Negli ultimi due anni sono stati 35 gli esponenti del Pd arrestati, e più di 400 quelli indagati. Si va dalla corruzione di Penati alle tangenti di Pronzato, dai numerosi capi d’accusa di Tedesco all’arresto di Frisullo, da Bassolino e le sue numerose inchieste al fratello di Errani indagato per finanziamenti illeciti, dal candidato alle primarie camorrista accusato di omicidio allo stupratore seriale di Roma dirigente di sezione, da Delbono e il Cinzia Gate al sindaco di Racalbuto coinvolto nello spaccio di droga.
Numeri imbarazzanti per un partito che fa finta di essere pulito. Ma che comunque riesce a godere di un aiuto generalizzato delle procure amiche che il più delle volte non osano nemmeno impicciarsi degli affari piddini e dei giornali che nascondono nelle cronache ogni scandalo ‘democratico’.
Bersani e soci cercano di minimizzare, circoscrivere, descrivere come marginali alcuni episodi o sempli-cemente non ne parlano per non far montare i casi (tanto i giornali sono benevoli a prescindere).
Una gigantesca questione morale per chi ha sempre professato, a vanvera, di essere eticamente diver-so. Il Pd è corrotto così come larga parte della sinistra e il mito della purezza della sinistra non esiste. Che la smettano di credere alle favole…
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