Il Consiglio Comunale ha approvato due delibere di
alienazione di beni motivandole con la necessità di reperire risorse
finanziarie straordinarie per il perseguimento dei propri fini istituzionali e
per il finanziamento degli investimenti programmati ritenendo tali beni non
strategici per il patrimonio del Comune. La delibera relativa all’alienazione
dell’area di Punta Marina in via dei Campeggi già adibita a campeggio ha
generato un’animata discussione in consiglio comunale ed il voto contrario dei
gruppi PDL, Lista per Ravenna, Lega Nord e Movimento Cinque Stelle motivato da
un annoso e complesso iter che ha caratterizzato tale area sin dal 1974. La storia dell’area in oggetto
merita una riflessione. Essa originariamente fu donata dalla proprietà, la
Società Bisanzio Beach Sas al Comune di Ravenna con l’obbligo di destinarla a
verde pubblico, ovvero spazi e verde per la collettività di Lido Adriano e
Punta Marina. Gli amministratori di sinistra di quel periodo – e gli attuali
non si dimostrarono molto diversi da loro -
decisero, immediatamente dopo la donazione ricevuta, di recintarla e
concederla ad consorzio C.A.R.T., gestito dalle tre centrali cooperative
locali, che di fatto confermavano la lottizzazione politica gestionale del
Campeggio Coop 3. Quello che fu un vero e proprio abuso della pubblica
amministrazione
sabato 31 marzo 2012
venerdì 30 marzo 2012
PEGGIO DELLA PRIMA REPUBBLICA. VOTATECI CHE POI DECIDIAMO, COME SEMPRE, DI FARE QUELLO CHE VOGLIAMO
Il vertice di maggioranza tra Alfano, Bersani, Casini e
Bocchino
si è concluso con un accordo sulle riforme istituzionali, in particolare per la riforma elettorale. Ciò che conta, in fondo,
è la legge elettorale: per tutti i partiti è la priorità numero uno. Il lavoro
e l’economia? Ma chi se ne frega, tanto è vero che ormai non si fanno più
scrupoli a dire che non ne vogliono manco parlare. Su cosa è stato raggiunto
l’accordo? Questa volta la legge elettorale sarà rivista in chiave tedesca,
almeno pare. Lo spiega a modo suo La Russa: “Possiamo chiamarlo un tedesco
bipolarizzato dove c’è l’indicazione della coalizione e del premier con un
premio di maggioranza per chi vince”. Che vuol dire? Tutto e niente. Aggiungiamo le parole di Bocchino e il quadro
è completo: L’accordo sulle riforme costituzionali prevede uno ‘sbarramento’
che potrebbe collocarsi tra il 4% e 5%. Viene anche previsto il cosiddetto
‘diritto di tribunà per le forze politiche che non raggiungono il ‘quorum’ per
entrare in Parlamento. E quindi a che serve lo sbarramento? A nulla. La verità
è che sarà una legge in pieno stile Prima Repubblica: l’indicazione del premier
sarà inutile, e presidente del consiglio e maggioranza verranno decise dopo le
elezioni. In Parlamento. Come una volta. Ma attenzione, l’accordo riguarda
anche la
diminuzione del numero dei parlamentari: Il numero dei parlamentari dovrebbe
scendere a
500 deputati e 250 senatori. È quanto prevede la bozza di accordo sulle
riforme costituzionali. «Sul numero dei parlamentari la decisione dovrebbe
essere questa: al massimo ci potrà essere una norma transitoria» ha spiegato il
leader Udc, Pier
Ferdinando Casini. I senatori dovrebbero passare da 315 a 250. I deputati da
630 a 500. In totale da 1000 ne resterebbero 750. Non è proprio un grande
taglio, anzi. Una volta si parlava di “dimezzare”, ora hanno dimezzato il
taglio. E pensare che il Senato americano è composto solo da 100 membri….
E IO PAGO: LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PREMIA IL DIRIGENTE REGIONALE RAVENNATE COINVOLTO NEL CASO DEL FALLIMENTO DELL’IMMOBILIARE FORLIMPOPOLI
“La Regione Emilia-Romagna ,
incomprensibilmente, concede un premio di produzione pari a 13.859 euro al
dirigente Claudio Miccoli. Una medaglia riservata al dipendente infedele. Era
il 17 Dicembre
2010 , quando, attraverso un’interrogazione regionale (in data 18
Febbraio 2011 sullo stesso caso presentavo anche un’interpellanza regionale),
avevo informato la
Giunta Errani dei problemi finanziari e di gestione collegati
alla società Immobiliare Forlimpopoli S.r.l. Dalle segnalazioni pervenutemi,
era emerso il coinvolgimento diretto nella conduzione della società di un
dirigente regionale del Servizio di Bacino di Ravenna. Il Miccoli ricopriva
l’incarico di amministratore unico, carica incompatibile con l’impiego a tempo
pieno alle dipendenze di una pubblica amministrazione. Un’evidente anomalia. In
quella fase, inoltre, l’immobiliare aveva avviato la procedura concorsuale liquidatoria.
Ci saremmo aspettati un intervento diretto della Regione Emilia-Romagna.
Invece, il nulla, anzi oggi scopriamo, vergogna delle vergogne, che al Miccoli
è stato pure riservata una retribuzione extra.” Ad affermarlo è il Consigliere
regionale del Pdl Fabio Filippi. “Dopo mesi – aggiunge
Filippi – l’assessore regionale allo sviluppo delle risorse umane e
organizzative aveva cercato di giustificare il dipendente, il quale avrebbe, a
detta della Regione, fornito ‘convincenti
ragguagli sull’eccezionalità della situazione in cui era venuto a trovarsi’,
nel frattempo la società è stata trasferita a Vibo Valentia, in Calabria.” Sono tredici le famiglie coinvolte nella
compravendita fallimentare di immobili con la società Immobiliare Forlimpopoli.
