venerdì 15 novembre 2013

NAPOLITANO ACCUSA LA POLITICA: “NEL PAESE C’E’ UN CLIMA AVVELENATO” BONDI: “IL COLLE NON HA FATTO NULLA STEMPERARE LE ESASPERAZIONI” BRUNETTA: “OPERI PER LA CONCORDIA”


"Sono d’accordo con Napolitano quando sostiene che in Italia prevale un clima politico avvelenato, ma sono dell’opinione che non abbia fatto nulla per stemperare le esasperazioni e per pacificare davvero la vita politica italiana". È questa l'opinione del coordinatore del Pdl, Sandro Bondi. Che poi ha aggiunto: "Era l’unico che poteva farlo, sia per la sua coscienza storica dei problemi dell’Italia sia per le prerogative di cui dispone". "Il Presidente Napolitano ha descritto al Papa il clima destabilizzante e avvelenato che domina l’Italia. Lo ha fatto parlando quasi da spettatore rassegnato. Io credo che invece il Capo dello Stato ha la responsabilità istituzionale, le risorse e l’energia per fare molto, in prima persona, per dare stabilità e contrastare i veleni nella vita pubblica", ha rincarato la dose Renato Brunetta. ha aggiunto che il capo dello Stato "non è, e lo ha sempre dimostrato, una comparsa impotente e marginale della nostra scena, ma un protagonista. Il mio appello è che non si consegni al pessimismo, non sottovaluti il peso delle sue scelte nella bilancia della storia, e faccia proprio, lo dico con l’ammirazione di un non credente, l’invito di Papa Francesco a operare per la creatività e la concordia necessarie al suo, cioè dell’Italia, armonioso sviluppo".

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