martedì 30 marzo 2010

REGIONALI VINCE ERRANI MA FORTE CALO

Per il candidato del centrosinistra la conferma arriva con risultati molto inferiori rispetto a cinque anni fa. Annamaria Bernini ottiene quasi il 37%, la sua coalizione il 38%.  Successo per il partito di Bossi e per il movimento Cinque stelle. Il centrosinistra verso i 32 seggi. Dieci seggi per il Pdl, 4 per la Lega, due per i grillini, uno per l'Udc


Vasco Errani, centrosinistra, e Anna Maria Bernini, Pdl, candidati per la regione Emilia-Romagna (Ansa) Bologna, 29 marzo 2010.  Vasco Errani, il candidato del centrosinistra, sarà ancora presidente della Regione Emilia Romagna per un nuovo mandato. I dati del Viminale praticamente completi assegnano infatti al candidato del centrosinistra il 52,1% contro il 36,7% di Anna Maria Bernini, candidata del centrodestra, mentre Giovanni Favia del Movimento Grillo ottiene il 7% e il candidato dell’Udc Gian Luca Galletti il 4,20%.
Errani ottiene la conferma a governatore ma è un risultato ben lontano dal 62% con cui  vinse le precedenti elezioni regionali. Anna Maria Bernini, la candidata del Pdl,può festeggiare un buon risultato:  meglio del candidato di cinque anni fa (Carlo Monaco si fermo’ al 35,2%). La sua coalizione ha superato quota 38%. Un risultato ben superiore a quello ottenuto da Pdl (allora Fi e An) e Lega nel 2005 (attorno al 32%, ma sostanzialmente analogo a quello delle europee del 2009). I dati più eclatanti riguardano il risultato della Lega Nord, che sostiene Annamaria Bernini, che supera il 13%, così come appare rilevante il risultato per Giovanni Favia, il candidato del Movimento Cinque Stelle – Beppe Grillo: alla vigilia, anche se tanti pensavano che il movimento di Grillo avrebbe avuto successo, nessuno avrebbe pronosticato un exploit del genere. Favia a scrutinio ancora in corso ha promesso che picchiera’ duro in Regione negando che il voto a suo favore ‘’sia un voto di protesta’’. Certamente ha pesato su diversi elettori del centro sinistra anche il caso Delbono, il sindaco di Bologna che si è dimesso per il Cinzia gateDelbono era  vice presidente della Giunta regionale all’epoca dei fatti che gli sono contestati dalla magistratura .
I SEGGI: Secondo i dati ufficiosi forniti dalla Regione Emilia-Romagna, sarebbe questa la ripartizione dei 50 seggi dell’Assemblea Legislativa di viale Aldo Moro: 32 alla coalizione di Vasco Errani che conferma cosi’ il risultato del 2005, 15 alla coalizione di Anna Maria Bernini, due al Movimento di Beppe Grillo e uno all’Udc. Per quanto riguarda il centrosinistra il Pd conquisterebbe 18 seggi (quattro a Bologna, tre a Modena, due a Parma, Reggio Emilia, Ravenna, Forlì-Cesena, uno a Piacenza, Ferrara e Rimini). Per l’Italia dei valori sarebbero due seggi (Bologna e Reggio Emilia), un eletto andrebbe rispettivamente alla Federazione della Sinistra e a Sel (entrambi a Bologna). A questi 22 seggi andrebbero aggiunti i 10 candidati del listino Errani. Passando alla coalizione di Bernini, oltre alla candidata presidente il Pdl manderebbe in Regione 10 consiglieri (due da Bologna e una da ognuna delle altre circoscrizioni) mentre sono quattro i seggi attribuiti al Carroccio. I due consiglieri eletti dalla lista del grillino Giovanni Favia risulterebbero a Bologna e Modena, anche se Favia ha detto che verranno organizzate delle assemblee, come delle 'primarie', per valutare i secondi arrivati. Anche l’Udc eleggerebbe il suo rappresentante dal capoluogo di Regione. LE REAZIONI: Errani nelle prime dichiarazioni ha parlato di una affermazione ‘’chiara e netta’’ con un ‘’centro sinistra nettamente in campo’’, ma non ha potuto nascondere il dato dell’astensione e della lista di Grillo. Ha detto che e’ necessaria una riflessione.  "Abbiamo cercato di fare la campagna elettorale - prosegue Errani - sui problemi concreti e andremo avanti ad affrontare i problemi delle persone senza atteggiamenti ideologici". Da parte sua, Anna Maria Bernini, candidata del Pdl, sottolinea che “il dato è positivissimo. Dimostra il tracollo di Errani che è precipitato rispetto al 2005, perdendo dieci punti percentuali’’. Un tracollo, oltre che di Errani, “della roccaforte rossa, come noi avevamo preannunciato’’. Una “grande vittoria politica di una campagna basata sulla concretezza e sulla serietà. Sono scesa in campo un mese fa, con un sondaggio che mi dava al 28%’’. I dati provvisori quando ha parlato la davano in salita di 10 punti. Ma soprattutto “un’occasione storica perduta dall’Udc, che ha fiancheggiato Errani, attestandosi sulla sua immobile posizione’’, ha detto la deputata Pdl.

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