“Gli acquirenti, con il fallimento in atto, rischiano – prosegue Filippi – di
perdere gli acconti versati. Ma alla Regione, evidentemente, questa cosa
interessa poco. Preferisce fare finta di nulla, premiare il dipendente,
lasciando sole tredici famiglie raggirate. Questa volta è veramente stato
superato il segno, la Regione, sempre più lontana dai cittadini, si concede di
fare il bello e il cattivo tempo gratificando i funzionari negligenti. Ci
domandiamo cosa ci sia sotto. Forse il Miccoli non è l’unico regionale ad
essere coinvolto nella truffa Forlimpololi? Interpello pubblicamente l’assessore
competente e il
responsabile del Servizio Tecnico Bacino di Romagna, Mauro
Vannoni, affinché ci spieghino i motivi di tante attenzioni verso il dipendente
infedele Miccoli. Se il centrosinistra che guida la Regione fosse formato da
persone serie, Miccoli avrebbe già fatto le valige e, a questo punto, stesso
trattamento lo meriterebbero anche l’assessore regionale e il responsabile
del Bacino di Romagna...”
LEGGI GLI ALTRI INTERVENTI IN MERITO AL CASO MICCOLI
giovedì 29 marzo 2012
CLAUDIO CASADIO, IL GRANDE SPENDACCIONE, E’ RITORNATO: MENTRE TUTTA ITALIA TIRA LA CINGHIA, LUI ASSEGNA PREMI AI DIRIGENTI PROVINCIALI
Ravenna, 28 marzo 2012 - Febbraio d’oro per i
dirigenti della Provincia di Ravenna. A seguito delle delibere adottate dalla
giunta tra la fine del 2011 e gli inizi di quest’anno, è stato ricalcolato
l’ammontare della ‘retribuzione di posizione’, un elemento accessorio
della busta paga che forma quasi metà dello stipendio dei manager di piazza Caduti. Il ricalcolo riguarda
l’ultimo triennio e comporta per la Provincia una spesa supplementare di oltre
230mila euro, naturalmente solo per gli attretrati. La spesa complessiva per la
‘retribuzione di posizione’ della classe dirigente dell’ente è di circa 400mila
euro l’anno. C’E’ da dire che negli anni la dirigenza di piazza Caduti ha
subito un drastico ridimensionamento. Se per un lungo periodo il settore è
stato gonfiato per dare poltrone e stipendi a fedelissimi dei partiti di
governo locale, oggi la struttura è ridotta all’osso. Dai 33 manager del periodo
delle ‘vacche grasse’ si è passati a 13 nel 2011: nel frattempo ci sono
stati ulteriori pensionamernti o trasferimenti, non sostituiti, per cui oggi la
squadra è composta da soli 10 dirigenti.
Per quel che riguarda ancora gli arretrati della retribuzione di
posizione,
l’anno più oneroso dell’ultimo triennio è stato il 2009, con un esborso
supplementare per le casse provinciali di 69.462 euro. Arrigo Antonellini (che
aveva già riscosso 38.157 euro) si è visto riconosciuto un arretrato di 6.486. Identico trattamento per
Silva Bassani, Oscar Manzelli, Stefania Mieti, Andrea Morandi, Stenio Naldi,
Alberto Rebucci, Claudio Savini e Antonio Venturi. Erminio Ferrucci (già
incassati 16.485 euro) ha avuto un arretrato di 2.802 euro. Gabriele Gardini ha
aggiunto 4.139 euro ai 24.350 già ricevuti in busta paga, come anche Paolo
Montanari. LA
RETRIBUZIONE di posizione maggiorata è entrata a regime da febbraio. Da allora l’indennità
mensile è di 3.461 euro per otto dirigenti dell’ente di piazza Caduti (Silva Bassani, Elettra
Malossi, Oscar Manzelli, Andrea Morandi, Valentino Natali, Panzavolta, Alberto
Rebucci e Antonio Venturi) e di 2.207 per i più giovani Gabriele Gardini e
Paolo Montanari. Il totale mensile è di 32.107 euro. Si tratta evidentemente
di cifre lorde.
CROSETTO: FORZA ITALIA? CI SCOMMETTO ANCORA
IL PARTITO DEVE RIPARTIRE DA LI: ERAVAMO CERTI DI POTER CAMBIARE IL PAESE. E AVEVAMO PIU’ DOVERI CHE DIRITTI. FORZA BERLUSCONI
Onorevole Guido Crosetto,
nel Pdl è in corso un fenomeno di gemmazione di piccole sigle che localmente
sembrano ispirarsi a Forza Italia. C’è nostalgia di quell’esperienza? «Difficile
dirlo, è un fenomeno che ha aspetti diversi in sede locale. Di sicuro è un segnale
di fermento e il fermento non fa paura, un partito deve avere paura soltanto di
morire». Si può leggere come una ricerca di identità in un momento di
difficoltà per la politica? «Sì, probabilmente è fisiologico in questa
fase. Il Pdl vive una fase storica difficile come tutti i partiti. In un certo
siamo tutti impreparati, tutta una generazione di politici lo è. Siamo stati
abituati a concepire la politica come distribuzione selettiva della spesa
pubblica, ora il compito è decidere a chi fare più dispetto». La politica è
in grado di reggere all’onda d’urto del malcontento? «Deve farlo, non c’è
altro strumento per la democrazia. Anche se migliorare la selezione della
classe dirigente è sicuramente possibile». Il Pdl riuscirà a tenere insieme
le sue varie anime? «Un grande partito dei moderati deve necessariamente
avere coloriture diverse al suo interno. Il dibattito che ci riguarda si
ascolta anche nella Cdu tedesca. E comunque è un fatto che le grandi battaglie
ideali che Silvio Berlusconi ha portato in politica - dal ritorno della
centralità del privato cittadino alla lotta contro lo strapotere dello Stato,
fino all’introduzione di una nuova comunicazione politica - hanno oggi una
attualità fortissima». Il Pdl quindi deve resistere ed evitare scomposizioni
