giovedì 25 agosto 2011

DIMENTICATA NEL PULMINO


NON CI SIAMO PROPRIO



Dalle 9,30 alle 17 una signora disabile è rimasta chiusa in un pulmino, "dimenticata" dagli operatori della cooperativa il Mulino, convenzionata con l'Asp. L'operatore della cooperativa è sceso dal pulmino, salito sulla sua auto ed è tornato a casa al termine del suo turno di lavoro, si legge. Lasciamo la cronaca dei fatti e fermiamoci sull'estrema gravità dell'accaduto che qui da noi ci umilia, come già altri casi recenti. Casi che hanno per protagonisti le cooperative sociali verso le quali non abbiamo alcuna intenzione di scagliare pietre. Ma già per i fatti Conselice si riaprì giustamente un dibattito sul tema dell'appalto dei servizi da parte degli Enti Locali, i titolari delle funzioni. Appalti non di pulizia di locali o di chiusura di buchi sulle strade, ma di custodia ed educazione dei bimbi, di accompagnamento e tutela degli anziani.  Ci aspettiamo dal presidente dell'Asp Ravagli, particolarmente attivo nel portare alle cronache locali le tante ottime iniziative per gli anziani, un'indagine rigorosissima e una punizione esemplare. Non per inutile sadismo verso chi ha sbagliato, ma come monito. Monito alle cooperative e ai loro operatori perchè abbiano sempre ben presente che il posto di lavoro, per il dipendente, e l'appalto, per la cooperativa, è sul mercato! Non c'è niente di storicamente acquisito, il metro di giudizio è la qualità della prestazione. Se non si è "bravi" si viene licenziati, si perde l'appalto. Arrigo Antonellini

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