domenica 12 settembre 2010

DOPO IL CONSORZIO, TOCCHERA’ ALL’ASP: SI PREVEDONO TEMPI DIFFICILI…

DICHIARAZIONE DI MARCO BERTOZZI PDL
"Purtroppo, è sin troppo facile fare nefaste previsioni per i servizi sociali ravennati, già martoriati dalla gestione del Consorzio per i Servizi Sociali il cui disavanzo creato e le relative responsabilità ancora devono essere accertati dalla Magistratura: l'A.S.P., alla quale eravamo e siamo fermamente contrari, nasce con tante difficoltà e già al suo primo anno di vita rischia di finire con i conti fuori controllo" dichiara Marco Bertozzi, vice presidente del Consiglio comunale. "Deve essere avviato sin d'ora uno stretto monitoraggio degli organismi partecipati dal Comune di Ravenna, estendendo le valutazioni anche ad enti quali A.S.P., Fondazioni e Consorzi come del resto è richiesto anche dalla Corte dei Conti, affinché si realizzi un'attenta azione di direzione, coordinamento e supervisione delle attività (si veda Corte dei Conti del Piemonte del 2/3/2010).Il clamoroso buco del Consorzio per i Servizi Sociali, accumulatosi nel tempo e messo in luce solamente con la denuncia del Collegio dei Revisori, ha fatto emergere vistose carenze del sistema di programmazione e controllo del Comune di Ravenna.
Ma se, per quanto riguarda il Consorzio, ora è compito della magistratura fare piena luce sull'accaduto, quello che ci preoccupa maggiormente è l'impatto che la gestione dell'A.S.P., che è subentrata al Consorzio, possa avere sul bilancio del Comune. Al riguardo è indispensabile che il Consiglio Comunale, prima di adottare il provvedimento di salvaguardia degli equilibri di bilancio entro il 30/9/2010, visto che il Comune di Ravenna già dovrà accollarsi in gran parte il buco del Consorzio, sia messo nelle condizioni di valutare l'andamento della gestione dell'A.S.P.
 
Del resto poiché essa gestisce servizi pubblici in affidamento diretto per conto del Comune, si ritiene debba essere considerata alla stregua delle società in-house (come Area Asset, Ravenna Farmacie, Romagna Acque) per le quali i budget e i bilanci di esercizio vengono portati a conoscenza del Consiglio Comunale per l'approvazione.
La preoccupazione è d'obbligo visto che, con ogni probabilità, in sede di costituzione dell'A.S.P., il piano industriale ha considerato i volumi di attività dei servizi del Consorzio sulla base delle risultanze contabili ufficiali e non di quelle reali. Se si considera, inoltre, che l'A.S.P. ha ereditato dal Consorzio il personale e i contratti con le cooperative si ritiene davvero doveroso che il management dell'A.S.P. riferisca in Consiglio Comunale!
Inoltre, visto che l'A.S.P. va considerata come una società in-house, anche nella scelta del management si deve applicare il Codice di Autodisciplina in vigore per Ravenna Holding già da qualche anno e che stabilisce specifici requisiti per la nomina del Consiglio di Amministrazione: "competenza professionale; onorabilità; indipendenza di giudizio, al fine di poter assumere decisioni con libero apprezzamento nell'interesse della generalità degli azionisti; non trovarsi in situazioni di incandidabilità, ineleggibilità o incompatibilità, previste negli articoli del capo II, titolo III del d.lgs 18.08.2000, n. 267". I membri nominati dal Sindaco hanno questi requisiti?
Ma soprattutto, quale politica di controllo è prevista per l'A.S.P.? Attendiamo fiduciosi la ripresa dei lavori del Consiglio comunale, sperando che non sia già troppo tardi".

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