"L'iter avviato ieri con
l'approvazione del provvedimento di riordino delle Province sancisce di fatto i
criteri che dovremo seguire in Romagna per decidere sia la dimensione
territoriale per l'accorpamento sia la gestione delle competenze che avrà la
nuova Provincia. Sono diversi i Comuni
che si sono già espressi favorevolmente all'accorpamento delle attuali tre
Province romagnole e sarebbe molto negativo se lasciassimo trascorrere i
prossimi giorni senza dar subito vita a incontri tra amministratori delle
Province e dei Comuni capoluogo A differenza di quanto si pensava
originariamente, le competenze che resteranno in capo alle nuove Province sono quasi
tutte quelle gestite dalle realtà attualmente esistenti: dall'ambiente alle
strade, dall'edilizia scolastica relativa gli istituti superiori, ai trasporti.
La Provincia Romagnola che tutti auspichiamo non sarà quindi un ente di
rappresentanza ma in una veste più snella ricoprirà un ruolo di coordinamento
effettivo ed essenziale. Non conterà più sugli assessori ma se il
consiglio, che rimarrà, vorrà effettivamente governare le materie delegategli,
occorre chiarire fin da oggi le modalità del riordino.
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