UN CRESCENDO
PER LE SPESE LEGALI.
Abbiamo espresso un giudizio negativo riferito al
bilancio previsionale 2013, definibile come un bilancio di mera sopravvivenza
per un ente che, paradossalmente, tutti vogliono sopprimere, ma allo stesso
tempo permane in un lungo standby. Evidente come non si possa tenere in piedi
un ente intermedio senza definirne le entrate e i trasferimenti certi e, non
per ultimo, le competenze. Questa riflessione non è altro che una
considerazione di principio generale, senza, in ogni modo considerare la spesa
corrente. L'assestamento in oggetto, probabilmente sarà quello di fine anno, ma
riguardo la spesa emergono due voci di spesa particolarmente onerose per
l'ente: le spese per liti, consulenze e atti legali che rispetto alle
previsioni, oggi aumentano di 100.00,00 euro. D'altra parte ormai sono
note da tempo le crescenti cause giuridiche, sinistri e contenziosi di ogni
tipo che fanno lievitare la spesa per un importo non di poco conto. Si pensi,
ad esempio, che nel 2009 la spesa era di 103,478,22, nel 2010 di 168.893,27,
nel 2011 di 172.018,83, nel 2012 di 229.160,12 nel 2013 di 291.146,00. La
stessa cosa vale anche per le spese di quest'anno concernenti le
assicurazioni le quali variano in aumento di 90.00,00 euro rispetto al
previsionale. Oltretutto le spese per polizze (premi, sinistri, etc.)
passano da 316,820,00 euro nel 2011, a 479,899 nel 2012 sino ad arrivare a
635.00,00 euro per il 2013: quasi il doppio rispetto al 2011, anche se in
quest' ultimo anno incidono particolarmente la responsabilità verso terzi RCT
che aumenta dal 2,5 al 3,599%, cui si aggiungono l'assicurazione per i beni
immobili e gli eventi catastrofali. Infine fra le spese correnti, emergono
19.346,00 euro per indagini di competenza del servizio agricoltura, ma che lo
stesso affida a strutture esterne all'ente. Pur trattandosi di risorse
provenienti dall' Istat, si tratta dell'ennesimo affidamento esterno che
concorre a fare lievitare la spesa.
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