lunedì 31 marzo 2014
BERLUSCONI: “RENZI NON TIENE IL PD, PREPARIAMOCI A TORNARE AL VOTO
Il leader di Forza Italia mette i suoi paletti sulle riforme: "Non accetto testi blindati". E poi annuncia: "Ho scritto un libro su questo momento politico, sul colpo di Stato subito"
"Lo scontro istituzionale in atto sul Senato e i dissapori nel Pd fanno sospettare che Renzi fatichi a mantenere le promesse". Lo ha detto Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con il teatro di Sassuolo, dove il primo cittadino Luca Caselli sta presentando la ricandidatura alle amministrative per il centrodestra. "Sulle riforme noi ci siamo, ma solo se sono una cosa seria, nè accetteremo testi blindati", ha aggiunto Berlusconi. "Serve l'elezione diretta del capo dello Stato - aggiunge Berlusconi - e serve una legge elettorale al più presto perché presto potremmo essere chiamati a votare". La ricetta del leader di Forza Italia sulla riforma elettorale prevede "più potere al premier, anche riguardo la facoltà di sostituzione dei propri ministri". "Ho scritto un libro sul colpo di Stato subito" - "In Italia oggi non c'è democrazia. La nostra missione è convincere il 50% dei votanti a premiare il nostro progetto per restituirla al Paese". Dice ancora Berlusconi. "Ho finito la notte scorsa di scrivere un instant book - aggiunge - in cui parlo di questo colpo di Stato, di questa fase in cui governa chi non è eletto"."Comunismo ideologia più disumana della storia" - "So che nella vostra regione siete circondati di comunisti. L'ideologia più disumana della storia. Ma possiamo farcela un'altra volta". Dice Berlusconi a Luca Caselli e ai suoi sostenitori. Berlusconi si è poi concesso anche una battuta sportiva, ricordando il momento amaro che lo lega al Sassuolo, capace di battere il suo Milan 4-3 a gennaio. "Sto ancora piangendo per quella sconfitta", ha detto scherzando a Caselli.
sabato 29 marzo 2014
MACCHE’ PROVINCE IL VERO CARROZZONE SONO LE REGIONI
Il
nostro Paese tiene in piedi 20 apparati colossali e iperburocratizzati,
trasformatisi negli anni in associazioni per delinquere, fonti di corruzione,
mangiatoie incontrollate
La storia
delle Province da eliminare è lunga. Dura dagli anni Sessanta, quando l'ipotesi
di istituire le Regioni prese corpo come previsto dalla Costituzione (la più
bella del mondo? Ridicolo). Quasi tutti i partiti dell'epoca erano convinti:
dentro le Regioni, fuori le Province, che avrebbero dovuto gradualmente cedere
ogni attribuzione ai nuovi enti. Più che un convincimento generale, era un
assioma. La riorganizzazione cominciò con un trasferimento in massa (inizio
anni Settanta) di personale dalle periferie provinciali ai centri regionali,
che erano privi di dipendenti e non avrebbero potuto fare nulla (non fanno
nulla neanche ora). La Democrazia cristiana, che in materia di gestione del
potere era imbattibile, propose: mentre attendiamo che le Regioni vadano a
regime, concludano cioè la fase di rodaggio, allo scopo di non arrecare disagi
ai cittadini evitiamo di chiudere le Amministrazioni provinciali. Lo faremo tra
alcuni mesi. Le forze politiche all'unisono annuirono. Cosicché enti vecchi ed
enti nuovi convissero e seguitano a convivere, perché quel rodaggio, provvisorio
per definizione, non è mai terminato. In Italia, d'altronde, l'unica cosa
stabile è la precarietà. Ciò detto, va da sé che se le Regioni fossero state
capaci di assorbire le competenze degli enti territoriali destinati a morire,
oggi, anzi ieri, sarebbe stata automatica la soppressione delle Province. Le
quali invece non hanno mai smesso di lavorare, e di rendersi utili, mentre le
sorelle maggiori non hanno neppure principiato a farlo. Il bilancio di queste
ultime parla chiaro: l'80 per cento delle uscite serve per pagare le spese
della sanità, che potrebbero essere saldate comodamente da un ente unico, dato
che il denaro proviene dalle casse dello Stato.
L’APPELLO DI BERLUSCONI: “ NOI SIAMO EUROSCETTICI, CHI VOTA PD VOTA SCHULZ”
Berlusconi,
parla anche della prossima campagna elettorale. Spiega che «è ora di fare
opposizione a Renzi che andrà a dire in giro che è merito suo se si fanno le
riforme». «Da adesso non si scherza più –
dice – perché votare Pd alle Europee non significa sostenere Renzi ma uno come
Martin Schulz». Forza Italia, aggiunge, deve avere «una linea euroscettica»
perché «il nostro elettorato è diviso a metà tra chi è no-euro e chi comunque non vuole
abbandonare la moneta unica».
A suscitare qualche perplessità in buona parte del gruppo dirigente, invece, è la sensazione che Berlusconi spinga per un avvicinamento con Ncd. Non alle europee, anche se alcuni rumors non escludono in lista candidati non sgraditi, ma di certo alle amministrative dove l'ordine di scuderia è quello di tenere in piedi tutte le alleanze che ci sono.
A suscitare qualche perplessità in buona parte del gruppo dirigente, invece, è la sensazione che Berlusconi spinga per un avvicinamento con Ncd. Non alle europee, anche se alcuni rumors non escludono in lista candidati non sgraditi, ma di certo alle amministrative dove l'ordine di scuderia è quello di tenere in piedi tutte le alleanze che ci sono.
CLAMOROSO LUGO: ARTIGIANO PAGA L’AFFITTO MA LA BANCA TRATTIENE 3 EURO. IL GIUDICE LO SFRATTA!
Era riuscito a racimolare la somma dell'affitto, ma non aveva
considerato le spese di commissione. La toga convalida lo sfratto: il
giorno di Pasqua
Luca Romano -Sfrattato
per una morosità di 3 euro. Non è uno scherzo, ma è quello che è accaduto a un
artigiano edile di Lugo (Ravenna). L'uomo, sposato, due figli e in crisi
economica, da ottobre a gennaio non era riuscito a pagare l’affitto. Dopo le
pressioni del proprietario, l'uomo era riuscito a racimolare la somma, 1.938
euro. Peccato però che la banca abbia trattenuto 3 euro per spese di
commissione. E così, quei tre euro mancanti hanno convinto il giudice
onorario del tribunale ravennate a convalidare lo sfratto. Data di esecuzione:
20 aprile. Il giorno di Pasqua.
venerdì 28 marzo 2014
OBAMA SI FIDA DI RENZI. MA SI FIDAVA ANCHE DI LETTA E MONTI
Il
presidente americano incontra il premier italiano e ripete le parole di stima già
riservate ai precedenti presidenti del Consiglio. Poi, quando si parla di
Difesa, avverte: tutti facciano la loro parte. "Sono fiducioso".