e ricomposizioni? «Tutti noi che abbiamo partecipato al sogno di Forza
Italia sappiamo di aver investito in una scommessa che non siamo stati in grado
di vincere. Dobbiamo continuare a combattere insieme, tenendo presente che
politicamente il Pdl è ancora un bebè e dobbiamo dargli il tempo di crescere». Lei
crede al grande duello sotterraneo tra ex Forza Italia ed ex An per la
conquista del partito? «Ci credo poco sinceramente. Bisogna guardare avanti
e capire che la sfida deve essere piuttosto tra chi ha da dire qualcosa e chi
non ce l’ha». Il processo di democratizzazione del Pdl e il confronto
interno sulla base dei numeri, delle tessere e del consenso sul territorio è un
aspetto positivo o negativo? «Il Pdl in questa fase aveva necessità di
mercoledì 28 marzo 2012
BAZZONI: L’IMU NEL MONDO AGRICOLO E SOPRATTUTTO LA RELATIVA APPLICAZIONE DA PARTE DEI COMUNI RISCHIA DI UCCIDERE IL SETTORE
Il Consigliere regionale Bazzoni interviene sui gravi problemi che sta creando la nuova IMU nell’agricoltura ravennate:- “ Sono molto preoccupato perché, sia a livello del Governo, ma soprattutto nei Comuni della nostra provincia si sta affossando un settore che è già in grande difficoltà e con prospettive incerte. Le aliquote cosi alte su terreni e fabbricati, accompagnate all’obbligo di accatastamento di tutte le costruzioni strumentali, fino alle serre ed ai pollai, porteranno l’agricoltura della provincia di Ravenna a non produrre più un reddito netto sufficiente per gli agricoltori e le loro famiglie. Ma quello che ci lascia veramente perplessi è che i Comuni, non solo evitano di correggere le gravi storture prodotte da questa imposta, ma addirittura in molti casi aumentano le aliquote nazionali senza nessuna considerazione per i danni che si produrranno nel loro territorio.”- Bazzoni si riferisce anche al Comune di Lugo, ultimo in ordine di tempo ad aver alzato l’aliquota e conclude:-“ Il grido d’allarme delle associazioni agricole non è né strumentale né esagerato, per questo ho firmato, assieme agli altri consiglieri del mio gruppo, una mozione in Regione per invitare i Comuni a deliberare la riduzione delle aliquote al minimo; inoltre rivolgo un appello anche alle altre forze politiche affinché comprendano questo problema e si attivino nelle Amministrazioni in cui sono presenti per impedire questa ennesima batosta sull’agricoltura della nostra terra.”-
UN BRUTTO ACCORDO SULLA LEGGE ELETTORALE
Il comunicato ufficiale che i leader dei tre partiti che fanno parte della maggioranza di governo hanno fatto diramare poche ore fa in merito all’accordo sulla legge elettorale prevede, in sostanza, tre cose fondamentali, che sono queste. Primo: “La restituzione ai cittadini del potere di scelta dei Parlamentari” (che tradotto significa eliminazione del Porcellum e introduzione di un sistema uninominale che dovrebbe ridare ai cittadini il potere di scelta dei parlamentari). Secondo: “Un sistema non più fondato sull'obbligo di coalizione” (che tradotto significa che le coalizioni verranno formalizzate, e fatte, dopo il risultato elettorale, e non invece prima come accaduto negli ultimi anni). Terzo: “L'indicazione del candidato premier” (che tradotto significa che il leader del partito che prenderà più voti sarà il candidato premier) Quarto: “Una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna” (che tradotto significa dare la possibilità anche ai piccolissimi partiti di essere rappresentati in Parlamento e dare la possibilità ai partiti medi, attraverso uno sbarramento non troppo alto, di avere una buona rappresentanza e non fare la fine della Sinistra Arcobaleno). Tra le cose che non vengono dette dal comunicato dei tre leader ce ne sono alcune implicite che vale la pena di spiegare. Primo: se passa questo modello elettorale (che in fin dei conti è un tedesco corretto) il risultato sarà che la scelta delle coalizioni e del candidato premier avverrà dopo le elezioni, e non prima, e di fatto questo è un successo anche del partito che sogna di poter dar vita dopo Monti a un altro Monti (il partito della grande coalizione). Secondo: se passa questo modello elettorale naturalmente un ruolo importante lo avrà il grande centro di Casini, che dopo le elezioni potrà scegliere da che parte stare (e non prima).
Terzo: se passa questo modello elettorale sarà contenta
anche la Lega, che in questo modo potrà andare da sola alle elezioni con un
proprio candidato premier. Quarto: se passa questo modello
elettorale (che dà la possibilità al leader del partito che prende più voti di
essere di fatto il candidato alla presidenza del consiglio) succede che di
fatto perdono di valore le primarie di coalizione, e questo significa che il centrosinistra
prima delle prossime elezioni o fa primarie di partito oppure non fa proprio
nulla. Sintesi finale: come era
prevedibile si torna a una Prima Repubblica 2.0, in cui a scegliere chi dovrà
guidare il nostro paese saranno, nuovamente, più i partiti che gli elettori.
©
- FOGLIO QUOTIDIANO di Claudio Cerasa
NUOVA VOGLIA DI FORZA ITALIA
L’EX MINISTRO ANTONIO MARTINO:C’E’ UN PO’ DI NOSTALGIA.
