sabato 13 novembre 2010

UN’ ESPLOSIONE DA 6 MILIONI

IL BILANCIO DELLA DETONAZIONE DELLA MINA TEDESCA: 700 CHILI DI TRITOLO, 3.800 RESDIENTI COINVOLTI, NOVE INDAGATI A PIEDE LIBERO E UN COSTO DA CAPOGIRO.

RAVENNA - La bomba è esplosa. I 700 chili di tritolo della mina tedesca trovata il 22 giugno durante i lavori di dragaggio del portocanale, sono saltati in aria ieri al largo del poligono militare di Foce Reno, dopo il trasporto di domenica scorsa dalla pialassa del Piombone, dove era stata portata all'indomani del ritrovamento. Una colonna d'acqua che pare abbia raggiunto i 150 metri di altezza, con la detonazione controllata dagli specialisti dello Sdai di Ancona. La detonazione, così come il lento trasporto di domenica lungo il canale candiano, sono state documentate in un video (visibile in esclusiva su Romagnanoi), che potrebbe avere valenza probatoria, dato che nello sfondo della vicenda compaiono nove indagati a piede libero, con l'accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti, di rimozione dolosa e di trasporto di materiale esplosivo. Si tratta di quattro dipendenti della Cmc, di un pilota del porto, di un alto dirigente di Autorità Portuale e di tre dipendenti della società belga incaricata dei lavori. Le operazioni di trasporto dalla pialassa del Piombone, dove la mina era stata portata - secondo l'accusa - per evitare ritardi sulle consegne dei lavori, hanno condizionato 3.800 residenti di Porto Corsini e Marina di Ravenna (tra evacuati e costretti in casa). E ora, a esplosione avvenuta, riemerge l'interrogativo dei costi. E c'è chi azzarda già 5 o 6 milioni di euro.

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