per dormire, dai 2 ai 5 giorni a settimana. Poi la mattina riparto presto e loro non mi trovavano».  Perché la residenza lassù, presa proprio quando entrò in Regione? «Ho attività imprenditoriali e sportive là. I rimborsi li potevo chiedere anche prima, quando ero in Provincia, ma non l’ho fatto. Le due cose non sono legate».  Pensa alle dimissioni? «Non scherziamo neppure».  Lei guadagna 5.600 euro al mese. Perché non rinuncia ai rimborsi? «Io rispetto le regole, come gli altri. C’è chi prende gli stessi rimborsi pur spostandosi in treno o spendendo meno. Vogliamo cambiare le regole? Per me va bene». Però il primo passo non lo fa... «Devo parlare con il mio capogruppo. Sono orgoglioso e cambiare la residenza, quando ero sotto attacco da parte dei grillini, avrebbe voluto dire ammettere la colpa. Ora è diverso. Se me lo chiederà il partito, in attesa di accertare la mia innocenza in tribunale, sono pronto a farlo. Intanto, dal 1° maggio non li percepirò più, ma li accantonerò in attesa della sentenza. Se alla fine avrò ragione io, però, mi toglierò molti sassolini dalle scarpe».  * Alberto Vecchi Bologna è stato consigliere provinciale e regionale per AN, ora consigliere regionale e coordinatore provinciale del PDL.


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