Anche l’Europa certifica, se mai ce ne fosse stato
ancora il bisogno, la drammaticità del momento che stiamo vivendo. Nel 2012, lo
scrive la Commissione Ue nel suo rapporto sull’occupazione, l’Italia è il Paese
nel quale lo stress finanziario ha avuto le conseguenze maggiori: il 15% della
popolazione è in difficoltà economica. In più, nel quarto trimestre dello
scorso anno la produttività italiana ha fatto registrare un -2,8%, dopo il calo
ancora più forte del 3% del trimestre precedente. L’Italia è anche il Paese,
tra quelli più grandi d’Europa, dove la disoccupazione nell’ultimo trimestre
2012 ha subito l’accelerazione più marcata rispetto al trimestre precedente
(+0,5%). Anche l’Ocse ha diffuso dati nerissimi: in Italia la pressione di
tasse e contributi sul lavoro dipendente è salita al 47,6% nel 2012, livello
ben oltre la media dei Paesi industrializzati pari al 35,6%. Infine il Fondo
monetario internazionale che ci dice con chiarezza che non siamo immuni ai
rischi e ci invita a far ripartire la crescita con riforme e attenzione ai
conti. I dati dell’economia reale ci consegnano un film dell’orrore. Ed in
questo scenario Bersani cosa fa? Al momento sembra perder tempo, lo scopriremo
nei prossimi giorni. Intanto oggi, durante le consultazioni, abbiamo ancora una
volta chiesto al segretario del Pd un gesto di responsabilità. L’Italia ha bisogno di un governo forte,
bisogna fare presto”.
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