La loro età avanzata e la situazione
complessiva della salute aveva reso ormai difficile la vita di comunità
Nei giorni scorsi le Monache cappuccine del
monastero di S. Giovanni Battista di Bagnacavallo hanno lasciato il loro
monastero e sono state accolte nel monastero delle Cappuccine di Bologna. Oltre
a Sr. Annunziata, che da 15 anni vive in coma, sono andate a Bologna Sr.
Giovanna, Sr. Gabriella, Sr. Angela e Sr. Serafina. Nel marzo scorso la
Congregazione per gli istituti di vita consacrata aveva provveduto a sopprimere
il Monastero di Bagnacavallo, invitando la Federazione dei monasteri cappuccini
femminili a provvedere alla sistemazione delle monache. Nelle settimane scorse
si è aperta la possibilità offerta dalle consorelle di Bologna, che è stata
accolta. Nell'informare la nostra Diocesi e in particolare la popolazione di
Bagnacavallo di questo evento, anzitutto dobbiamo esprimere una grande
riconoscenza alle Monache che hanno protratto la loro permanenza oltre al
limite che umanamente ci si poteva attendere. Questo non era solo un affettuoso
attaccamento al luogo che almeno alcune di loro avevano scelto fin dalla loro
giovinezza, ma si trattava della consapevolezza che con la loro partenza
Bagnacavallo si sarebbe ritrovata più povera, venendo a mancare una preziosa presenza
orante.
Chi è stato vicino alle Monache in questa occasione avrà anche colto la loro sofferenza nel lasciare il "loro" monastero. Può essere considerato questo l'ultimo sacrificio da loro offerto al Signore per la comunità di Bagnacavallo, che da parte sua le ha sempre seguite con tanta benevolenza, aiutandole in molti modi e ricorrendo a loro spesso per la preghiera per i vivi e per i defunti. Trattandosi di Monache di clausura dobbiamo rispettare la loro vocazione, ricordarle nelle nostre preghiere e chiedere a Dio che non faccia mai mancare alla sua Chiesa persone che consacrano a Lui la vita per gli altri, nel dono di sé e nella preghiera.
Chi è stato vicino alle Monache in questa occasione avrà anche colto la loro sofferenza nel lasciare il "loro" monastero. Può essere considerato questo l'ultimo sacrificio da loro offerto al Signore per la comunità di Bagnacavallo, che da parte sua le ha sempre seguite con tanta benevolenza, aiutandole in molti modi e ricorrendo a loro spesso per la preghiera per i vivi e per i defunti. Trattandosi di Monache di clausura dobbiamo rispettare la loro vocazione, ricordarle nelle nostre preghiere e chiedere a Dio che non faccia mai mancare alla sua Chiesa persone che consacrano a Lui la vita per gli altri, nel dono di sé e nella preghiera.
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