venerdì 27 settembre 2013

TRASPARENZA AMMINISTRATORI DA ROMA A LUGO: DUE PESI E DUE MISURE


Ecco  il regolamento che dovrebbe favorire la trasparenza reddituale dei titolari delle cariche elettive e di governo (d'ora in avanti, AMMINISTRATORI).   In linea di massima, credo che dovremmo essere tutti d'accordo per quanto riguarda la pubblicazione dei redditi di chi della politica ne ha fatto un lavoro. Le incredibili esagerazioni del recente passato, fatte da una Casta esosa ed insaziabile, non dovrebbero lasciare dubbi sulla giustezza di questa richiesta, ma..........purtroppo, i nostri politici locali si sono spinti ben oltre la semplice trasparenza dei rediti relativi ai soggetti interessati.  Prendendo troppo alla lettera le "stronzate" legiferate da Monti, hanno voluto coinvolgere in questa "Operazione Trasparenza" tutto il parentado degli eletti (Allegato 1), partendo dal coniuge e dai figli, fino ai genitori, ai nonni, ai nipoti, ai fratelli e alle sorelle.  Una simile follìa mi ricorda la Cambogia e la deriva voluta da PolPot.  Credo che ci stiamo avviando verso quella strada, visto che ogni giorno nelle Istituzioni si fa a gara per dimostrare quanto sia grande la stupidità umana. Spero che abbiate il tempo e la voglia di leggere il regolamento (fondamentale l'articolo 4) e poi tutti gli 8 allegati (OTTO), in molti dei quali viene sottolineato l'obbligo per gli Amministratori di presentare la posizione economica dei parenti fino al secondo grado di parentela, attestando comunque l'apposito allegato, nel caso che essi NON siano consenzienti. E' una tale follìa, che non riesco davvero a concepirla.
La delibera che è stata presentata e votata ieri sera all'Unione dei Comuni della Bassa Romagna.

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