lunedì 28 novembre 2016
REFERENDUM, BERLUSCONI IN CAMPO : “NO PER FAR CADERE GOVERNO”
Un unico fronte del No ma diverse vedute su quello che sarà il dopo 4
dicembre e soprattutto sul futuro del centrodestra. A otto giorni dal voto
Silvio Berlusconi, come promesso, intensifica le sue apparizioni televisive per
la campagna elettorale e il suo appello è forte e chiaro: "Bisogna andare
a votare per un deciso e responsabile No, anche per mandare a casa un governo
che non risolve niente". L'ex Cavaliere sceglie gli studi di canale 5 per
sfidare, se pur a distanza di qualche minuto, il premier. Con la riforma
costituzionale e l'Italicum "si è cucito un vestito addosso" per
diventare "il padrone d'Italia", è l'accusa. Le regole del gioco,
invece, vanno scritte insieme. Ecco perché il leader di Forza Italia, dopo
un'eventuale vittoria del No, continua a "sperare" nella volontà di
renzi di aprire un tavolo sulla legge elettorale, al quale invita a sedere
anche "tutte le forze nel nostro Paese". L'ex Cav punta a modificare
l'Italicum tornando "al proporzionale, con un limite per i piccoli partiti
per non avere una frammentazione eccessiva del Parlamento". Se invece dovesse vincere il Sì,
è sicuro Berlusconi, la storia d'Italia "cambierà nel male". È per scongiurare questa ipotesi, mosso "dal senso di
responsabilità" verso il Paese che ama che è tornato in campo. E per lo
stesso senso di responsabilità, dice dal salotto di Barbara D'Urso, che
potrebbe anche ricandidarsi dopo una pronuncia favorevole della corte di
Strasburgo. Matteo Salvini, almeno a parole, è pronto ad accoglierlo a braccia
aperte. "Sarei davvero felice se uscisse dagli impedimenti e fosse in
condizione di ritornare pienamente alla politica", dice, non dimenticando
di sottolineare, però, come i tempi siano cambiati. "Dobbiamo tutti
guardare avanti. Non possiamo ripresentarci agli italiani nello stesso modo in
cui lo abbiamo fatto sempre. Il che significa che chiunque voglia sfidare il Pd
alle prossime elezioni dovrà avere la piena legittimazione degli italiani.
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