In questi dieci anni di Governo il Presidente Giangrandi ha raggiunto un record quello di riuscire ad unire i sindacati che rappresentano i dipendenti della Provincia che all'unisono hanno stigmatizzato la gestione Giangrandi come: “un fallimento gestionale senza precedenti....................un totale crollo della credibilità della Provincia agli occhi del personale dipendente". Dichiarazioni durissime che segnano inesorabilmente il fallimento del Presidente Giangrandi. I sindacati non risparmiano neppure il Vicepresidente Claudio Casadio, candidato alla presidenza della provincia il prossimo 15 maggio e che a novembre era visto come l'uomo nuovo per poter risolvere un problema che si trascina da cinque anni, ma da novembre niente è cambiato e le promesse sono state disattese, immaginiamo però che Casadio dopo le promesse di novembre avrà sicuramente incassato i voti di qualche dipendente provinciale alle primarie. L'altra questione sempre a danno dei dipendenti provinciali bisognosi, che prima di essere definita ha visto trascorrere ben dieci anni, e che ha iniziato ad essere presa in considerazione grazie ad un forte impegno di denuncia del gruppo FI-PDL, è quella relativa all'eredità Caletti.
Dopo cinque anni che Giangrandi ha fatto orecchie da mercante alle richieste dei dipendenti, non riuscendo a trovare una soluzione ad un problema creato da alcuni dirigenti, rispetto ai quali non è stato preso alcun provvedimento, relativo all'assegnazione del trattamento accessorio per il personale non dirigente, i dipendenti si sono dovuti rivolgere anche al Prefetto, ma ad oggi la situazione non si è ancora risolta, ricordiamo che il Presidente Giangrandi è anche l’assessore al personale, e vi sono numerosi casi, come riportato più volte dalla stampa, di dipendenti con livello più basso che sostengono di essere danneggiati da parte della Provincia. Ribadendo il nostro giudizio estremamente negativo su questi dieci anni di gestione Giangrandi e ci auguriamo che i dipendenti provinciali non si facciano abbindolare un'altra volta dopo le primarie del PD di dicembre, da colui che si candida ad essere il prosecutore della politica di Giangrandi e della sinistra in provincia, sinistra che in questo caso ha dimostrato di non essere il partito dei lavoratori ma anzi di essere lontanissimo dai lavoratori e di essere incapace di dialogare con questi alla stregua del più odioso dei padroni.
Raffaella Ridolfi-Vincenzo Galassini
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