"Roma - Onorevole Antonio Martino,
dopo i casi di Forza Lecco e Forza Verona, la «domanda di ’94» sembra
aumentare. Esiste davvero questa nostalgia canaglia verso Forza Italia?«Non
è detto che la nascita di queste liste sia legata a questo, però di nostalgia
di Forza Italia ce n’è tanta. Quell’idea di una rivoluzione liberale, di un
partito liberale di massa è presentissima nel Paese». Si è consumato un
tradimento di quei valori? «Berlusconi ha vinto le elezioni affrontando le
campagne elettorali in maniera coerente, chiedendo il ridimensionamento della
macchina pubblica, del carico fiscale, la lotta agli sprechi, le grandi riforme
di sistema. Cosa intende? «Nel ’94 dopo la Pivetti la Lega fece cadere
il governo. Nel 2001 è stata la volta di Casini. In questa legislatura poi c’è
stato il disastro combinato da Fini con una scissione incomprensibile. Gliel’ho
detto a Berlusconi: avresti dovuto fare me come presidente della Camera». E
lui come le ha risposto? «Magari impazzivi anche tu». Perché tante
fibrillazioni dentro il Pdl in questo momento? «Il Pdl è una invenzione di
Berlusconi, la sua tenuta veniva assicurata dal suo carisma. Alfano è molto
bravo e diventerà un leader ma non ha il carisma di Berlusconi». Questa
nostalgia nasce dall’insofferenza verso gli ex An? «Non c’è solo quello. I
forzaitalioti della prima ora devono fare i conti con l’anima socialista e con
quella democristiana. La coabitazione prima era in funzione di Berlusconi». Lei
vede all’orizzonte una scomposizione e una ricomposizione? «Non la auspico
in assenza di un chiaro progetto di cui forse lo stesso Berlusconi dovrebbe
farsi portatore. Berlusconi ha tanto da dire e deve svolgere un ruolo, in
martedì 27 marzo 2012
QUELLA PIAZZA INTESTATA ALLA CONTESSA MANZONI
Assisto sabato scorso presso il museo del Senio di
Alfonsine all’incontro che fa seguito ai vili attacchi ai cippi in ricordo dei
martiri della guerra. Non comprendo il dissenso manifestato dal sindaco di Lugo
in merito alla piazza intitolata a S.Agata
sul Santerno in memoria della contessa
Beatrice Manzoni barbaramente trucidata insieme ai suoi famigliari. Se
di memoria storica vogliamo parlare e soprattutto di percorso di conoscenza nelle
scuole come si è detto per quale motivo
taluni avvenimenti meritano il ricordo e altri no? Per ragioni di opportunismo
politico? Mi limito a dire che mi sembra quanto meno contradditorio. Lettera firmata
lunedì 26 marzo 2012
PER LA VILLA ACQUISTATA DAL CAV. ADESSO LE TOGHE S’INVENTANO PURE IL RINVIO “A PREGIUDIZIO”
IL DOPPIPESISMO
DEI PM. D’ALEMA PROSCIOLTO: NON SAPEVA DI COMPIERE REATO SUI VOLI GRATIS. MA SE
A COMO BERLUSCONI COMPRA VILLA DELL’UTRI, INDAGA SUBITO PALERMO
La legge è uguale per tutti. Verissimo. Gli
articoli del codice sono sempre quelli, chiunque li consulti. Peccato che
l’interpretazione della legge sia un po’ differente a seconda che un fatto sia
compiuto da Tizio o da Caio. L’azione penale è obbligatoria. Verissimo, se sta
scritto dev’essere vero. Peccato che nella realtà se si sospetta il
coinvolgimento di Tizio certe procure scattino come pantere per indagare in
luoghi anche lontanissimi dalla loro competenza e in tanti altri, quando invece
rischia di essere coinvolto Caio, i fascicoli dormano per anni, ricoperti di
polvere e noia.Sperare in crescita o investimenti dall’estero in un Paese senza
certezza del diritto è utopia pura, altro che articolo 18 (peraltro anch’esso
ingigantito come freno proprio da molte sentenze «creative»). Berlusconi
acquista la villa sul lago di Dell’Utri e il Fatto quotidiano si affretta a
rendere noto che sulla compravendita sarebbe partita un’indagine della procura
di Palermo. Non dev’essere piacevole vivere con una procura ad personam ,
eppure a quanto pare certe persone hanno questo discutibile privilegio.
Qualcuno vorrebbe avere la grazia di spiegare cosa c’entra Palermo con gli
immobili lariani? Ci sono state irregolarità nella vendita? Indagherà Como. Il
prezzo è elevato? Fantastico, mezzo parlamento si è comprato case a prezzi ridicoli
acquistando da enti pubblici e nessuno ha mai alzato un dito, adesso si questiona
per un prezzo forse elevato pagato da privati. In ogni caso non si sono
registrati interventi di procure né esotiche né nostrane quando villa
Fontanelle, appartenuta a Versace, stesso lago, sponda diversa, fu venduta per
33 milioni nel 2008 al magnate russo Novikov. Basta che faccia qualcosa
Berlusconi ed ecco che le cose cambiano. Legge diversa per tutti e rinvio a
pregiudizio.
venerdì 23 marzo 2012
CIAO GIOVANNA
LA MORTE
DI GIOVANNA E’ UN GRANDE DOLORE UMANO, PRIMA CHE UNA PERDITA POLITICA
Si è spenta questa notte Giovanna Maria Benelli,
Consigliere provinciale del Popolo della Libertà e Presidente del Club
Argentario di Forza Italia. Un male implacabile ha stroncato la sua grande
umanità, tenacia, impegno civile e democratico, che ha profuso fin dalla
nascita di Forza Italia e successivamente nel PdL. Di provenienza liberale,
come suo padre che era il segretario provinciale del PLI, Giovanna è stata il
più grande sostegno politico ed organizzativo prima di Ridolfi, poi di Bazzoni
nella gestione e coordinamento provinciale del nostro partito. Conosciuta e stimata da tutti per la forza e
la sincerità che metteva nel suo impegno civile e nelle sue tante battaglie,
Giovanna era un campione di umanità, tanto da essere chiamata da noi
affettuosamente “la zia”.
