martedì 16 marzo 2010

IL GIORNALINO DEL CANDIDATO DEL PD MAZZOTTI DI BAGNACAVALLO E’ SMENTITO DAI FATTI

"A Bagnacavallo il candidato del Partito democratico al consiglio regionale, Mario Mazzotti, sta facendo una propaganda maldestra con il suo giornalino. Ma è smentito dai fatti". Lo sostiene Gianguido Bazzoni, candidato del Popolo della libertà al Consiglio regionale."In questi giorni il Pd sta facendo girare un giornalino propagandistico per tutta Bagnacavallo - spiega Bazzoni -. A leggere le cifre sembrerebbe che Mario Mazzotti, ex sindaco e candidato uscente del Partito democratico al Consiglio regionale, abbia fatto avere a Bagnacavallo quasi quattro milioni di euro. Queste alchimie contabili mi lasciano piuttosto perplesso ma a smentire decisamente i numeri è la realtà". "Leggo di 175mila euro per la 'valorizzazione e la riqualificazione nel centro storico'. Ma Mazzotti si è fatto recentemente un giro per il centro di Bagnacavallo? Molti negozi hanno chiuso o stanno per farlo piegati dalla crisi e dalle politiche miopi delle amministrazioni locali".
"Nel giornalino del Pd - aggiunge Bazzoni - leggo anche del completamento dell'area produttiva Naviglio. Si tratta di un vero buco nell'acqua di cui non vale la pena vantarsi. Per ora nell'area Naviglio ci sono solo un paio di aziende su una trentina di lotti disponibili. Questo nonostante Stepra, società alla quale partecipano anche la Provincia e i Comuni, abbia investito milioni di euro e l'amministrazione abbia fatto una propaganda disperata. Il fatto è che quella zona è poco appetibile per le imprese anche a causa di una viabilità cervellotica. Tramite il capogruppo Franco Zannoni il Popolo della libertà ha sempre denunciato questa situazione. Così come ci siamo sempre opposti alla costosissima bretella che dovrebbe tagliare il centro di Bagnacavallo e correre parallela all'A-14 bis. Oltre dieci milioni di euro per un'opera inutile la cui progettazione &e grave; partita nell'era di Mazzotti sindaco ed è proseguita sotto l'attuale sindaco del Pd, Laura Rossi. Anche quello che è stato definito l'ecomostro di via Cadorna ha cominciato a vedere la luce quando Mazzotti era sindaco ed è stato visto con favore quando è passato consigliere regionale. Anche qui i risultati parlano da soli: la discutibile scelta urbanistica salta immediatamente agli occhi di qualsiasi persona: non occorre essere degli esperti per guidicare".

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