Doveva
essere il tradizionale appuntamento conviviale fra militanti e dirigenti, per fare
il punto sulla situazione politica e cominciare a disegnare i prossimi
appuntamenti elettorali: le elezioni amministrative comunali e quelle europee.
Si è trasformato invece in un incontro al quale hanno preso parte numerosissimi
elettori e simpatizzanti per esprimere piena adesione alla linea assunta ieri
dall'Ufficio di Presidenza del partito che ha deciso il ritorno allo Statuto di
Forza Italia e la concentrazione di tutte le deleghe nelle mani di Berlusconi. Il
coordinatore comunale di Forza Italia Marco Bertozzi ha
introdotto Paolo Savelli e Rodolfo
Ridolfi coordinatore di Azzurri del ’94 con Silvio Berlusconi che ha
detto fra l’altro: "Al
presidente Berlusconi va tutta la nostra piena lealtà e solidarietà.
Continueremo in ogni sede a batterci perché ormai siamo alla vera barbarie un
accanimento giudiziario dal sapore puramente politico per tentare di eliminare
un avversario che oltre nove milioni di cittadini hanno liberamente e democraticamente
eletto. Se la sinistra PD-SEL , Letta e
Renzi quel che resta dei montiani e quelli che sognano da neo democristiani, le
banche, i poteri forti non fanno nulla per governare e non rispettano gli
accordi di programma per le larghe intese, non possono irresponsabilmente trascinare
il Paese nel caos aspettando il soccorso rosso dei magistrati amici. Meglio
ridare, senza perder tempo la parola agli elettori. Quando lo scorso anno,
proprio di questi tempi, fondammo ‘Azzurri ’94 con Silvio Berlusconi rifiutando
primarie e ambiziose e premature successioni chiedemmo di ritornare al senso
della prima scelta -che fu fatta quando nacque Forza Italia'. Forza Italia non
deve perseguire la logica dei vecchi partiti', verticistici, burocratici e
centralisti', ma deve somigliare ai ''partiti americani” che, da sempre, hanno
gli stessi nomi, non si sciolgono e funzionano perché' sono fatti bene. Ciò che
ci deve essere alla base del progetto politico è avere dentro la società. Un
movimento orizzontale fondato sulla rappresentanza e non con i tesseramenti
vecchio stile. Ad ogni adesione deve corrispondere un cervello perché abbiamo
bisogno di persone che pensano, di una grande base federata. E' stata questa la
prima grande intuizione di Berlusconi, che ha sempre pensato a un movimento di
questo tipo: con una forte leadership riconosciuta e un programma condiviso.
L’on. Massimo Palmizio concludendo ha ripercorso le tappe che hanno
portato al voto del Senato del 2 ottobre e alla decisione dell’Ufficio di
Presidenza del 25 scorso che ha sospeso tutte le attività del PDL, azzerato
tutti gli incarichi e messo in moto Forza Italia affidando come da Statuto
tutti i poteri al Presidente Silvio Berlusconi.
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