Barack Obama lo dice parlando di Matteo Renzi. E l'Italia si inorgoglisce per
l'endorsement del presidente americano al premier italiano. Vedete, con Matteo
l'Italia è tornata al centro del mondo. Peccato che Obama, al suo terzo
incontro con un presidente del Consiglio italiano in tre anni, abbia riservato
uguale trattamento a Enrico Letta e Mario Monti.
giovedì 27 marzo 2014
PROVINCE, DDL TAGLIA 100 MILIONI NON 2 MILIARDI E CREA CARROZZONI, INFEFFICINEZE LE PAGHERANNO I CITTADINI
“Il provvedimento delle
province non taglia nulla. Taglia solo la politica, non taglia gli uffici dello
stato. E’ un provvedimento che moltiplica i poteri dei sindaci delle città
metropolitane ma sostanzialmente non taglia nulla. Il provvedimento taglia 100 milioni di euro l’anno e non i 2
miliardi che dice Delrio. Sarebbe ottimo abolire completamente le province
e farle assorbire eventualmente dalle regioni ma con sistemi di controllo
assolutamente diversi”. “Il governo ha deciso di porre la fiducia sul
ddl province, un sonoro imbroglio, una
truffa disegnata durante il governo Letta dall'allora ministro agli Affari
regionali e autonomie Delrio e portato avanti da Renzi. Questo disegno di legge
non solo pretende di sostituirsi ad una novella costituzionale, ma invece di abolire le province raddoppia
enti e competenze in un ginepraio di sovrapposizioni, incertezze e
inefficienze che pagheranno i cittadini. Un provvedimento quindi inutile e
dannoso, che non sortirà alcun effetto se non quello di generare contenziosi e
sprechi economici. Forza Italia da
sempre sostiene che la strada maestra per superare senza inganni e trucchi le
province sia la riforma costituzionale. Ma il governo ha preferito
continuare sulla strada della demagogia che porterà alla creazione di
carrozzoni, di nuove poltrone per la sinistra e tanti, troppi costi in più per
i cittadini”.
PROVINCE,
DDL E’ PREZZO CHE GOVERNO PAGA A DEMAGOGIA
“La fiducia al ddl Delrio significa per il
governo Renzi porre il cappello su un provvedimento che contraddice nei fatti
la retorica del taglio agli sprechi. L’abolizione delle province, così come
prospettata dal disegno di legge, fa risparmiare un’inerzia a fronte degli
oltre 8 miliardi di spese correnti, aggravando, per altro, i bilanci degli
altri enti pubblici che saranno costretti ad assorbirne i dipendenti. Non è una
rivoluzione, né tanto meno un riordino organico. E’ il prezzo che il governo
intende pagare alla demagogia. Piuttosto che esercitarsi nell’arte del
dilettantesco giardinaggio istituzionale, potando a destra e a manca senza una
precisa visione d’insieme, sarebbe stato opportuno mettere da parte questo
provvedimento e ripensare il sistema degli enti locali, ponendo, ad esempio, un
vincolo preciso sul numero minino di abitanti per la formazione di un Comune,
ovvero l’indicazione e la creazione di macro aree regionali con compiti
differenti rispetto alla attuali Regioni”.
mercoledì 26 marzo 2014
USCIRE DALL’EURO ORDINE DEL GIORNO IN PROVINCIA DI RAVENNA, ANCHE NAPOLITANO UNA VOLTA ERA D’ACCORDO.
Oggi in consiglio provinciale ha respinto a
maggioranza un ordine del giorno presentato dalla Lega Nord per richiedere
l’uscita dall’Euro. Il punto è stato respinto dalla maggioranza PD, SEL, FdS,
l’astensione di Nuovo Centro Destra e il voto favorevole della Lega Nord e Forza Italia.
Galassini (FI) ha motivato il NO
all’euro perché diventi una battaglia liberale, ha ricordato che Silvio
Berlusconi a suo tempo pose il problema dei parametri monetari prima di
chiunque altro. Rimase inascoltato e fu addirittura emarginato dai suoi
colleghi euro burocrati. A distanza di anni possiamo dire con certezza che la
vide giusta. Ora che i francesi sono usciti allo scoperto siamo ancora in tempo
per riprendere quella battaglia, simile ma non uguale a quella della Le Pen, ma
uguale a quella della Thatcher, che mandò
a quel paese la Comunità europea a colpi di decisioni liberiste. La Thatcher insegna.
Allegato
l’intervista del nostro “caro”
Presidente Napolitano contro l’euro!
Quando Napolitano era contro l’euro
RENZI TAGLIA LE SPESE DU TUTTO, MALATI E PENSIONATI, MA NULLA CHE RIGUARDI GLI INTOCCABILI MAGISTRATI D’ITALIA
Nel piano
di Spending Review
commissionato da Renzi a
Cottarelli c’è di tutto, ma nulla che riguardi gli intoccabili
magistrati d’Italia. Nonostante si indichino misure draconiane per le PA, ed i
magistrati sono dei dipendenti pubblici,
con 85mila esuberi da smaltire, pensionamento rinviato per 4mila dipendenti, il
taglio del l’8-12 % della retribuzione per gente
che non rinnova il contratto da 5 anni, nulla viene indicato a
proposito degli “intoccabili” in toga.
