RAVENNA. La Provincia unica della
Romagna per il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci è la «taglia minima» a cui
si deve puntare. Meglio ancora
sarebbe pensare ancora più in grande e includere nella “Grande Romagna” anche
Imola e Ferrara.«Questa volta pare proprio che ci siamo, sulla
riduzione del numero tramite accorpamento delle Province - è la premessa del
primo cittadino -. A mio giudizio la Provincia Romagna, che unisce le attuali
Province di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini, è la taglia minima a cui dobbiamo
puntare».Taglia minima vuol dire - esplicita poi il proprio pensiero - «seguire
con attenzione il dibattito su questo tema nella provincia di Ferrara e ancor
più nel territorio imolese».Matteucci passa poi a indicare «i due traguardi
concreti che dobbiamo perseguire per “dare un senso a questa storia”: il primo
è che dall’accorpamento delle Province devono nascere semplificazione
burocratica, velocità delle decisioni e della loro attuazione, riduzione dei
costi e qualificazione dei servizi pubblici; il secondo è un progetto per la
crescita dell’economia romagnola che unisca i nostri territori nelle sfide
difficilissime che abbiamo di fronte».Passando poi al nodo - indigesto per
molti - della designazione del capoluogo, che l’articolo 17 della Legge
indicherebbe in Ravenna, Matteucci pone una questione che, assicura, «non è
pro-domo-mea»: «La parallela riorganizzazione degli organi decentrati dello
Stato non potrà incidere sul tema del presidio territoriale in materia di
sicurezza. Credo che il livello attualmente garantito da questure e Comandi
provinciali delle diverse forze dell’ordine vada assolutamente
assicurato».Quanto invece all’altro tema caldo della futura riorganizzazione
del sistema sanitario, Matteucci ribadisce la propria convinzione «che la
nascita della nuova Provincia debba spingerci ad accelerare la nascita
dell’Ausl unica della Romagna».
Nessun commento:
Posta un commento