ESSECOME, LA RIVISTA UFFICIALE
DELL’INDUSTRIA, DEI SERVIZI E DEI PROFESSIONISTI DELLA SICUREZZA, HA PUBBLICATO
LA SEGUENTE INTERVISTA A DANIELE LEONI, L’ “INVENTORE” DELLA VENDITA DI
BIGLIETTI ONLINE
Arturo Viale. - Dopo la prima puntata pubblicata nel
precedente numero di Essecome, procediamo il nostro colloquio con Daniele
Leoni. A Leoni, protagonista della fase ‘pionieristica’, che oggi – avendo
ceduto alcuni anni or sono la sua società – si dedica allo studio e alla
ricerca, chiediamo di immaginare quali ulteriori sviluppi si intravvedono,
sempre sotto il profilo della sicurezza. “Un esempio: se si favorisce la possibilità
dell’organizzatore di fidelizzare e controllare il pubblico, è meno probabile
che si infiltrino malintenzionati. Se invece l’organizzatore deve ricorrere a
organizzazioni terze, come ad esempio le tifoserie nel calcio, è più facile che
il teppismo trovi spazio, dissuadendo – fra l’altro – le famiglie dall’andare
allo stadio. Anche all’opera dei loggionisti organizzati (e talvolta
‘prezzolati’) possono disturbare uno spettacolo o ‘gestire’ arbitrariamente una
fila davanti al botteghino con criteri anomali. Credo che i migliori deterrenti
per l’inciviltà nei luoghi di spettacolo siano il controllo del pubblico e la
sua eterogeneità. Quindi sono decisive le tecnologie che permettono il
dispiegarsi di una rete di vendita aperta ma controllata, funzionale agli
obiettivi dell’organizzatore, nonché una conoscenza analitica del pubblico, dei
suoi gusti, dei suoi giudizi. Le porte automatiche per il controllo accessi
sono solo un accessorio, così come le webcam ad alta prestazione per ‘beccare’
sul fatto vandali o violenti. Ma l’organizzazione del pubblico è il fattore
essenziale. Un altro comparto importante, parallelo al teatro o allo stadio, è
quello dei musei e delle mostre, che per problematiche e organizzazione hanno
analogie con fiere e grandi parchi giochi. In molti casi la gestione del
pubblico per fasce orarie è un’esigenza irrinunciabile. Allora anche la vendita
va organizzata prevedendo fasce orarie di visita, e occorrono sistemi di
controllo per regolare l’afflusso del pubblico. Non mi risulta però che siano
stati fatti molti passi avanti in questo senso. Il settore
dell’informatizzazione nella vendita
dei biglietti è ormai ‘maturo’, siamo già
abbondantemente entrati nell’era del biglietto virtuale, non solo per aerei e
treni, ma ormai anche per alcuni teatri ‘all’avanguardia’. Guardando avanti,
possiamo attenderci altre innovazioni tecnologico-informatiche: ad esempio nei
servizi connessi alla vendita si tenderà sempre più a soddisfare un pubblico
che vuole essere informato. Il teatro, apripista nell’informatizzazione del
botteghino, potrà fornire presentazioni video degli eventi in programma,
programmi di sala in formato digitale, accesso all’archivio audio-video degli
eventi già andati in scena, con possibilità di scaricarli o di acquistarne
copia in DVD, confezionando ‘pacchetti’ da acquistare online con i biglietti.
La stessa cosa vale per musei e fiere, che offriranno anche visite virtuali
oltre a pubblicazioni ‘scaricabili’. I biglietti viaggiano ormai sui
telefonini, dove possono essere letti digitalmente il titolo d’ingresso e
l’identità dell’acquirente. Il danaro contante non sarà quasi più usato: solo
il pagamento con mezzo elettronico offre un riscontro immediato in caso di
controversia, col doppio risultato di rendere impossibili rapine alla cassa e
contraffazione dei biglietti. I cari e ingombranti tornelli blindati di dieci
anni fa saranno sostituiti da tornelli automatici, leggeri e non costosi,
adatti anche per l’ingresso a teatro. Per le grandi affluenze si avrà un
controllo preventivo, con rilascio di un titolo d’ingresso definitivo,
leggibile alle barriere: il cartoncino o badge con bar-code sarà emesso
automaticamente dai ‘ticket-teller’ che verificheranno congruità di identità,
avvenuto pagamento, posto, data, orario. In caso di incongruenza, pochi
operatori assisteranno lo spettatore. Lo scorrimento al controllo accessi sarà
più fluido e controllabile: i nodi saranno risolti in anticipo.” Osserviamo che i grandi impianti sportivi e i
cinematografi sono più arretrati rispetto a teatri, auditori, grandi musei,
aerei e treni, da questo punto di vista. Leoni spiega che “Stadi e autodromi
programmano un numero di eventi relativamente limitato in rapporto alle
dimensioni degli impianti, e un sistema di controllo accessi sarebbe
difficilmente ammortizzabile. La probabile evoluzione sarà soprattutto di
natura gestionale, come già sta avvenendo in alcuni paesi. Gli impianti si
trasformano in luoghi di intrattenimento ‘generalista’, dove fare shopping,
visitare mostre, assistere ad eventi minori di vario genere, praticare sport.
Gli impianti saranno riconducibili ai parchi giochi, arriveranno famiglie con
bambini, il grande evento sportivo sarà il coronamento di una fruizione più
assidua e partecipata. Gli impianti di sicurezza e di controllo saranno allora
funzionali a questa nuova dimensione. Negli anni novanta si discusse molto di
prevenzione delle violenze negli stadi e si individuò la soluzione nei
biglietti nominativi e nei posti numerati. Purtroppo nessun progetto andò a
buon fine perché, per una ragione o per l’altra, nessuno si decideva a fare il
giusto investimento. Le società sportive si lasciavano convincere da fornitori
senza scrupoli e senza esperienza, che fornivano sistemi pieni di falle. Anche
in questa direzione c’è ancora tanta strada da fare. Il cinema si sta già
velocemente adeguando e le multisale sono sempre più spesso abbinate a centri
commerciali.” Leoni conclude con un
auspicio rivolto a quanti operano professionalmente, progettisti, imprenditori,
security-managers, e così via, nel settore della sicurezza: “La fruizione dello
spettacolo dal vivo è qualcosa di magico, sia esso teatro, concerto o evento
sportivo. Televisione e web possono essere un complemento dello spettacolo dal
vivo, ma non sostituirsi ad esso, anche perché il pubblico che applaude o
fischia è parte integrante dello spettacolo. Perciò il pubblico continuerà ad
assistere dal vivo agli eventi sportivi e agli spettacoli. In questo campo la
sicurezza è qualcosa che si produce soprattutto con prevenzione e
ottimizzazione delle condizioni nelle quali si opera: ad esempio riuscendo ad
eliminare le code, fra le principali cause di impazienza e nervosismo, gli
impianti diventeranno immediatamente più sicuri. Stessa cosa se si riuscirà ad
avere un controllo sempre più capillare ed esteso da parte degli organizzatori
su tutte le fasi di vendita dei biglietti e un controllo nominativo più
puntuale di tutti gli spettatori. Biglietterie informatizzate sempre più
sofisticate sono direttamente funzionali a questi scopi. Le parole-chiave sono:
innovazione, ricerca e sperimentazione di strumenti più duttili ed evoluti.”a cura di Arturo Viale 15.03.2012
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