Ci sono interventi drammatici nel piano
Cottarelli, come l’assalto con effetto
retroattivo alle pensioni, una misura perfida ed incostituzionale, perchè si andrebbero
a ledere i diritti di coloro che per decenni hanno versato contributi per avere
una pensione di un livello determinato, che ora però si vorrebbe sensibilmente
ridurre a persone tra le più deboli ed indifese, cioè i pensionati, ai quali
l’età e la mancanza di qualsiasi prospettiva di ripiego impedisce spesso di
potersi anche solo difendere dai soprusi
dello Stato. Tagli per tutti per quel maledetto obolo, 80 euro al mese dicono, per ottenere
il quale vedrete che alla fine i “fruitori” saranno chiamati a pagarne
individualmente molti di più di tasca propria.
martedì 25 marzo 2014
IMPIANTO OFFICINA DELL’AMBIENTE: LE DECISIONI DELLA SINISTRA SOPRA LA TESTA DEI CITTADINI DI CONSELICE E (COME) RUSSI
Stamane
in Provincia si è tenuta
la riunione della commissione permanente n. 2 “Programmazione Territoriale
Urbanistica, ambiente, difesa della Costa e del suolo,
bonifica e Sicurezza” con ordine del giorno
Riferisce l’Assessore
MARA RONCUZZI: "Informativa su impianto Officina
dell'Ambiente Conselice" a tutti i componenti era stato inviato il materiale da consultare, fino a stamane nessuno conosceva il
problema. I consiglieri provinciali hanno appreso come è avvenuta
l’autorizzazione iniziando con l’esame
del V.I.A. (rappresenta gli enti
interessati che devono esprimere il parere) per il rilascio dell’autorizzazione
alla ditta richiedente presentata il 5 novembre 2011. L’autorizzazione finale è
avvenuta nel febbraio 2013, dopo tre esami dalla commissione e varianti
presentate dalla ditta richiedente, dalla Giunta Provinciale di Ravenna e poi
dalla Giunta Regionale dell’Emilia Romagna per il trattamento “fisico
meccanico” dei rifiuti speciali proveniente dagli inerti dei termovalorizzatori
ubicato nell’ex edificio industriale di Conselice nel ex “colorificio” che ha
sempre creato problemi ai conselicesi. In pratica a oggi la richiesta della ditta
presentata nel novembre 2011 ha tutte le autorizzazioni per iniziare l’attività
con il beneplacito della Giunta Regionale, Provinciale e del Comune di
Conselice, tutte di sinistra, che non si
sono poste il problema dei conselicesi. Alla mia richiesta quanti sono gli
automezzi che porteranno il materiale a Conselice e gli occupati hanno risposto
che gli automezzi saranno circa ottanta nell’arco delle sedici ore di lavoro,
certamente inferiori ai 200 previsti per la centrale Power di Russi; per il
numero degli occupati nessuna risposta perché non è indicata nel progetto.
Forse saranno una ventina di persone, appreso dai giornali, come ha risposto il
consigliere provinciale di FdS Bordoni anche consigliere di maggioranza in
comune di Conselice. Conselice e Russi due casi identici di come
gestiscono il potere la sinistra e soci senza ascoltare e sopra la testa dei cittadini.
BERLUSCONI NOMINA IL NUOVO UFFICIO DI PRESIDENZA
Silvio Berlusconi comincia a delineare i
nuovi assetti di Forza Italia. Il Cav dopo aver richiamato all'ordine il
partito, ha definito le nuove gerarchie intene nominando il Comitato di
Presidenza. Ne fanno parte 30 membri effettivi. Nel comitato il Cav ha piazzato
quasi tutti i big del partito. Ecco i nomi: Silvio Berlusconi, Annamaria
Bernini, Michela Brambilla, Annagrazia Calabria, Mara Carfagna, Antonio
Palmieri, Antonio Tajani, Paolo Romani, Renato Brunetta , Raffaele Baldassarre,
Rocco Crimi, Niccolò Ghedini, Raffaele Fitto, Giovanni Toti, Marcello
Fiori, Maria Rosaria Rossi, Sandro Bondi, Denis Verdini, Altero Matteoli,
Daniele Capezzone, Deborah Bergamini, Alessandro Cattaneo, Sestino Giacomoni,
Maurizio Gasparri, Simone Baldelli, Stefano Caldoro, Gianni Chiodi, Mariastella
Gelmini, Claudio Fazzone, Vincenzo Gibiino. La lista però non finisce qui. Gli
altri nomi - Inoltre parteciperanno ai lavori anche Ignazio Abrignani
, Michaela Biancofiore, Bernabè Bocca, Donato Bruno, Franco Carraro, Elena
Centemero, Monica Faenzi, Andrea Fluttero, Gregorio Fontana, Paolo Galimberti,
Mino Giachino, Giancarlo Galan, Laura Ravetto, Andrea Mandelli, Antonio
Martino, Maurizio Bianconi, Giuseppe Moles, Rocco Palese, Nitto Palma, Paolo
Bonaiuti, Enrico Pianetta, Renata Polverini, Stefania Prestigiacomo, Manuela
Repetti, Melania Rizzoli, Mariella Rizzotti, Daniela Santanchè, Edoardo
Sylos Labini, Valentino Valentini, Sandro Biasotti, Clemente Mastella, Saverio
Romano, Pino Galati, Gianfranco Miccichè, Gianfranco Rotondi, Simone Furlan e
Licia Ronzulli. In sostanza il Cav ha optato per una squadra su due livelli. Il
primo è quello che è composto dai "membri effettivi", il secondo
invece è un comitato "satellite" che affiancherà i lavori della
struttura principale.
lunedì 24 marzo 2014
ACQUA A PESO ORO, RAVENNA LA PIU’ CARA IN REGIONE
La
bolletta nella provincia romagnola costa in medio 460 euro a famiglia. A Rimini
la spesa è diminuita. Prezzi alti anche a Forlì-Cesena
ROMAGNA - E'
aumentato del 43,3% dal 2007 e dell'11,6% nell'ultimo anno il costo dell'acqua
in Emilia-Romagna. Lo rileva l'osservatorio prezzi e tariffe di
Cittadinanzattiva. L'Emilia-Romagna, con una spesa di 406,5 euro a famiglia, è una
delle regioni con il servizio idrico più caro d'Italia, superata solo da
Toscana, Marche e Umbria. La città più cara è Ravenna con 460 euro in media a
famiglia, seguita da Reggio Emilia con 448 euro e Forlì con 446. La più
economica Piacenza, 335 euro. A Rimini l'acqua costa 361 euro, unico capoluogo
in cui nel 2012 il costo è dimnuito (-2%). A livello nazionale, una famiglia
italiana ha speso in media nel 2013 per l'acqua 333 euro. L'indagine di
Cittadinanzattiva si e' concentrata sui costi dell'acqua per uso domestico. I
dati sono riferiti a una famiglia tipo di tre persone, con un consumo annuo di
192 metri cubi di acqua (compresa l'Iva al 10 per cento).
