sabato 2 luglio 2011

GRANDE SODDISFAZIONE PER L’ELEZIONE DEL SEGRETARIO POLITICO DEL PDL ANGELINO ALFANO E PIENA CONDIVISIONE DELLA LINEA POLITICA DELINEATA NELLO STUPENDO INTERVENTO

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Gianguido Bazzoni: “Alfano ci ha suonato la carica, ci ha ricordato chi siamo e da dove veniamo, e da buon romagnolo, semplificando al massimo il suo intervento dico adesso andiamo a casa a “lavurè”. Ho sentito, e questo mi ha confortato, una linea politica di riprogettazione del Popolo della Libertà che mi è piaciuta e mi ha convinto. Condivido pienamente le parole del Segretario Alfano quando sostiene che il nostro posto è in mezzo alla gente e che se c’è chi non rispetta il Popolo della Libertà deve fare le sue scelte e continuare per la sua strada in solitaria. Un partito che oggi guarda al di là delle quote con la mission di garantire una proposta politica adeguata nelle idee e negli uomini alle aspettative di tutti i moderati. Dopo questo Consiglio nazionale so che cosa dirò ai miei a Ravenna: “ragazzi torniamo tra la gente invece di perdere le nostre risorse in dibattiti poco costruttivi e solo rivolti al nostro interno. La prima sfida che ci attende sono le elezioni amministrative del 2012 prodromiche alle politiche del 2013.” Continua Rodolfo Ridolfi: “Un discorso articolato di grande passione che segna il rilancio del Popolo della Libertà perseguendo quelle modalità di movimento politico popolare che non intende ingessarsi in un partito delle tessere ma che vuole continuare, tornare a parlare con la gente. Una linea di partito che vuole premiare il merito, che sente il bisogno di essere e lo esprime con grande forza, senza troppi giri di parole, il partito degli onesti partendo dalla consapevolezza, che ad oggi c’è anche chi non lo è e che Silvio Berlusconi è un perseguitato. Un “Popolo” che riprende la sua marcia e che assolutamente non sente il bisogno di spogliarsi dell’eredità berlusconiana ma anzi da questa riparte più forte che mai nella consapevolezza che Silvio Berlusconi non deve lasciare niente ma deve continuare assieme al suo partito, ai suoi elettori a lavorare per il bene dell’Italia. Un intervento a tratti commovente per chi condivide un ideale politico dal 1994. Vi sono stati poi, in un discorso a tutto tondo, alcuni passaggi di grande interesse come quando Alfano ha sostenuto e ha motivato che: “siamo stati riformisti in tempo di crisi”; altrettanto interessante il lanciare una Costituente popolare dove raccogliere tutti i moderati.

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