Cari Amici,
domani
per il nostro movimento politico è un giorno importante.
E’ il
giorno in cui insieme sanciremo il ritorno a Forza Italia. E’ l’arrivo di un
cammino che abbiamo deciso insieme nei mesi passati. Dietro di me, nella foto
di famiglia, quel 19 settembre, meno di due mesi fa, mentre inauguravamo la
nuova sede del partito, c’erano tutti i dirigenti del nostro grande movimento.
Questa è solo la prima tappa del cammino intrapreso. Da domani tutti dovremo impegnarci a rilanciare davvero il centro-destra italiano, la parte politica in cui si riconosce la maggioranza dei cittadini di questo Paese.
Questa è solo la prima tappa del cammino intrapreso. Da domani tutti dovremo impegnarci a rilanciare davvero il centro-destra italiano, la parte politica in cui si riconosce la maggioranza dei cittadini di questo Paese.
Dovremo
lavorare insieme per rilanciare i valori profondi in cui crediamo, quelli che
ci hanno tenuto insieme per venti difficili anni. L’efficienza coniugata con
l’equità, la meritocrazia e la solidarietà, la giustizia e la libertà, insomma
l’orgoglio di lavorare per un Paese diverso e migliore.
Nel mio
ultimo video-messaggio ho invitato tutti gli italiani che condividono i nostri
valori a scendere in campo con noi, convinto che questa sia davvero l’ultima
chiamata, l’ultima chance prima che la nostra Italia precipiti nel baratro
della crisi e della ingiustizia.
Ora vi
chiedo: dopo lo spettacolo che la nostra classe dirigente ha offerto in queste
ultimi giorni, perché un padre di famiglia, una donna, un giovane dovrebbe
raccogliere questo appello. Perché i moderati italiani dovrebbero unirsi a noi,
quando fossimo noi i primi a dividerci.
In questi giorni ho ascoltato le ragioni di tutti. Con la pazienza che tutti mi riconoscono ho cercato di trovare soluzioni che uniscano, spesso senza comprendere neppure le ragioni di una divisione.
In questi giorni ho ascoltato le ragioni di tutti. Con la pazienza che tutti mi riconoscono ho cercato di trovare soluzioni che uniscano, spesso senza comprendere neppure le ragioni di una divisione.
Domani
dal palco del Consiglio Nazionale ripeterò quello che ho già detto più e più
volte, fino allo sfinimento. Forza Italia è la casa di tutti, di coloro che
hanno contribuito a fondarla, di coloro che si sono spesi per farla crescere,
di quelli che vi hanno aderito o decideranno, spero, di aderirvi nel prossimo
futuro. E’ la casa di chi crede nella grande forza dei moderati italiani. E’ la
casa di chi antepone l’amore all’odio, di chi non coltiva l’invidia e la
maldicenza, di tutti coloro che all’egoismo e ai piccoli, talvolta meschini,
interessi personali antepongono sempre il bene comune.
Su questi
valori, venti anni fa, ho fondato Forza Italia. Non cambierò io, non cambierà
Forza Italia. Se così non fosse, se Forza Italia diventasse qualcosa di
diverso, di piccolo e meschino, se diventasse preda di una oligarchia, se
rischiasse una deriva estremista, sarei io che l’ho fondata a non riconoscermi
più in questo progetto. Domani dal palco ripeterò ancora una volta le ragioni
per cui è indispensabile restare uniti e lottare insieme, noi moderati per
unire i moderati.
Domani
sarà l’occasione per confrontarci e discutere. Come si fa in ogni famiglia.
Ognuno porterà le sue idee. Ognuno è chiamato a dare il proprio contributo al disegno
comune. Con civiltà, senza pregiudizi, senza retro pensieri.
Domani
sarà il momento del confronto, davanti ai nostri elettori, perché a loro,
ricordiamolo sempre, dobbiamo la nostra lealtà e a loro dobbiamo garantire il
nostro impegno. Ho sentito parlare di raccolte di firme tra i nostri
parlamentari: le uniche firme che a me interessano sono quelle di milioni di
donne e di uomini che hanno creduto e credono in noi. E che nelle urne ci hanno
concesso la loro fiducia.
E dopo
aver parlato e ascoltato decideremo insieme il nostro futuro. Ognuno, dopo aver
parlato ed ascoltato, sarà libero di fare le sue scelte. Ricordandosi della
responsabilità che il voto di milioni di persone ci ha affidato e che a loro e
solo a loro ognuno di noi è chiamato a rispondere del proprio operato.
Chi non si riconosce più nei valori del nostro movimento è libero di andarsene. Ma chi ancora ci crede ha il dovere di restare e combattere perché questi valori trionfino finalmente nel nostro Paese. Perché ora più che mai, in questo momento buio per l’economia e per la giustizia, ora più che mai tutti insieme dobbiamo difendere la nostra libertà, dobbiamo batterci con Forza Italia, perché siamo convinti che la difesa della libertà è la missione più alta, più nobile e più entusiasmante che ci sia.
Chi non si riconosce più nei valori del nostro movimento è libero di andarsene. Ma chi ancora ci crede ha il dovere di restare e combattere perché questi valori trionfino finalmente nel nostro Paese. Perché ora più che mai, in questo momento buio per l’economia e per la giustizia, ora più che mai tutti insieme dobbiamo difendere la nostra libertà, dobbiamo batterci con Forza Italia, perché siamo convinti che la difesa della libertà è la missione più alta, più nobile e più entusiasmante che ci sia.
E’ questa
la missione principale per poter costruire il nostro Paese come un Paese dove
nessuno possa temere se va al Governo il suo avversario politico, un Paese dove
lo Stato e le sue istituzioni siano sentite come la casa di tutti e non invece
come un nemico, come un nemico che è in agguato, un Paese dove lo Stato
attraverso lo strumento fiscale non espropri i cittadini dei risparmi e dei
beni che con il loro lavoro e i loro sacrifici sono riusciti a conquistarsi, un
Paese dove non ci siano giudici che usino i loro poteri per eliminare gli
avversari politici.
Questa è
la missione che ci siamo dati a partire dal 1994, la missione per cui siano
scesi in campo, la missione per cui abbiamo lottato in questi venti anni
sconfiggendo il pericolo di una definitiva presa del Governo da parte di una
sinistra che non ha mai rinnegato la sua ideologia e la sua storia.
Sono
felice ed entusiasta di partecipare al Consiglio Nazionale personalmente ma in particolare in nome dei tantissimi amici di Forza
Italia dei 18 Comuni della Provincia di
Ravenna.
Ora più che mai, tutti insiemi, siamo
impegnati per difendere la nostra libertà e batterci per. Silvio e Forza
Italia. Vincenzo Galassini Consigliere Provinciale Ravenna FORZA ITALIA
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