È una brutta scivolata dei
giudici collegare l’ammontare
della loro retribuzione all’indipendenza nello svolgimento della loro funzione:
sarebbe come dire che al di sotto di un certo livello di stipendio essi sarebbero – legittimamente –
corruttibili.
Se le cose stanno così,
non si capisce come essi possano condannare i politici corrotti, se guadagnano
meno di loro, oppure i ladri o i truffatori più o meno indigenti
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