La
Romagna si consola con la dispersione idrica: le tre province
sono sotto la media regionale (24%) con il 22% a testa. Il trend
regionale è peggiorato di due punti percentuali, anche se resta migliore
rispetto alla pessima performance italiana (33%). Malissimo Parma, dove viene
perduto ben il 41% dell'acqua che passa nelle tubature. Sette anni fa la
dispersione era al 32%. Seguono, Modena col 31% e
Bologna
col 27%.
sabato 22 marzo 2014
QUALI RAPPORTI FRA COMUNE DI RAVENNA E ASD CANOA KAYAK STANDIANA
Il consigliere di Forza Italia Alberto
Ancarani ha presentato la seguente interrogazione: "Premesso che a
seguito della notizia relativa alla notifica di fine indagini nei confronti
della Sen. Josefa Idem per la presunta truffa ai danni del Comune si è
evidenziato come per l'apertura delle indagini sia stato necessario l'esposto
di un consigliere di opposizione mentre il Sindaco, che aveva analoghe
prerogative, non ha ravvisato - nonostante le notizie di stampa più volte
emerse - l'opportunità di procedere personalmente con una segnalazione alla
magistratura. Rilevato che ora pare che il Comune di Ravenna abbia deciso di
costituirsi parte civile in qualche modo cercando di mettere una pezza al
silenzio mantenuto fino ai giorni scorsi sul tema."
"Tenuto conto che appare opportuno sgomberare
il campo da altri ulteriori sviluppi della vicenda e comunque chiudere in
fretta una brutta pagina del sistema di potere del PD nella gestione di questa
città. Considerato che è necessario fare piena luce anche sul ruolo della
società sportiva Canoa Kayak Standiana. Interroga la S.V. per sapere se e a
quale titolo la suddetta società abbia ricevuto contributi e/o riconoscimenti
di qualsiasi natura da parte del Comune di Ravenna
CASA DELLA SALUTE: NON E’ MAI PRIMAVERA PER LE TASCHE DEI CITTADINI
“Casa della salute a nord della ferrovia
per 80.000 euro annui molto probabilmente al Conad la Filanda, sembra uno
scherzo ma non lo è. Abbiamo un
ospedale che si sta svuotando e la AUSL cerca di spendere disperatamente 80.000
euro annui, poi ci sarà il trasferimento del laboratorio analisi con relativi
costi. La giustificazione politica
a cui si ricorre per giustificare questa operazione è la raggiungibilità,
cavalcavia e sottopassi sono sicuramente molto agevoli per le biciclette e mi
chiedo quando ci saranno i giovedì di stop del traffico come ci andremo alla
casa della salute alla Filanda.
C’è poi la
questione della facilità di parcheggio dopo che si è fatto di tutto in
vent’anni per non dotare l’ospedale degli infermi di un parcheggio: il progetto
dell’ex assessore Ronchini è stato bocciato dalla AUSL perché doveva fare il
pronto soccorso, sono passati sei anni circa e del pronto soccorso e parcheggio
nessuna traccia, Malpezzi poi, si era impegnato a chiedere e possibilmente
ottenere un parcheggio dove c’è la scuola Europa ma noi ancora non lo abbiamo
visto.
L’ultima
questione riguarda le sostanze, i soldi, la AUSL spende, si spende i soldi dei
contribuenti, che ormai da qualche anno hanno visto aumentare le imposte soprattutto locali ovvero a
favore di Regione e Comune di almeno il doppio. La Ausl si approvvigiona dalla Regione e spende, spende
ormai i nostri risparmi considerato che molti non lavorano, che molte aziende
hanno chiuso o sono in crisi. La
AUSL spende come sempre senza un briciolo di responsabilità civica perché tanto
il “burocrate” di turno è impunito. A poco vale richiamare il buon senso, a
poco valgono le raccolte di firme, a poco vale e lo viviamo sulla nostra pelle
votare per chi si era impegnato a cambiare all’interno del PD (Sindaco ormai “compagno” Malpezzi).
Siamo ostaggi dei burocrati, siamo sudditi della AUSL ed anche dei comitati di
affari cittadini, provinciali e regionali. Io mi appello ai faentini dimostrate
di avere una memoria, altrimenti continueranno a beffarsi di voi, a mangiare
sopra la vostra testa, scacciate il sentimento di rassegnazione e riprendetevi
la città.” Raffaella Ridolfi
venerdì 21 marzo 2014
ECCO COME SI E’ TRASFORMATO IN POCHISSIMO TEMPO IL BIMBOMINCHIA DELLA ROTTAMAZIONE.
Renzi, sei solo un gran
BUFFONE. Ma quale RINASCIMENTO?. Tu sei l’uomo della decadenza.
Ma come
ti permetti di toccare pensioni di 2/3000 euro al mese, di persone che hanno
lavorato e pagato Contributi per tutta la vita?. Se hai i COG….I taglia i
vitalizi da 30.000, 50.000, 100.000 euro al mese, di gente che non ha fatto mai
un ca..o se non avere le amicizie giuste.
Vai a
rompere le palle per esempio all’impero
dei sindacati, quelle cosche protette che non hanno mai presentato nemmeno un bilancio.
Hai tanta
paura dei rossi al punto che sei persino andato
in ginocchio alla corte del “nuovo” D’Alema a presentare il suo libro!!!!
Ti è
stato chiarito che l’affare dell’appartamento
fiorentino in affitto pagato da Carrai può essere usato per far saltare la tua
poltrona, se appena ti metti contro le
toghe, contro lo zoccolo
marxista all’interno del PD, contro i poteri forti?
BUFFONE,
BUFFONE, BUFFONE, ti sei presentato come
rivoluzionario e innovatore e invece sei il solito inutile
IDIOTA, tutto chiacchiere e
distintivo.
Ma quale
Rinascimento? Attento, non sei Lorenzo
il Magnifico, al massimo puoi diventare Renzi lo Squallido.
