Per non dimenticare e per prepararci a quello
che verrà. Tra Ulivo e Unione, tra Amato, Visco e Padoa Schioppa, la sinistra
quando è stata al governo si è inventata 67 balzelli in 15 anni
Anzitutto c’è la tassa sulla prima casa,
un bene primario. E' la più odiosa (e la più salata) di tutte. E' il frutto
avvelenato della cultura di sinistra strettamente correlata all'idea sempre
tentata e sempre presente di patrimoniale
Ma non è di certo la
sola tassa "rossa"
- Nel 1992 si iniziò con il prelievo forzoso del
6 per mille sui conti correnti, notturno e retroattivo, voluto da Giuliano
Amato.
- Nel 1996 si passò all’eurotassa di Romano
Prodi come pedaggio per entrare in Europa (restituita al 60 per cento ma
solo per finta: al suo posto arrivarono due addizionali Irpef).
- Nel 1998 Vincenzo Visco introdusse l’Irap per
coprire le spese sanitarie: anziché ridurre gli sprechi, i cui effetti
durano fino ad oggi, vennero bastonate le imprese e il lavoro per
finanziare un sistema costoso e inefficiente. E ora per le regioni in
deficit sanitario oltre al danno c’è la beffa dell’aumento delle addizionali
Irpef e, appunto, Irap.
- Nel 2006 fu ripristinata da Prodi la tassa di
successione, ribattezzata con macabro humour "dichiarazione sul
trasferimento a causa di morte" andò nuovamente a colpire diritta i
beni oltre i 250 mila euro, in pratica tutte le case.
- E sempre Prodi introdusse le tasse di scopo e
l’immediato aumento delle aliquote fiscali, che il governo Berlusconi
2001-2006 aveva ridotto: fu la stangata estiva del decreto Visco-Bersani,
che colpì anche il Tfr dei lavoratori, le partite Iva, i precari.
Ora la sinistra è nuovamente
assetata di tasse, nonostante il governo Monti abbia portato la
pressione fiscale oltre il 45 per cento.
- E dunque ha come primo punto del programma la
patrimoniale, che dovrebbe taglieggiare indifferentemente case (di nuovo!)
e risparmi. E qui attenti all'imbroglio: Bersani e la Cgil
parlano di tassa straordinaria sui "grandi patrimoni", omettendo
di dire che sommando immobili e risparmi nessuna famiglia si salverebbe,
neppure quelle a reddito più basso.
- Ma Nichi Vendola di patrimoniali ne vuole
addirittura tre: due straordinarie del 5 e del 10 per cento sui risparmi,
ed una fissa del 5 per mille sui "ricchi". Cioè, nelle
intenzioni della sinistra, su tutti.
- A queste si aggiungerebbe la Tobin tax, la
tassa sulle transazioni finanziarie, che è una fissa di Bersani. Una
spremitura colossale, che metterebbe l’Italia in ginocchio ancora più di
adesso, e farebbe fuggire definitivamente i capitali, e quindi il lavoro.
- Non solo. Uno Stato di polizia tributaria, nel
quale dovremmo trasformarci in delatori, e non certo gli evasori (che per
non pagare le tasse hanno ben altri mezzi) ma tutti i cittadini vivrebbero
con l’incubo che i loro consumi domestici, perfino spese come quelle per
la scuola e la salute, diventino pretesto per ispezioni fiscali e richieste
perentorie di nuove tasse.
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