Mancherà a tutti noi per
l’amicizia e l’affetto che le portavamo, ma pensiamo che mancherà soprattutto
alla politica ed alla città di Ravenna, cui la sua irrefrenabile passione era
sempre rivolta, anche nella malattia e fino all’ultimo. Gianguido Bazzoni Rodolfo Ridolfi
Condoglianze alla figlia e
famiglia da parte dell’ex gruppo consigliare FI-PDL della Provincia di Ravenna,
Vincenzo Galassini, Oriano Casadio, Francesco Villa, Raffaella Ridolfi
TAGLIARE LE SIEPI NEGLI INCROCIE E ROTONDE PER LA SICUREZZA.
Per motivi di pubblica sicurezza, vi
suggerisco di potare ad una altezza massima di 50 centimetri, o addirittura di
estirpare quelle piante che ostruiscono pericolosamente la visibilità negli
incroci e rotonde. L'esempio più lampante lo potete vedere in via Matteotti,
giunti alla rotonda, nella aiuola adiacente la aiuola, c'è una pianta talmente
voluminosa che ostruisce la regolare visibilità. E' talmente grande che
fuoriesce dalla aiuola, si rischia di non vedere per tempo i veicoli
provenienti dalla propria sinistra, già inseriti nella rotonda. Grazie
Marco Rava.
giovedì 22 marzo 2012
SCOVATI QUASI 6 MILA FABBRICATI FANTASMA IN PROVINCIA DI RAVENNA: QUANTI NEL COMUNE DI FAENZA, BAGNACAVALLO E RIOLO TERME?
Sono quasi seimila le “case fantasma” fatte
emergere dai minuziosi controlli dell’Agenzia del Territorio in provincia di
Ravenna fino a fine 2011. Per la precisione non si tratta solo di abitazioni
ma, come le definisce l’ente territoriale, unità immobiliari che comprendono
anche magazzini, garage e altre tipologie di edifici, mai dichiarate e quindi
sconosciute al registro catastale. L’indagine ha riguardato fabbricati non
regolarmente censiti nelle mappe territoriali e quindi non assoggettati (o non
aggiornati) a rendita catastale dai proprietari, con conseguente evasione
fiscale. Come PDL saremmo interessati conoscere quanti i fabbricati dimenticati
nei comuni di Faenza, Bagnacavallo e Riolo Terme, una richiesta possibile? Gli
addetti stampa dei vari Sindaci, possono
darci questa risposta
BIGLIETTERIE INFORMATIZZATE: STORIA E ATTUALITA’ (SECONDA PARTE)
ESSECOME, LA RIVISTA UFFICIALE
DELL’INDUSTRIA, DEI SERVIZI E DEI PROFESSIONISTI DELLA SICUREZZA, HA PUBBLICATO
LA SEGUENTE INTERVISTA A DANIELE LEONI, L’ “INVENTORE” DELLA VENDITA DI
BIGLIETTI ONLINE
Arturo Viale. - Dopo la prima puntata pubblicata nel
precedente numero di Essecome, procediamo il nostro colloquio con Daniele
Leoni. A Leoni, protagonista della fase ‘pionieristica’, che oggi – avendo
ceduto alcuni anni or sono la sua società – si dedica allo studio e alla
ricerca, chiediamo di immaginare quali ulteriori sviluppi si intravvedono,
sempre sotto il profilo della sicurezza. “Un esempio: se si favorisce la possibilità
dell’organizzatore di fidelizzare e controllare il pubblico, è meno probabile
che si infiltrino malintenzionati. Se invece l’organizzatore deve ricorrere a
organizzazioni terze, come ad esempio le tifoserie nel calcio, è più facile che
il teppismo trovi spazio, dissuadendo – fra l’altro – le famiglie dall’andare
allo stadio. Anche all’opera dei loggionisti organizzati (e talvolta
‘prezzolati’) possono disturbare uno spettacolo o ‘gestire’ arbitrariamente una
fila davanti al botteghino con criteri anomali. Credo che i migliori deterrenti
per l’inciviltà nei luoghi di spettacolo siano il controllo del pubblico e la
sua eterogeneità. Quindi sono decisive le tecnologie che permettono il
dispiegarsi di una rete di vendita aperta ma controllata, funzionale agli
obiettivi dell’organizzatore, nonché una conoscenza analitica del pubblico, dei
suoi gusti, dei suoi giudizi. Le porte automatiche per il controllo accessi
sono solo un accessorio, così come le webcam ad alta prestazione per ‘beccare’
sul fatto vandali o violenti. Ma l’organizzazione del pubblico è il fattore
essenziale. Un altro comparto importante, parallelo al teatro o allo stadio, è
quello dei musei e delle mostre, che per problematiche e organizzazione hanno
analogie con fiere e grandi parchi giochi. In molti casi la gestione del
pubblico per fasce orarie è un’esigenza irrinunciabile. Allora anche la vendita
va organizzata prevedendo fasce orarie di visita, e occorrono sistemi di
controllo per regolare l’afflusso del pubblico. Non mi risulta però che siano
stati fatti molti passi avanti in questo senso. Il settore
dell’informatizzazione nella vendita
ERRANI E TERRE EMERSE: I NODI VENGONO AL PETTINE
UNA INFORMAZIONE CONTINUA DALL’INIZIO AD OGGI SUL NOSTRO BLOG
E’ preciso dovere del Presidente della Regione
Emilia-Romagna fare chiarezza sulla vicenda Terremerse in sede istituzionale,
l’Assemblea legislativa è certamente il luogo più idoneo nel quale esporre ai cittadini
quanto accaduto, riferire sulle accuse di falso ideologico che la Procura della
Repubblica di Bologna gli contesta. Anche la Corte dei conti sta indagando sul
finanziamento milionario, i pm contabili, in queste ore, stanno controllando la
documentazione in loro possesso, mentre la Guardia di Finanza sta verificando i
vari passaggi societari e l’iter delle licenze oggetto, peraltro, di abuso
edilizio. Se, effettivamente, emergessero irregolarità, il danno erariale
causato alle casse della Regione dovrà essere risarcito dai soggetti che ai
tempi guidavano la cooperativa. Già nel 2009 chiesi, per primo in Regione, di
affrontare il tema in aula, come prevedibile la maggioranza fece quadrato,
l’allora vicepresidente socialista dell’Assemblea arrivò addirittura, in piena
