mercoledì 20 luglio 2011

CHI COMANDA IN ITALIA

COSA CI TOCCA LEGGERE SUL GIORNALE “IL TEMPO”.


 
“Di sicuro Berlusconi sale al Quirinale e prende tempo. Spiega al Capo dello Stato che in realtà Alfano ha intenzione di dimettersi e che egli stesso, il premier, assumerà l'interim e nominerà il sostituto Guardasigilli solo dopo l'estate. Napolitano non ci sta. Il titolare di via Arenula deve essere a tempo pieno e non è possibile che lo faccia qualcuno nei ritagli di tempo. Per giunta, nel pieno di una riforma in corso d'opera. Di fronte alle obiezioni, il premier allora ha fatto sapere che i nomi disponibili sono due o tre (Francesco Nitto Palma, Donato Bruno, Anna Maria Bernini) ma la soluzione che preferisce è nominare Renato Brunetta. Al Quirinale la considerano una provocazione. È sempre quel ministro che propose nell'ottobre 2008: «I magistrati, molti magistrati lavorano solo 2-3 giorni a settimane, 2-3 pomeriggi a settimana e poi stanno a casa. Ecco vorrei mettere i tornelli anche per i magistrati. Io l'ho già fatto a Palazzo Chigi, nel mio ministero e vorrei farlo per tutta la pubblica amministrazione, quindi magistratura compresa». Dopo la bocciatura del lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale attaccò l'Associazione nazionale magistrati che definì un «mostro» capace di «contaminare» il Csm. Insomma, Napolitano non gradisce. Il Cavaliere comprende e diplomaticamente fa sapere che ne parlerà con gli alleati. Alleati leghisti che il premier ha incontrato ieri sera in un vertice ad Arcore. Dopo tre ore di colloquio il Carroccio ha messo i "paletti": «no» al decreto rifiuti e un nuovo posto da ministro per le Politiche Europee. Resta l'incertezza sul voto leghista riguardo all'arresto di Alfonso Papa. Altra questione è la Manovra. Mentre i due si incontrano la Borsa va giù. Si parla già di un nuovo decreto di circa 16 miliardi da approvare a fine luglio o inizio agosto (e convertire poi) di modo da andare in vacanza con un nuovo segnale ai mercati. Ma per il momento non se ne fa nulla. Prima bisogna varare un provvedimento anti-casta. La protesta sta montando e rischia di travolgere anche il Colle.” Da IL TEMPO

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