martedì 1 aprile 2014

PROVINCIA DI RAVENNA: IL LUPO PERDE IL PELO MA NON IL VIZIO


Nell’anno 2012 la Provincia di Ravenna, nonostante le limitate risorse a disposizione  dell’ente aggravate da un quadro economico generale preoccupante, assunse personale a tempo determinato per fronteggiare a “picchi di lavoro straordinari” dovuti alla necessità di portare a compimento procedimenti amministrativi relativi alle autorizzazioni integrate ambientali, meglio  conosciute con l’acronimo AIA. La stessa delibera della giunta provinciale del 23.05.2012 giustificava l’assunzione di figure esterne all’ente, riferendo come fosse impossibile, con il solo personale dipendente, eseguire i provvedimenti nel rispetto della legge  ai fini del rilascio delle autorizzazioni ambientali per le aziende dotate di impianti sul proprio territorio. Per queste ragioni, dunque, l’Amministrazione provinciale dispose l’assunzione di un tecnico specializzato nell’ambito delle procedure di autorizzazione integrate ambientali a tempo pieno e con contratto a tempo determinato, per la durata di 18 mesi, e di un secondo tecnico specializzato nelle procedure di valutazione di impatto ambientale, sempre  con lo stesso tipo di contratto, ma a tempo parziale con una percentuale lavorativa del 50%, sempre di durata pari a 18 mesi. La spesa sostenuta per tali incarichi esterni ammontava a ben 75 mila euro.  La storia, tuttavia non  è terminata. Anzi, in data odierna, la stessa giunta sempre in una situazione economica ancora segnata 

dalla profonda crisi e, soprattutto, in una situazione di incertezza dovuta agli ultimi sospiri delle vegetative province, con le stesse motivazioni rinnova per altri diciotto mesi uno dei due  contratti, vale a dire quello a tempo parziale instaurato nel 2012, prevedendo una spesa di 22.508.89. Inoltre, si può ritenere verosimile, un atto successivo adottato  dall’esecutivo di Piazza dei Caduti, con il quale  si dispone di procedere in modo analogo all’assunzione anche  della  seconda figura sempre  per fronteggiare i citati picchi lavorativi straordinari in capo al servizio ambiente della Provincia.
In ultima analisi, dunque, si bypassa la spending rewiev, non si considera il lungo periodo di crisi che non risparmia certamente nemmeno gli enti pubblici, e, oltretutto, non si tiene conto dell’impegno cogente delle pubbliche amministrazioni contemplato in un preciso articolo di legge. Articolo che impone alle  amministrazioni che hanno situazioni di soprannumero o rilevano comunque eccedenze di personale, riguardo alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria, anche in sede di ricognizione annuale,  di   osservare le procedure previste  dal presente articolo dandone immediata comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica. E nella dotazione organica dell’ente ravennate, appunto,  – come recita una delibera di giunta del 30 dicembre 2013 – sono state rilevate eccedenze di personale per un numero complessivo di 24 dipendenti, pur trattandosi di profili professionali ritenuti diversi- (a parere della giunta) rispetto  a quelli delle due persone esterne assunte.  Ma il premier Renzi non sta abolendo le Province?!   Gianfranco Spadoni   consigliere provinciale Udc

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