IN PIAZZA IL “FIUME DELLA LIBERTA’”, BERLUSCONI VUOLE SBANCARE
ALLE URNE:”DOBBIAMO VINCERE, COME ABBIAMO FATTO NEL 1994. NOI L’UNICO BALUARDO
DELLA DEMOCRAZIA.
UN GRANDE
BERLUSCONI, NOI SIAMO PRONTI!
Oltre 150mila persone in piazza a Bari: è il secondo
"bagno di folla", a un mese e mezzo dalle elezioni, dopo quello in
Piazza del Popolo a Roma. Berlusconi avverte Bersani: "Non abbiamo l'anello
al naso, adesso basta". Poi promette: "Se andiamo al voto, mi
candido premier". Il
Cav avverte Bersani: "Senza accordi subito al voto". Il
Cav mette il Pd con le spalle al muro.
"O c’è subito un governo forte e
stabile per l’Italia o è meglio ridare subito la parola agli italiani votando a
giugno".
Mentre Bari esplode al
coro "Un presidente, c'è solo un presidente!", Silvio Berlusconi torna a suonare la carica
al popolo del centrodestra e a lanciare un chiaro avvertimento alla sinistra
che, dopo aver occupato le principali cariche, adesso punta a prendersi il
Quirinale e a governare senza avere la maggioranza. "Come
nel ’94 quando scesi in campo contro il comunismo, allora vincemmo e dobbiamo
vincere anche questa volta - ha detto - è difficile non commuoversi, la
responsabilità che mi date è così impegnativa da far tremare le gambe".
"Grazie siete tanti quasi
troppi, stretti l’uno contro l’altro, e siete veramente un fiume che non
finisce - ha salutato il Cavaliere - spero che lontano giunga il nostro
messaggio siete fiume libertà". Per il leader del Pdl è il
secondo "bagno di folla", a un mese e mezzo dalle elezioni, dopo
quello in Piazza del Popolo a Roma il 23 marzo scorso, nel quale il popolo del centrodestra ha manifestato
"contro l’oppressione
fiscale, burocratica e giudiziaria". Oltre 150mila persone.
Piazza della Libertà gremita. "Vi
sembra possibile che in una crisi così possiamo concederci questa assurda
paralisi?", ha chiesto Berlusconi ricordando che, dal giorno
del voto, il Pdl si è subito dimostrato disponibile a formare un governo di larghe intese e a individuare di
comune accordo un candidato per la presidenza
della Repubblica. "Invece questi signori ci hanno detto
di 'no' pur avendo solo lo 0,3% in più - ha continuato - non si sono aperti a
nessun accordo con noi e anzi tentano di prendersi tutte le cinque cariche
istituzionali dello Stato". Il leader del Pd Pier Luigi
Bersani e la sinistra chiedono, infatti, a Berlusconi di regalare a loro i voti del
Pdl, cioè il consenso di 10 milioni di italiani, per fare un governo da soli,
senza far partecipare il centrodestra. "Ci
hanno fatto perdere 50 giorni, Bersani si è messo a fare la sua esplorazione e
poi ci ha detto, come stamattina, che vuole i nostri voti ma non gli va bene
fare un governo con noi - ha incalzato il leader del Pdl - allora, caro
Bersani, siamo assennati, siamo bravi ma non abbiamo l’anello al naso".
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