BAZZONI CHIEDE ALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA IMPEGNO PER LA DISOSTRUZIONE PEDIATRICA
Cconsiderato che, sono circa 50 i bambini, di cui 30 sotto i 4 anni,
che ogni anno muoiono in Italia per incidenti evitabili legati spesso ad
ingestione corpi estranei; nel nostro Paese molte scuole materne, elementari ed
asili pubblici e privati sono ancora privi della struttura adeguata per ciò che
riguarda la formazione ed abilitazione alle manovre di disostruzione
pediatriche, come la manovra di Heimlich e di rianimazione; questa formazione
ad oggi è solo facoltativa e a discrezione del Dirigente Scolastico; per
combattere queste morti evitabili il direttore del Dipartimento di Sanità
Pubblica del Policlinico Gemelli e componete del Consiglio Superiore dei Sanità
ha affermato: ''servirebbe rendere obbligatoria questa formazione almeno nelle
scuole o per chi lavora in luoghi frequentati dai bambini; secondo i dati
ufficiali dell'Istat, il 27% delle morti classificate come
"accidentali" nei bambini da 0 a 4 anni avviene per soffocamento causato da
inalazione di cibo o di corpi estranei, passando nelle fasce d'età 5-9 anni e
10-14 anni la percentuale di morti per soffocamento diminuisce progressivamente
(11,5% e 4,7%), ma rimane comunque tra le più significative tra le cause accidentali;
nella fascia di età tra 0 e 4 anni,
l'inalazione di corpi estranei è la seconda causa di morte accidentale dopo gli
incidenti stradali; trasformando le
percentuali in valori assoluti, risulta quindi che ogni anno in Italia si
verificano in media 450 casi di inalazione di corpi estranei, di cui il 60%
(270 casi) riguarda bambini; alcune associazioni di volontariato tengono corsi
ad hoc gratuitamente. IMPEGNA La
giunta regionale: ad attivarsi per disciplinare la materia in modo tale che in
ogni plesso scolastico della Regione vi sia personale, docente e non, in numero
sufficiente e tecnicamente formato in grado in ogni momento di praticare le
manovre di disostruzione pediatrica. Gianguido
Bazzoni
“I GIOVEDI DEL LAMONE” DOPO BAGNACAVALLO, BRISIGHELLA. SPERPERO DI DENARO PUBBLICO IN STUDI INVECE DI METTERE IN SICUREZZA IL FIUME. POI PIANGONO….IN CASO DI TRACIMAZIONE….
Il via giovedì scorso da
Bagnacavallo e proseguiranno giovedì a Brisighella gli incontri del ciclo “I giovedì del Lamone”, promossi dal
Comune di Bagnacavallo e dalle associazioni Civiltà delle Erbe Palustri e
Geol@b onlus nell'ambito del progetto partecipato “Lamone Bene Comune”
Obiettivo degli incontri, è fare incontrare cittadini, associazioni e autorità
competenti per scrivere assieme il “Quaderno
della vita di fiume”, il vademecum nel quale il cittadino troverà tutte le
informazioni necessarie per potere fruire
del fiume e dell'ambiente circostante in sicurezza e libertà, dove trovare
le indicazioni dei servizi e le istruzioni per eventuali autorizzazioni.
Certamente un ulteriore contributo ai tanti studi sul
Lamone con i nostri euro pubblici (europei, Regione, Comuni) ne sono
state già spesi a “fiumi” oltre 3 milioni vedi - http://www.viacialdini.it/tag/studi.html
-, fra l’altro l’assurdità del guado di
Brisighella (costo annuale del Comune per la pulizia). Quindici giorni fa
abbiamo rischiato grosso per la cattiva manutenzione degli argini del Lamone
per il rischio di tracimazioni. Certo che con i fondi per gli studi avessero
riparato messa in sicurezza gli argini (tre milioni) sarebbe stata una giusta
spesa. Invece i sindaci hanno preferito studi….e ancora tante e tante parole, parole, parole,
e milioni di euro ed nel fiume Lamone…..
Vincenzo Galassini consigliere provinciale
Forza Italia.
giovedì 20 marzo 2014
OLTRE 2000 IMMIGRATI SOCCORSI IN DUE GIORNI. NEL 2014 SONO ATTIVATI 13MILA CLANDESTINI, OLTRE 2MILA SOLO NELLE ULTIME 48 ORE. “L’OPERAZIONE MARE NOSTRUM HA FINITO I FINANZIAMENTI
Negli
ultimi due giorni sono arrivato più di duemila clandestini dalle coste
africane. E tanti altri potrebbero arrivarne nelle prossime ore impegnando al
cento per cento le navi della Marina Militare impegnate nel dispositivo
interforze "Mare Nostrum",
in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di Porto e con tre navi
mercantili. Un’operazione che, a detta del capo di Stato maggiore della
Difesa Luigi Binelli Mantelli, ha ormai esaurito i finanziamenti straordinari e opera
solo grazie al bilancio ordinario della Forza armata. È un lavoro incessante.
Non appena il brutto tempo ha lasciato il Sud Italia, i barconi provenienti dal
Nord Africa hanno
ripreso a solcare il Mar Mediterraneo. Uno dopo l'altro, puntano le coste della
Sicilia e della Calabrai per avere uno sbocco sull'Europa. Dal Sud al Nord
Italia il passo è breve e l'ondata sempre più ingente. Ai 596 migranti salvati
dalla fregata Grecale e dalla corvetta Sfinge il 17 marzo, e in arrivo questa
mattina nel porto di Augusta, si sono aggiunti gli interventi effettuati dalla
nave anfibia San Giusto, dalla fregata Euro e dal pattugliatore Cigala Fulgosi
della Marina Militare in collaborazione con le motovedette della Capitaneria di
Porto 302 e 315. Sono state messe in mare anche tre unità mercantili dirottate
dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto. In Calabria una nave a
vela è stata intercettata dalla Guardia di finanza a 28 miglia da
Capo Spartivento.
E IO PAGO: SPESE PAZZE IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA CONSULTA EMIGRATI NEL MONDO, TRE INDAGATI PER TRUFFA A REGIONE
Ci sono già degli indagati nel
fascicolo aperto dalla procura della Repubblica sui costi dell'organismo che si
occupa dei rapporti con gli emigrati: 170 mila euro spesi solo negli ultimi due
anni, diversi milioni di euro in otto anni. Silvia Bartolini, politica Pd, che
guida l'ente dal 2006, non risponde alle domande de ilfattoquotidiano.