fase dibattimentale, a negarmi la parola. Forzature che oggi si comprendono
meglio… Da allora il lavoro del
sottoscritto e del centrodestra per arrivare alla verità è proseguito, numerosi
sono stati gli atti ispettivi presentati dal sottoscritto, le richieste di
specifica documentazione agli uffici amministrativi e le conferenze stampa per
informare la cittadinanza sull’evoluzione della vicenda. Nel frattempo
Terremerse, in evidente difficoltà, diventava una scatola cinese, prima cedendo
l’attività alla cooperativa Terre Imolesi, poi, con il sopraggiunto fallimento
di quest’ultima, rivenduta alla cooperativa Co.p.a. Troppi cambi di rotta che
hanno certamente complicato le indagini della Procura. Terremerse, in pochi
anni, ha ottenuto finanziamenti pubblici da parte della Regione Emilia-Romagna,
dell’Unione Europea e delle Provincie di Ferrara e Ravenna per oltre
tremilionicinquecentomila euro, i risultati fallimentari sono comunque
mercoledì 21 marzo 2012
ALTRE DETERMINE IN PUBBLICAZIONE. IL COMUNE DI BAGNACAVALLO, CONTRO LE NORME DI LEGGE, NON PERMETTE LA LETTURA
Numero Determina
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Data Determina
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Oggetto
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22
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2012
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08/03/2012
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RINNOVO CONTRATTO DI LOCAZIONE DI UN IMMOBILE DI PROPRIETA' DELLA DITTA
SANTRA SPA DA DESTINARE A MAGAZZINO DEL CENTRO ETNOGRAFICO DELLA CIVILTA'
DELLE ERBE PALUSTRI - PAGAMENTO SPESE DI STIPULA - IMPEGNO DI SPESA E LIQUIDAZIONE
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23
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2012
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08/03/2012
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RILASCIO CONCESSIONE ALLA DOTT.SSA GIANCARLA GIARDINI PER L'UTILIZZO DI
UN LOCALE POSTO ALL'INTERNO DI UN IMMOBILE SITO NELLA FRAZIONE DI VILLANOVA
APPARTENENTE AL PATRIMONIO INDISPONIBILE - IMPEGNO DI SPESA E LIQUIDAZIONE
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24
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2012
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12/03/2012
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PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INIZIATIVA PRIVATA PER AREA DI ESPANSIONE PER
INSEDIAMENTI ARTIGIANALI E COMMERCIALI UBICATI IN COMUNE DI BAGNACAVALLO IN
VIA BONCELLINO ANGOLO VIA REDA - PRESA IN CARICO DELLE OPERE DI
URBANIZZAZIONE DA PARTE DEL COMUNE DI BAGNACAVALLO
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351
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2011
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28/12/2011
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TEATRO COMUNALE GOLDONI. ACQUISTO DI MATERIALE DI CONSUMO PER IMPIANTO DI
ILLUMINAZIONE DI SICUREZZA ED ANTINCENDIO E SOSTITUZIONE/RIPARAZIONE DI
RILEVATORI, AUTOALIMENTATE ECC. AFFIDAMENTO, IMPEGNO, LIQUIDAZIONE.
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367
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2011
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30/12/2011
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MINUTE SPESE PER IL MUSEO CIVICO DELLE CAPPUCCINE - IMPEGNO DI SPESA
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ERRANI E TERRE EMERSE: I NODI VENGONO AL PETTINE
UNA INFORMAZIONE CONTINUA DALL’INIZIO AD OGGI SUL NOSTRO BLOG
Da tempo il PDL sostiene che in questa Provincia
viga un sistema di potere del quale il PD è artefice proprio grazie al
controllo che esercita nelle amministrazioni locali di ogni livello, regione
compresa.
Questo sistema di potere che tutti sanno esistere
e di cui però pare vietato parlare e discutere, sino ad oggi era rimasto nella
sostanza intoccabile. Noi siamo
garantisti e non ci permettiamo perciò di scrivere sentenze ancor prima che si
sia svolto il processo in cui imputato sarà Vasco Errani. Vogliamo anzi augurarci che le accuse che gli
vengono mosse si rivelino infondate poiché è chiaro quanto odioso sia il reato
per il quale risulta essere imputato: falso ideologico in atto pubblico. Un
reato quindi che afferisce al ruolo istituzionale ricoperto dal Governatore
Errani e non a vicende private dello stesso.
Non possiamo tuttavia non evidenziare come la
insistita difesa d’ufficio del PD che trova addirittura inconcepibile che venga
anche solo messo in discussione l’intoccabile Errani appaia francamente
singolare soprattutto laddove si tenta di giustificare le scelte di
finanziamento a favore di Terremerse (di cui era Presidente il fratello del
Governatore Errani) con la necessità di salvaguardare 700 posti di lavoro. Un
chiaro tentativo di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica raccontando
che quei finanziamenti sarebbero elargizioni a sostegno dell’occupazione. E’
fin troppo facile infatti replicare che molte e altrettanto rilevanti erano e
sono le situazioni che avrebbero meritato eguale trattamento di favore e
rispetto alle quali il PD non ha mostrato altrettanta prodigalità.
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SCOVATI QUASI 6 MILA FABBRICATI FANTASMA DALL’AGENZIA DEL TERRITORIO IN PROVINCIA DI RAVENNA.
LA SINISTRA NON HA VISTO TANTI
FABBRICATI, FORSE TROPPO IMPEGNATA NELLO SCUDO FISCALE DI TREMONTI?
