mercoledì 30 marzo 2011

CENTRALE DI RUSSI: E’ UNA FORZATURA.

BAZZONI RIBADISCE LA CONTRARIETA’

Questa mattina si è tenuta in consiglio regionale la discussione sull'interrogazione a risposta immediata che il consigliere regionale del Pdl, Gianguido Bazzoni, ha presentato durante l'ultima seduta dell'assemblea legislativa in merito alla centrale a biomasse di Russi. Nell'interrogazione Bazzoni chiedeva, tra le altre cose, se la Regione intendesse tenere conto della diffida inviata dall'associazione Clandestino per la non idoneità dell'impianto, di non rilasciare alcuna autorizzazione e soprattutto di adeguare la normativa regionale per tutte le fonti di energia rinnovabile così come è stato fatto per il fotovoltaico. L'assessore Muzzarelli ha spiegato che la Valutazione di impatto ambientale è stata concessa dalla Conferenza dei servizi dopo aver risposto a tutte le osservazioni e dopo aver verificato che la centrale risponda a tutti i rigorosissimi requisiti di sicurezza. Bazzoni, però, non si è detto soddisfatto delle spiegazioni ricevute. "Dopo il decreto del Governo del 10 settembre 2010 che dava facoltà alle Regioni di regolamentare le aree per gli insediamenti di centrali per energie rinnovabili - ha spiegato - la Regione ha prodotto un regolamento ad hoc solamente per il fotovoltaico, senza curarsi dell'eolico e delle biomasse. Una decisione come quella di Russi andava presa solamente alla luce di una disamina completa su tutto il territorio regionale, vista anche la grande opposizione delle popolazioni residenti a Russi e nei comuni limitrofi". "La giunta regionale ha voluto fare una forzatura in un sito che, per valori ambientali, per la vicinanza al centro abitato, per la scarsa valorizzazione delle colture della zona, non si prestava ad ospitare il progetto, soprattutto viste le dimensioni della centrale. Continuerò - conclude - il mio impegno a fianco della gente di Russi per impedire la realizzazione della centrale".



Ma sull'argomento sono intervenuti anche Gian Guido Naldi e Giovanni Paglia, consigliere e coordinatore regionale di Sinistra e libertà. "Nella fase in cui la giunta regionale approva la Via per la centrale a biomasse di Powercrop a Russi, Sel ritiene importante riconfermare il proprio giudizio negativo sul complesso dell'operazione. Le ragioni della nostra posizione sono molteplici, ma possono oggi riassumersi nella debolezza industriale di un progetto di forte impatto ambientale, con contradditori effetti economici sul territorio ed incerte prospettive di realizzazione concreta. La stessa Via non fuga fino in fondo i dubbi, soprattutto quelli relativi alle modalità di alimentazione e alla struttura della filiera". "Per questo Sel conferma in tutti i suoi livelli politici e istituzionali, a partire da quelli regionali, la propria contrarietà. Noi ci sentiamo impegnati a rendere sempre più concreta e praticata l'alternativa al fossile e al nucleare anche nel territorio regionale, per questo è necessario che il nuovo piano energetico regionale privilegi un continuo investimento sull'efficientamento energetico, unito allo sviluppo delle fonti realmente rinnovabili, a partire da quella solare".


"Parlare oggi di Russi - concludono - significa quindi esprimersi anche su un modello di sviluppo che, a prescindere da ogni altra considerazione, riteniamo non sia il più opportuno per l'ambiente e per lo sviluppo economico occupazionale nella nostra realtà. In questa direzione continueremo quindi il nostro impegno".






Nessun commento:

Posta un commento