Osteggiata,
criticata, combattuta. Da anni sembra sempre sull’orlo dell’abolizione. E
invece tra un viaggio in Cile e una ricerca sugli stemmi dei comuni, è sempre
lì al suo posto, rigorosamente foraggiata da
soldi pubblici. Stiamo parlando della Consulta degli emiliano romagnoli nel mondo, organismo creato dalla
Regione nel 2006 e guidato fin dalla sua nascita da Silvia Bartolini. Da molto tempo
diversi partiti chiedono invano la cancellazione o la revisione. Ora un’altra
tegola arriva dalla procura della Repubblica: in seguito a un esposto anonimo i
pm di Bologna hanno aperto un fascicolo contro ignoti, con l’accusa di truffa aggravata commessa ai
danni della Regione Emilia Romagna. In altre parole gli inquirenti vogliono
fare luce sui criteri di assegnazione dei fondi ad associazioni e istituti in
Italia e all’estero.
mercoledì 19 marzo 2014
ECCO COME IL CENTRO DESTRA E FORZA ITALIA SI PREPARANO AL VOTO DI MAGGIO I CANDIDATI SAVELLI A CERVIA ALLA SPERANZA PER LA LISTA DI RUSSI
di Federica Angelini - Alle prossime amministrative l’obiettivo è
uno ed è sempre quello, le strategie, invece, possono cambiare di comune in
comune. Mentre è ormai completo lo scacchiere dei candidati sindaci del Pd per
le prossime elezioni, ancora si sta definendo la compagine del centrodestra e
per quella che dovrebbe affermarsi come la maggiore forza dello schieramento,
la nuova Forza Italia. Ci facciamo spiegare alcuni passaggi dall’ex
coordinatore provinciale Alberto Ancarani che in questa fase, in attesa di
nomine sul territorio da Silvio Berlusconi, sta affiancando nel lavoro
preparatorio alla tornata elettorale Gianguido Bazzoni, consigliere regionale.
Cervia:
(quasi) tutti uniti nel sogno di un ballottaggio
A Cervia
come noto già da qualche settimana, il centrodestra è riuscito a far tornare
Paolo Savelli sui propri passi dopo che il giovane avvocato, al momento della
scissione del Pdl, aveva consegnato la dimissioni dal partito di cui era
vicecoordinatore e dal consiglio comunale dove era stato il più votato. Oggi a
sostenerlo ci sono insieme Forza Italia, Ncd, Pri e Udc. Si smarca la Lega Nord
che invece si dice più interessata eventualmente al progetto totalmente
“civico” di Progetto Cervia che candida Michele Fiumi (il quale però ha già
detto no, grazie, all’ipotesi di una coalizione). «Secondo noi la Lega in
questo caso sbaglia, anche perché Fiumi non è certo più “civico” di Savelli
stesso». Peraltro a Cervia la lista dei candidati è assai fitta poiché annovera
anche il comunista Antonio Antonelli, oltre al grillino Alessandro Marconi e al
candidato Pd Luca Coffari che si presenta in coalizione con Sel e un’altra
lista civica, Cervia Domani. Forza Italia e il centrodestra sarebbe disposta a
eventuali alleanze in caso di ballottaggio? Al momento non è dato sapere, di
certo c’è che Savelli punta a essere, comunque vada, almeno il secondo perché,
Ancarani ne è convinto, Fiumi e Progetto Cervia valgono meno in termini di voti
di quanto credono.
Lugo: con
la Lega Nord, sperando in Verlicchi
A Lugo la
situazione non è più semplice che a Cervia, anzi. Qui il Pd candida il giovane
Luca Ranalli in coalizione per ora con Sel. Dovrà vedersela con un candidato
grillino, una lista civica guidata dallo scrittore Gian Ruggero Manzoni, il
comunista assessore provinciale Secondo Valgimigli, il verde Gabriele Serantoni
e soprattutto, quelli che molti danno come la minaccia più concreta in termini
di consensi: Silvano Verlicchi della lista civica “Per la buona politica”. Qui
Forza Italia, intenzionata comunque a
GIUSTIZIA ITALIANA VA IN DIREZIONE OPPOSTA RISPETTO A QUELLA EUROPEA
Dichiarazione
dell’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia: “Ancora
una volta la giustizia italiana va in direzione opposta rispetto a quella
europea. Dieci giorni fa la Corte europea dei diritti dell’uomo condannava
l’Italia perchè applicava due sanzioni per lo stesso fatto. Oggi la Corte di
Cassazione, confermando la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici
uffici per due anni nei confronti di Silvio Berlusconi nel processo Mediaset,
raddoppia la pena per un fatto già sanzionato dalla legge Severino. La storia è
piena di questi casi, ci sarà pure un giudice a Strasburgo”.
martedì 18 marzo 2014
DONATELLA DONATI CANDIDATA SINDACO DI LUGO.
FORZA ITALIA di Lugo nel salone Estense della
Rocca ha presentato il candidato Sindaco
di Lugo nella figura della prof. DONATELLA DONATI, unica donna fino ad oggi che
correrà per la carica di Sindaco di Lugo. Donatella tenterà di guadagnarsi uno
dei due posti che darà diritto ad essere presenti al ballottaggio dell'8
giugno. AUGURI DONATELLA
lunedì 17 marzo 2014
DISOBBEDIAMO
Chi
vuole disobbedire insieme a noi può testimoniarlo inviando una email con nome e
cognome a berlusconi.candidato@ilgiornale.it o un fax allo 02.72.02.38.59.
Facciamo sentire forte la nostra voce. Ne vale la pena, indipendentemente dal
risultato che otterremo. Alessandro
Sallusti
Ha fatto scalpore la
notizia che Uli Hoeness, patron del glorioso Bayern Monaco, abbia rinunciato a
fare appello contro la sentenza che lo condanna a tre anni e mezzo di carcere
per una evasione fiscale di 27 milioni di euro.
«Ho sbagliato, devo
pagare», ha fatto sapere con un comunicato. Più d'uno ha messo in relazione
questa decisione con quella di Silvio Berlusconi di ribellarsi alla pena subita
per una accusa analoga, tanto da annunciare la volontà di candidarsi alle
elezioni europee nonostante l'interdizione dai pubblici uffici. Impariamo dai
tedeschi - è la tesi - come ci si comporta di fronte alle decisioni della
magistratura.
Cominciamo col dire che la
magistratura tedesca non è quella italiana. A differenza di quello che è
accaduto con Berlusconi, non risulta che alcuno dei pm e giudici che si è
occupato di Hoeness sia iscritto a una corrente politica a lui avversa, o che
abbia espresso giudizi personali su di lui, o che abbia partecipato a
manifestazioni pubbliche contro il Bayern. Nessuno ha rilasciato interviste
ostili o preconcette, nessuno si è candidato (come da noi Ingroia) contro di
lui per prendergli il posto, a lui non sono stati negati testimoni a difesa.