Sono quasi seimila le “case fantasma” fatte
emergere dai minuziosi controlli dell’Agenzia del Territorio in provincia
di Ravenna fino a fine 2011. Per la precisione non si tratta solo di abitazioni
ma, come le definisce l’ente territoriale, unità immobiliari che comprendono
anche magazzini, garage e altre tipologie di edifici, mai dichiarate e quindi
sconosciute al registro catastale. L’indagine ha riguardato fabbricati non
regolarmente censiti nelle mappe territoriali e quindi non assoggettati (o non
aggiornati) a rendita catastale dai proprietari, con conseguente evasione
fiscale. Il piano di ricognizione, avviato dall’Agenzia del Territorio dal 2008
lungo tutto il Paese, si è avvalso della sovrapposizione di foto aeree ad alta
definizione sulla cartografia catastale esistente. Nella provincia di Ravenna
si rileva che attraverso le indagini dell’Agenzia del Territorio locale le
cosiddette “particelle del catasto terreni” identificate e pubblicate sono 9.378
e riguardano: 5.303 fabbricati con rendita, definitiva o
presunta; 3.882 fabbricati che non richiedono accatastamento; 119 fabbricati “non visualizzabili” e
quindi soggetti ad ulteriori verifiche sul campo. Con un saldo di 74 unità immobiliari ancora da
accertare nel corso del 2012. Entrando nei dettagli dell’attività di regolarizzazione
dei fabbricati non dichiarati o aggiornati alla luce di “varianti” non
registrate si valuta un recupero di rendita catastale (con relativo gettito
fiscale) di oltre 4 milioni di euro. REGOLARIZZAZIONI 2011 -Abitazioni: unità immobiliari 1.880 rendita catastale 1.279.161
euro, magazzini unità immobiliari 870. rendita catastale 214.325
euro. Autorimesse unità immobiliari 818 rendita catastale 97.076
euro: altri
fabbricati unità immobiliari 2.287 rendita catastale 2.463.106
euro. Totale unità immobiliari 5.855 rendita catastale 4.053.668 euro
A pensare che la sinistra emiliano romagnola si è
sempre dichiarata la “migliore” ma quando le sue amministrazioni devono
controllare il territorio sono fortemente carenti perché???, ma sono capaci
“strillando” di utilizzare il Condono di Tremonti.
sabato 17 marzo 2012
BAGNACAVALLO DETERMINE CHE NON E’ POSSIBILE LEGGERE E DARVI QUINDI INFORMAZIONI. IL COMUNE NON RISPETTA LA LEGGE VIGENTE.
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30/01/2012
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INIZIATIVE
LEGATE ALLA BIBLIOTECA, LETTURE ANIMATE E LABORATORI - CAMBIO INTESTATARIO
DELLA FATTURA RELATIVA A "STORIE A PENNELLO" PER LIQUIDAZIONE
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16/02/2012
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AFFIDAMENTO CONTRATTO DI
FORNITURA DEI SERVIZI DI CUSTODIA, ALLESTIMENTI E PULIZIE PRESSO IL MUSEO E
LA BIBLIOTECA COMUNALI, ANNO 2011 - IMPEGNO DI SPESA E LIQUIDAZIONE
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8
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16/02/2012
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CONFERIMENTO DI INCARICO AD
HONOREM PER CONSULENZA A FAVORE DEL GABINETTO DELLE STAMPE ANTICHE E MODERNE
PRESSO IL MUSEO CIVICO DELLE CAPPUCCINE - LIQUIDAZIONE
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9
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16/02/2012
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STIPULA
ATTO DI DONAZIONE OPERE DELL'ARTISTA SONIA MICELA - ACQUISTO MARCHE DA BOLLO
- IMPEGNO DI SPESA E LIQUIDAZIONE
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16/02/2012
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INCARICO
DI ATTIVITA' DI SERVIZIO A SUPPORTO DELLA SCUOLA D'ARTE - ANNO 2012. IMPEGNO
DI SPESA E LIQUIDAZIONE
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2012
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18/02/2012
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CONSIGLIO
DI ZONA DI VILLANOVA. SOSTITUZIONE MEMBRO E MODIFICA COMPOSIZIONE.
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24/02/2012
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EROGAZIONE CONTRIBUTI REGIONALI
A SOGGETTI DIVERSI PER INTERVENTI INERENTI IL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE
ARCHITETTONICHE AI SENSI DELLA LEGGE 13/89
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24/02/2012
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CAMPO
CALCIO GLORIE - INTERVENTO DI SOSTITUZIONE BOILER SPOGLIATOI AFFIDAMENTO -
IMPEGNO - LIQUIDAZIONE
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25/02/2012
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SERVIZIO
DI MANUTENZIONE ORDINARIA SEGNALETICA VERTICALE ANNO 2011 AGGIUDICAZIONE
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25/02/2012
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AFFIDAMENTO DI INCARICHI
PROFESSIONALI AD ANDREA TAMPIERI ED EDO GAUDENZI PER LO SVOLGIMENTO DI CORSI
BREVI ALLA SCUOLA D'ARTE "B. RAMENGHI" - ANNO 2012
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27/02/2012
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CONSIGLIO
DI ZONA DI GLORIE. SOSTITUZIONE MEMBRO E MODIFICA COMPOSIZIONE.
