Come molti, troppi professori
anche Monti non sfugge
alla regola. Pontifica, ammonisce, fornisce ricette ma guai a criticarlo, guai
a sfiduciarlo. Lui no. Lui va da Napolitano
a frignare e dimettersi da perfetto
irresponsabile a cui non è mai importato nulla di nessuno tranne
che di se stesso. Facciamo un salto indietro di 12 mesi? Dodici mesi fa Mario
Monti fu messo a capo dell’Italia con una gigantesca maggioranza impaurita.
Aveva un parlamento che avrebbe votato qualsiasi cosa pur di mantenere la seggiola sotto al culo,
dalla reintroduzione della pena di morte fino alla riedizione moderna dello Ius
Prime Noctis . La ignobile finanziaria 2011, quella dell’Imu sulla prima casa,
quella che ha costretto centinaia di
migliaia di anziani ad aprirsi un conto corrente per la pensione,
quella di 30 miliardi di euro fatti all’87% di tasse fu una precisa scelta di
Monti, a quel tempo Mario Monti era sia
presidente del consiglio che Ministro dell’Economia e delle Finanze,
l’Europa ci aveva chiesto “solo” di migliorare i saldi di bilancio non di come
farlo. Poteva, anzi doveva essere fatto un ribilanciamento dei sacrifici sulla
spesa pubblica, non è stato fatto perchè la spesa pubblica è la ragione sociale
di tutta la nostra classe politica in parlamento. Classe politica di cui Mario Monti è naturale
espressione. I risultati di quella precisa scelta sono stati
incontestabilmente devastanti sull’economia reale, tutti gli indicatori macroeconomici sono crollati al
di sotto della media europea, si è salvata solo la bilancia
commerciale grazie al crollo dei consumi interni. Poi ci sono i mitici tagli ai costi della politica e alle
revisioni di spesa: Avrei una
domanda, come mai i tagli a province,
vitalizi, stipendi sono ancora da approvare in parlamento dopo 12 mesi di
REGNO. Lo ripeto, nei primi 4 mesi di governo Monti avrebbe
potuto fare passare qualsiasi cosa, persino l’eliminazione
delle province, il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari e dei
consiglieri regionali. Ma non lo ha fatto. NON LO HA FATTO LUI : CHIARO! E
ora che fa il professore: Frigna. Si
dimette, e come sempre, come tutti se ne sbatte del bene del paese e di quello
che vorrebbero milioni di italiani onesti. Quelli che tutti i gironi prendono
il motorino, l’auto, la metro, l’autobus o a piedi vanno a lavorare.
Una domanda al Monti frignate:
Se ti dimetti subito dopo la
Manovra Finanziaria 2012 (e smettiamola di chiamarla Legge di Stabilità una
buna volta), che ne sarà nel decreto di accorpamento
delle province? Che ne sarà del decreto che ha permesso all’Ilva di non chiudere?
Che ne sarà del decreto che avrebbe
tagliato vitalizi e stipendi dei consiglieri regionali? Eh, no
Professor frignante, baste balle. Non te
ne è mai fregato nulla ” del paese ” sei solo un altro irresponsabile
politichetto da quattro soldi.
Peraltro senza uno straccio di consenso. Neppure tutti I Media Sussidiati a reti unificati, dopo averti leccato il culo per un anno consecutivo, sono riusciti nell’intento a renderti votabile dagli Italiani.
Addio senza rimpianti.
Peraltro senza uno straccio di consenso. Neppure tutti I Media Sussidiati a reti unificati, dopo averti leccato il culo per un anno consecutivo, sono riusciti nell’intento a renderti votabile dagli Italiani.
Addio senza rimpianti.
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