A seguito del decreto legislativo 08/03/2011 sulla promozione dell’uso delle energie da fonte rinnovabile, che introduce la data del 31 maggio 2011 come fine degli incentivi statali alla realizzazione di impianti fotovoltaici, vogliamo dichiarare, che in questi anni l’industria del fotovoltaico in Italia ha fatto passi da gigante, grazie al supporto legislativo ed allo sviluppo di una filiera che pervade tutti i settori dell’economia. Consideriamo dunque che il fotovoltaico, oltre a rispondere alla direttiva europea che impone di raggiungere il 20% di energia prodotta con fonti rinnovabili, rappresenta anche un validissimo integratore del reddito agricolo ed una fonte occupazionale importante, riteniamo perciò che il Governo, in base ad unanimi pronunciamenti delle organizzazioni economiche e associative e di tutte le Regioni, ha dimostrato una concreta apertura ed iniziato una serie di incontri per una modifica del termine tassativo del 31 maggio 2011 e che in questo senso si è mossa anche la mozione parlamentare approvata alla Camera venerdì 18 marzo u.s. Certo è comunque necessario fare un confronto con gli incentivi che vengono applicati negli altri Paesi europei, con la riduzione dei costi delle tecnologie del fotovoltaico, per renderli compatibili con le ragionevoli possibilità di cittadini ed imprese, in modo da sostenere lo sviluppo del settore ed assicurare gli investimenti in corso e promuoverne per gli anni a venire, alfine di trovare un giusto accordo tra Governo e la Regione Emilia-Romagna così ché si arrivi ad una nuova ridefinizione del citato decreto legislativo, che accolga le istanze di una graduazione nella riduzione degli incentivi in un arco pluriennale, di un tetto massimo ai MW ammessi ad incentivo solo a partire dal 2012, di una riduzione che vada di pari passo con la nascita di un’industria italiana del fotovoltaico e premi l’innovazione disincentivando il commercio delle autorizzazioni.
Giovanna Maria Benelli
OrianoCasadio
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