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29/02/2012
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ADOZIONE DELLA CONVENZIONE CON
LA PROVINCIA DI RAVENNA PER IL PROGRAMMA DI EDUCAZIONE ALLA PACE ED AI
DIRITTI UMANI - ANNO 2011/2012
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EUROPA VADA A
FARSI……………
L’Europa vuole obbligarci a riconoscere i matrimoni gay. Ci hanno
imposto senza consultarci l'Euro, anzi
l’Apostolo Prodi ci ha fatto pagare una
bella tassa a questo nobile scopo, ci
hanno imposto Schengen e l'invasione di
clandestini da tutto il mondo e la loro libera circolazione (per esempio liberi di entrare anche in casa mia, pochi giorni fa), non ci hanno consultato per la bozza di Costituzione Europea strafottendosene delle nostre radici
cristiane, un gruppo di imbecilli ci
vorrebbe addirittura togliere Dante
dalle scuole, ci hanno obbligati e
trascinati in fallimentari quanto
velleitarie iniziative belliche in Nordafrica, se non fosse perché verrebbero trascinati sul fondo anche loro con noi, ci lascerebbero tranquillamente fare la fine della Grecia, non ci aiutano con i Marò, ci prendono in giro appena possono e via
andare. Adesso i matrimoni fra gay. Abbiamo perso la sovranità economica, adesso perdiamo anche quella politica ed
etica. Stiamo diventando sudditi dei nostri ayatollah: ayatollah alla rovescia ovviamente, ayatollah
laici, ma in tutto simili agli ayatollah
veri . Qualcuno mi sa dire un solo buon
motivo per non mandare questo tipo di Europa (con Francia e Germania in testa)
a farsi fottere. Bacheca di Russi Loris Vioni
SCUSATE IL RITARDO
DEDICATO A QUELLI CHE
-SOPRATTUTTO A SINISTRA- ARRIVANO SEMPRE IN RITARDO
Scusate il ritardo. Dieci anni dopo l'assassinio di Marco Biagi, forse
si riforma il sistema di ammortizzatori sociali; che poi in Europa si chiama
Welfare , perché da noi serve ad ammorbidire le cadute e lì a rimettere in
piedi chi cade. Dieci anni fa il governo Berlusconi non trovò i soldi per
finanziare la riforma, si prese la flessibilità e buttò la protezione: rimase
una « flex » senza « security ». Il governo di adesso dice che invece troverà i
soldi: si vede che i tempi sono migliori. Ma non stretti però, visto che si
partirà, pare, dal 2017. Scusate il ritardo.
Dieci anni dopo l'assassinio di Marco Biagi, personalmente attaccato dal
segretario della Cgil del tempo, Sergio Cofferati, il segretario di oggi,
Susanna Camusso, ammette: «La Cgil può avere fatto errori di personalizzazione,
la personalizzazione è sempre sbagliata... credo possa aver confuso lo studioso
con il governo...». Non una vera autocritica, ma sempre meglio di niente. Anzi,
da parte dei nemici di allora è in corso una rivalutazione un po' truffaldina
di Biagi, quasi come se fosse sempre stato un oppositore della «legge Biagi». Scusate il ritardo. Quarantadue anni dopo lo Statuto dei lavoratori,
forse si riforma un articolo di quella legge: il celebre, sacro, intoccabile
18. Pare che nel frattempo il mercato del lavoro sia infatti un po' cambiato:
allora non c'erano la globalizzazione, gli immigrati, il computer, il
cellulare, i voli low cost , l'euro, eccetera eccetera. Infatti Gran Bretagna e
Spagna con le loro riforme hanno fatto in tempo in questi dieci anni ad avere
un boom e uno sboom dell'occupazione, e la Germania addirittura un boom, uno
sboom e poi un ri-boom. Noi ci stiamo pensando. C'è pure chi è in ritardo sul
ritardo: quelli che stavano nel Pci si astennero anche sullo Statuto, nel '70.
La legge voluta dal socialista Brodolini e scritta dal socialista Giugni parve
a loro troppo moderata, non citava i diritti politici oltre quelli sindacali.
Giugni rispose che leggere il giornale è un diritto politico, ma leggerlo in
fabbrica durante il lavoro, forse no.
sabato 10 marzo 2012
REGIONE EMILIA ROMAGNA: RISPARMI ISTITUZIONALI RIDICOLI, A TUTTI I LIVELLI.
SPERIAMO NON CI SIA L’AUMENTO DELL’IRPEF REGIONALE
RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE.
Il
Presidente, Matteo Richetti, si è pubblicamente vantato del fatto che l’Assemblea legislativa
della Regione Emilia Romagna ha approvato all’unanimità il progetto di legge di
modifica della norma regionale (L.R. n. 42/1995) sul trattamento indennitario
agli eletti alla carica di consigliere regionale: progetto che prevede una
riduzione del 10% delle indennità di carica e di funzione. Tutte le forze
politiche presenti in Assemblea hanno votato a favore di quel progetto in
quanto, nell’attuale quadro del necessario contenimento della spesa pubblica,
abbiamo ritenuto opportuno compiere uno sforzo inteso a ridurre anche i costi
della politica della nostra regione. Ci aspettavamo, dunque, un comportamento
coerente da parte della giunta regionale di sinistra che governa
l’Emilia-Romagna: invece, ancora una volta, non è stato così. E’ davvero
singolare, infatti, che il progetto di legge non contempli un ridimensionamento
del Gabinetto del Presidente ed una riduzione del numero degli assessori
presenti in Giunta. Invece, paradossalmente, Errani ha preteso che venisse
prevista una nuova figura nel suo organico, quella del sottosegretario alla
Presidenza, e che la Giunta fosse composta da dodici assessori, il numero
massimo di componenti consentito dalla legge. A questo proposito va osservato
che ad un numero così alto di assessori corrisponde un pari numero di apparati,
composti da svariate persone: dotazioni che contribuiscono a fare lievitare
enormemente i costi della Giunta, nel suo insieme. Il Gabinetto del Presidente
della Giunta, che comporta per i contribuenti un costo di parecchie centinaia
di migliaia di euro all’anno, è composto da 14 persone. A queste vanno aggiunte
le 5 persone che lavorano nella segreteria particolare del Presidente e quelle
che si occupano degli affari generali della Presidenza; quest’ultimo è un
numero di persone imprecisato posto
comunque all’interno di uno staff di 45 persone che fanno parte del Servizio
Segreteria della Giunta.
In totale
quindi vi sono in Regione 19 persone che lavorano direttamente ed
esclusivamente per
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