Come ogni anno, il Popolo della Libertà si è ben
guardato dal partecipare alle cerimonie di piazza del Popolo dove la retorica
della Resistenza partigiana di tendenza esclusivamente rossa ogni anno la fa da
padrona. Come sempre abbiamo preferito rendere omaggio senza bandiere di
partito ai morti nei cimiteri alleati della nostra provincia e a rendere
omaggio a tutti coloro che non volevano sostituire una dittatura nera con una
dittatura rossa. Avremmo voluto lasciar passare nell’oblio l’ennesima
sbrodolatura, ma avendo letto successivamente i testi degli interventi svoltisi
in piazza del Popolo non ci sentiamo di tacere. Il Sindaco di Ravenna ha avuto
il coraggio di inserire al termine del suo intervento un riferimento
assolutamente incomprensibile e gratuito “alle ragazze dell’Olgettina” facendo
voli pindarici sul tema dell’antipolitica e assegnando patenti di bravi
politici agli uni e di cattivi politici ad altri, dimenticandosi però
fondamentali esempi di cattivi politici quali per esempio il già coordinatore
della mozione della segreteria di Pierluigi Bersani per il Partito Democratico,
Filippo Penati. Ancora peggiore l’intervento di chi ha parlato a nome dell’ANPI
nel quale, del tutto arbitrariamente, si è approfittato della commemorazione
della Liberazione per attaccare la manifestazione (mai svolta!) di Forza Nuova
contro i disordini messi in atto dai tunisini, ma non è stata spesa una sola
parola contro la vergognosa manifestazione non autorizzata degli anarchici! Finchè
il 25 Aprile verrà utilizzato dalla maggioranza che governa questo territorio
per operazioni tanto palesemente faziose, il PDL continuerà doverosamente a
rimanere assente. Alberto Ancarani
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