Insomma, siamo di fronte a una magistratura apparentemente serena che ha fatto
il suo lavoro, non al quarantatreesimo tentativo bislacco (tanti ne ha subiti
Berlusconi) di incastrarlo per toglierlo di mezzo. Chiedere a Berlusconi di
ammettere un reato che lui ritiene di non aver commesso è solo l'ultima di una
serie di inaudite violenze. Le sentenze si subiscono,
LIBERA RUSSI: “ALLE ELEZIONI PER GOVERNARE, UN VERO OSSERVATORIO PER LA CENTRALE”.
Federico Savini «Vogliamo che tra la gente ritorni la passione
politica, che le persone ricomincino a confrontarsi. La comunità di Russi ha
sofferto in questi anni». Ha parlato molto, anzi moltissimo di «comunità»
Enrico Conti, candidato sindaco riconfermato di LiberaRussi, la lista civica
nata oltre sei anni fa nella città dei Farini in opposizione
all'amministrazione di centrosinistra, allora guidata da Pietro vanicelli (che
oggi sostiene Conti dall'esterno) e oggi da Sergio Retini, anch'egli
ricandidato sindaco per la coalizione di maggioranza, che ha recentemente avuto
l'appoggio di Scelta Civica, rappresentata a Russi da Roberto Venturi, ex
LiberaRussi. Nelle fila della lista civica, che sabato 15 marzo ha presentato
ufficialmente la proprio candidatura, ci sarà nuovamente la consigliera Viviana
Brunetti e la vera notizia è che il gruppo guidato da Conti può oggi contare -
come su queste pagine si lasciava intendere oltre un mese fa - anche
sull'appoggio di Forza Italia, Udc e
Nuovo Centro Destra: « E in effetti sulla chiamata a formare un gruppo che
«Intenda amministrare Russi e possa esprimere una cultura di governo» - parole
tanto di Conti quanto di Bentini e Marco
Bertozzi di Forza Italia - si è espresso in introduzione Werther Barnabè,
in rappresentanza del gruppo fondatore di LiberaRussi. «Vogliamo superare
arroccamenti di destra e sinistra senza cedere a qualunquismi - ha dichiarato
Barnabè -. Un potere sedimentato da troppi anni nelle stesse mani ha avuto
l'effetto di allontanare la politica dalla comunità, che invece deve essere la
vera protagonista del cambiamento. Noi vogliamo ristabilire il contatto coi
cittadini e abbiamo riunito forze antagoniste a questa giunta». E sulla giunta
Retini il giudizio di Enrico Conti è sempre netto: «Questa amministrazione si è
confrontata pochissimo con le
sabato 15 marzo 2014
CASO TERREMERSE, LA NOSTRA RICHIESTA DI RESTITUZIONE DEL MILIONE DI EURO AVVALLATA DALLA MAGISTRATURA
La
cosa ha dell’incredibile, la Regione Emilia-Romagna, a guida Vasco Errani,
siamo nel lontano 2006, eroga fondi pubblici alla cooperativa agricola
Terremerse, guidata da Giovanni Errani (fratello maggiore del Presidente), si
parla di irregolarità, lo stanziamento a quanto pare non è legittimo, l’ente si
prodiga per dimostrare la bontà dell’operazione, tentativo non riuscito, la
magistratura conferma l’ipotesi di reato. Sono passati otto anni e il
Governatore decide, nientemeno, di chiedere i danni al fratello, mezzo milione
di euro per l’immagine lesa della Regione. La vice Presidente della Giunta
regionale, Simonetta Saliera, ha firmato in questi giorni l’atto di
costituzione di parte civile della Regione contro Terremerse, accolta dalla
giudice Nadia Buttelli. Verrebbe da
dire: tutto bene quel che finisce bene. Il sottoscritto da oltre cinque
anni, in solitaria, chiede venga risolta la questione, ho portato il caso nel
parlamentino regionale. Ho chiesto direttamente al Presidente Errani di fare
ammenda, di ammettere le irregolarità nella cessione del contributo dato alle
solite cooperative, insomma, ho preteso che la Regione si riprendesse indietro
il “malloppo”.
Ci
sono voluti cinque anni e alla fine lo stesso Governatore mi ha indirettamente
dato ragione. Ne prendo atto, me ne compiaccio, con me anche le tante aziende
agricole che in questi anni si sono viste negare ingiustamente contributi.
BERLUSCONI CANDIDATO ALLE EUROPEE. PER AFFERMARE DEMOCRAZIA, GIUSTIZIA, LIBERTA’. GUAI A CHI TOCCA IL DIRITTO DEL POPOLO A SCEGLIERE IL PROPRIO LEADER. SAREBBE UN MODO PER TRUCCARE LE ELEZIONI.
La
scelta di Silvio Berlusconi di candidarsi alle Europee esprime la certezza
che il diritto del popolo di decidere i propri rappresentanti è inviolabile.
Non è una sfida alla legge, ma l'affermazione della legge della democrazia, che
è la sovranità popolare, senza di cui il diritto diventa un'arma
politica in mano a forze eversive e golpiste. Le nostre parole sono forti, e ce
ne rendiamo conto. Le pronunciamo con la maggior pacatezza possibile. La legge
infatti che si pretenderebbe di applicare per privare la gente di
scegliersi il proprio leader è basata sulla applicazione retroattiva di una
pena, la quale a sua volta è conseguenza di una sentenza palesemente
ingiusta. La Corte europea del Lussemburgo e quella per i
diritti umani di Strasburgo hanno la pratica aperta. Nel frattempo
prudenza esige che non si inibisca al popolo di esercitarsi nel supremo
esercizio democratico. Quanta paura hanno lorsignori che non vogliono la
candidatura di Berlusconi. Essi pretenderebbero sia il Tar a espungere il
nome del nostro leader, minando il valore reale delle elezioni europee,
falsificandone il senso e di fatto truccandone a priori i risultati. Sarebbe
un broglio preventivo, un atto gravissimo. Giudichi il Parlamento europeo,
quando si radunerà se ratificarne l'elezione. Paura che il Parlamento
europeo dica una verità ingrata per la sinistra? Di certo, con
Berlusconi candidato alle Europee, Forza Italia pone le basi per una
grande vittoria. Lo annuncia oggi in un colloquio con la Stampa, Toti:
“Forza Italia andrà molto bene. Ci sono tutte le condizioni per una grande
affermazione. Abbiamo un buon programma, ottimi candidati, un grande entusiasmo
attorno ai club e la determinazione di Berlusconi a candidarsi e guidare le
liste di Forza Italia”. Ora l'energia, la forza, la determinazione del nostro
leader contageranno il nostro movimento-partito, i candidati alle Europee e il
popolo dei moderati che avrà l'unico statista in grado di saperli
rappresentare al meglio non solo in Italia ma anche in Europa.
venerdì 14 marzo 2014
BRUNETTA: SPENDING REVIEW, “COTTARELLI SVOLGA SUO RUOLO E NON TRAVALICHI MANDATO RICEVUTO”
“Siamo
nelle mani del commissario per la Spending review, Carlo Cottarelli.
