Ho letto sul Corriere di Romagna le dichiarazioni del cav. Cesare Sangiorgi in merito alla mia denuncia per la completa distruzione del Parco Diletti con l’abbattimento di un ultimo pino. Evitare la distruzione del parco era stata chiesta da tutti gli ex Sindaci. Prendo atto dell’accusa rivoltami, la rovina urbanistica di Brisighella è la mia! Avrei fatto costruire l’anfiteatro in Via Spada denominato, dalla sinistra, “Galaseo” dall’ amministrazione da me diretta negli anni ‘80. Nel tempo, preso atto che tutti dichiaravano che era un “orrore”, ho proposto in consiglio comunale nel 2005, di demolirlo, la maggioranza, con i soli due voti contrari (FI) la respinse. Nel frattempo il sindaco Cav. Sangiorgi l’ha ampliato in cubatura con una rifinitura in legno naturale. I danni di Brisighella, oltre che urbanistici, da me denunciati da sempre non sto ad elencarli, purtroppo sono “FINANZIARI” procurati dall’ex sindaco Sangiorgi:: -1 Il legno dell’anfiteatro è già deteriorato e costerà nel tempo, annualmente, tantissimo per la manutenzione del legno naturale. -2 GHIARONA, una lottizzazione illegittima, quanti miliardi dovrà esborsare il Comune, per risolvere la grana? -3 La pavimentazione in sasso del centro storico che si sgretola e rifatta parzialmente diverse volte, la mancanza dei sifoni che crea una puzza enorme quanto costerà per rifarla, -4 Palazzo delle ex Poste non conforme con le norme sismiche per i provvedimenti non presi cosa comporterà; -5 I danni del terremoto pagati e non riscossi; -6 Il danno all’immagine di Brisighella per causa dell’ing. Ragazzini, da Lei sostenuto, e accusato a suo tempo, come fa ancora oggi di dire “cavolate”?
Mi fermo, per ora, l’assicuro che ho sempre continuato a girare per Brisighella, a testa alta, chi mi incontra sostiene che in comune di Brisighella comanda ancora Lei e, purtroppo, non il giovane sindaco Davide Missiroli. Le sue dichiarazioni sono l’amara conferma, se il pino è da abbattere e sostituire non spettava a Lei!.
Stia calmo e tranquillo, per la democrazia e la libertà, continuerò ad esprimere le mie idee e farò di tutto, come da sempre sostengo, per fare “pagare ai responsabili” gli enormi costi “finanziari” posti a carico della comunità di Brisighella che non hanno colpe. Vincenzo Galassini
L’ARTICOLO SUL CORRIERE DI ROMAGNA
Brisighella. Duro attacco alle amministrazioni successive dell’ex sindaco socialista: «Hanno voluto liberare l’area per la costruzione di tre fabbricati»
«PARCO DISTRUTTO, UNA FERITA APERTA»
Ma l’ex sindaco Sangiorgi replica: «Galassini pensi ai danni che ha fatto lui»
BRISIGHELLA. «Addio vecchia Brisighella, peccato che il rodilegno (malattia incurabile degli alberi ndr) non abbia roso anche gli amministratori che hanno causato questo grave scempio ambientale ed urbanistico». L’augurio o meglio il malaugurio, non lo si può certo definire moderato, ma Vincenzo Galassini, ex sindaco di Brisighella ed ex consigliere provinciale del Pdl non si dà pace. Per lui la «distruzione del parco Diletti nel centro di Brisighella» voluta «dall’ex sindaco Cesare Sangiorgi, dall’architetto Ennio Nonni, dal Pd, Margherita, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e anche da An» rappresenta una ferita aperta che grida vendetta. A difesa di questa decennale e personale battaglia politica Galassini ricorda che non sono serviti nemmeno gli appelli «degli ex sindaci del paese in carica dal 1949 al 1999, del cardinale Achille Silvestrini, di Vittorio Sgarbi, della presidente nazionale di Italia Nostra» a fermare la distruzione del parco. Una scelta urbanistica che sempre per l’ex sindaco socialista «va contro tutte le norme di legge nazionali e regionali che vietano l’aumento di cubatura nei centri storici».La vicenda prende il via nel 2002 con l’abbattimento all’interno del parco brisighellese di due cedri, una magnolia, un abete e diversi arbusti. Scelta autorizzata dal Comune perché le piante sarebbero state infestate dal rodilegno. Giustificazione che non ha mai convinto Galassini per il quale invece l’intento reale era quello di «rendere libera l’area per la costruzione di tre fabbricati, per una volumetria di 3.000 metri cubi». Lavori che sono ancora in corso, anche se vanno avanti lentamente. «L’anno scorso - ricorda - un’ultima variante ha autorizzato altri lavori per la realizzazione di un muro in sasso che è tutto un dire per chi lo vede parzialmente realizzato e per un’area per spettacoli al centro del parco rimasto. In questi giorni - conclude Galassini - la malattia del rodilegno ha raggiunto anche l’ultimo grande pino posto proprio dove deve sorgere il nuovo spazio spettacoli».Alle stilettate velenose di Galassini la replica di Cesare Sangiorgi non si fa attendere. «Bisognerebbe che Galassini la smettesse di sparare cavolate - bacchetta il vulcanico ex sindaco - e facesse un bagno d’umiltà visto che la mia amministrazione ho dovuto rimediare agli scempi urbanistici che ha lasciato in eredità a Brisighella, cominciando dal teatro Spada». Per quanto riguarda il parco Diletti, Sangiorgi non ha dubbi definendo l’intervento «importante e di grande respiro. Grazie a questi lavori abbiamo creato occupazione e lasciato al paese uno spazio di verde pubblico a disposizione del centro di Brisighella». Infine Sangiorgi si lascia andare anche a un affondo con un invito rivolto a Galassini «ad andare in giro adesso per Brisighella, cosa che non fa più, per vedere che faccia fanno i cittadini quando lo incontrano per strada».Riccardo Isola
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