Dopo l'approvazione del Piano strategico dell'Unione dei Comuni della Bassa romagna si fa il punto sulle importanti novità che questo strumento porta con sé. "Il punto di partenza è una visione strategica e federalista dei comuni che nulla ha a che fare con le paventate fusioni di Comuni - spiega in una nota l'Unione dei Comuni - Il comune unico per la Bassa Romagna non è mai stato nelle intenzioni di nessuno. Si tratta semmai di una nuova interpretazione del governo del territorio".
"Il patto federalista che si è andati ad approvare contiene infatti importanti elementi solidaristici che derivano dalla discussione e dalla partecipazione alla definizione delle esigenze del territorio. Ciò ha portato ad inserire nel Piano strategico il concetto di perequazione, che prevede che i Comuni con maggiori capacità finanziarie, sostengano in misura maggiore i servizi anche per i comuni che ne hanno meno. Chiaramente questo aspetto è stato sostenuto in particolare dai piccoli comuni, che da soli difficilmente riuscirebbero a sostenere il peso Dell'innovazione organizzativa e gestionale. Il Consiglio dell'Unione ha approvato il Piano strategico con questa indicazione, la novità semmai è rappresentata dal voto contrario del gruppo Insieme per Sant'Agata che con ciò ha smentito anche il proprio sindaco Antonio Amadei. A seguito di questa votazione si è aperto un problema politico - gestionale che rende insostenibile l'applicazione di un meccanismo di perequazione ad un Comune che ha rifiutato il piano strategico. Come è possibile sviluppare servizi condivisi e trasferire personale laddove non è condiviso il percorso strategico di sviluppo dei servizi del territorio?
È logico pensare che così come il Comune di Russi, non aderente all'Unione, acquista dei servizi pagando un prezzo più elevato per prestazione rispetto ai Comuni della Bassa Romagna, anche il Comune di Sant'Agata sul Santerno si stia avviando per sua stessa scelta nella medesima direzione. Ciò chiaramente comporterebbe delle conseguenze tangibili anche sui cittadini di Sant'Agata, motivo per cui l'Unione propone agli amministratori di quel comune di riflettere sulle conseguenze che la strada intrapresa porta con sé.
L'auspicio è di trovare un punto di incontro entro i prossimi mesi, in modo da aprire un proficuo dialogo e una seria riflessione sulle attività future".
È logico pensare che così come il Comune di Russi, non aderente all'Unione, acquista dei servizi pagando un prezzo più elevato per prestazione rispetto ai Comuni della Bassa Romagna, anche il Comune di Sant'Agata sul Santerno si stia avviando per sua stessa scelta nella medesima direzione. Ciò chiaramente comporterebbe delle conseguenze tangibili anche sui cittadini di Sant'Agata, motivo per cui l'Unione propone agli amministratori di quel comune di riflettere sulle conseguenze che la strada intrapresa porta con sé.
L'auspicio è di trovare un punto di incontro entro i prossimi mesi, in modo da aprire un proficuo dialogo e una seria riflessione sulle attività future".
Nessun commento:
Posta un commento