Il quale regge sulle proprie spalle tutto il gravoso incarico di individuare
possibili spese inutili e sprechi consistenti. Per questo motivo, il difficile
ruolo che è chiamato a svolgere dovrebbe assorbire tutta la sua attenzione. Da
quando si è insediato lo scorso 23 ottobre 2013, invece, il commissario
straordinario non ha prodotto nulla di concreto, se non interviste, conferenze
stampa, dichiarazioni di intenti, buoni propositi. E tutti lo hanno sempre
considerato capace di miracoli e di essere super partes.. Oggi,
però, con l’audizione presso il Senato della Repubblica, lo stesso Cottarelli
ha mostrato di avere una forte tentazione per la politica, proponendo scelte
programmatiche che non gli competono, in quanto non attinenti alla delicata fase
istruttoria di cui è responsabile. Ci vuole maggiore attenzione affinché il
commissario non travalichi il mandato ricevuto, sovrapponendosi, in maniera
indebita, a quello del governo e del Parlamento.
Forse
sarà bene che, oltre alla ricognizione della spesa pubblica, a palazzo Chigi e
al Mef si cominci a fare anche una ricognizione dei ruoli, onde evitare di
incappare in inopportuni conflitti istituzionali”.
Il
tanto annunciato redditometro da oggi, mercoledì 12 marzo dopo
oltre quattro anni di stand by. Chi fa una vita da nababbo ma dichiara pochi
euro deve cominciare a tremare. Dopo i rilievi del garante della Privacy,
l’Agenzia ha apportato delle modifiche eliminando il rischio ricorso. La
prima novità è che il Fisco nel fare i suoi accertamenti non
terrà conto delle spese al supermercato e di quelle per l’abbigliamento. Più in
generale gli uffici non utilizzeranno nel nuovo accertamento sintetico,
nè in fase di selezione, né in sede di contraddittorio, le spese
correnti determinate solo con la media Istat (ad esempio alimentari
e bevande, abbigliamento e calzature, alberghi e viaggi organizzati). Inoltre
la tipologia di famiglia di appartenenza (lifestage) verrà confrontata con i
dati dell’anagrafe comunale.
Il
‘fitto figurativo, attribuito a coloro per i quali non si conosce la
disponibilità di un’abitazione nel comune di residenza, è escluso dalla fase di
selezione ma rientra nel contraddittorio. Sono queste le indicazioni operative
contenute nella circolare varata oggi dall’Agenzia delle Entrate, che
tiene conto nel nuovo accertamento sintetico del parere del Garante
della Privacy del 21 novembre scorso. Con le modifiche apportate, in sintesi,
se un cittadino a reddito minimo vive con la sorella che guadagna 200mila euro
l’anno potrà tirare un sospiro di sollievo. Il cittadino saràò chiamato a un confronto
se, in base alla banca dati di cui dispone l’agenzia, il gap tra reddito e
spese certe sostenute supera il venti per cento. Nel caso le spiegazioni
non siano sufficenti si andrà a un secondo incontro. Le voci che permetteranno
di misurare la “ricchezza” di un cittadino sono molti. Auto di lusso,
imbarcazioni, e ormeggi e corsi di studio all’estero. Attilio Befera ha
tranquillizzato i contribuenti: “Non partiremo con un numero esagerato di controlli
li limiteremo ai casi più eclatanti, faremo una preselezione. Abbbiamo fatto
dei corsi di formazione ai nostri uomini per il contraddittorio che deve essere
ispirato a un principio di fiducia. Si comincerà dal periodo
d’imposta 2009
giovedì 13 marzo 2014
E IO PAGO: L’ANTITRUST MULTA HERA PER ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE NEI MERCATI COLLEGATI ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA.
Una
sanzione che sfiora gli 1,9 milioni di euro comminata dall'Antistrust alla
multiutility Hera e a Herambiente per abuso di posizione dominante nei mercati
collegati alla raccolta differenziata di carta in alcuni comuni dell'Emilia
Romagna. La decisione è stata presa dall'Autorità garante della Concorrenza e
del Mercato nei giorni scorsi. Secondo l'Antitrust infatti le aziende della
multiutility avrebbero impedito "l'accesso ai rifiuti cellulosici da
raccolta differenziata urbana congiunta ai concorrenti della propria
controllata Akron, operante nella produzione e vendita del macero destinato
alle cartiere". Ma Hera non ci sta e annuncia il ricorso al Tar. In una
nota stampa il Gruppo "conferma innanzitutto di avere sempre operato nel
pieno rispetto del quadro normativo che presiede la gestione del ciclo
integrato dei rifiuti. Esprime inoltre stupore per un provvedimento che pare
invece non tenere in debita considerazione non solo gli obblighi di legge a cui
sono soggetti i gestori dei servizi ambientali, ma anche le dinamiche
commerciali a cui è soggetto il settore di raccolta, trattamento e smaltimento
rifiuti nonché i benefici offerti ai cittadini, sia in termini economici che di
sicurezza e qualità del servizio di trattamento rifiuti, attraverso una
valorizzazione nell'ambito del Gruppo, anziché attraverso i consorzi nazionali".
VERGOGNA A BOLZANO: “PENSIONI D’ORO” INFURIATI GIUSTAMENTE I CITTADINI CON I CONSIGLIERI PROVINCIALI FONDI E INDENNITA’ CHE NON ESISTONO IN PROVINCIA DI RAVENNA
Manifestazione contro le "pensioni
d'oro"
Dopo lo
scandalo riportato da alcuni quotidiani sulle “pensioni d’oro” dei consiglieri
provinciali a Bolzano (tra le spese risulta anche lo scontrino di un sexy shop ),
alcune centinaia di persone hanno
partecipato in mattinata ad una manifestazione in piazza Silvius Magnago davanti
al consiglio provinciale.. “Venite
fuori” e “vergogna” sono gli slogan gridati in continuazione dai manifestanti.
“La politica è fallita”, “I politici incassano e noi sgobbiamo”, “Restituite i soldi altrimenti botte” e “Bunga-bunga
Freiheitlichen” si legge sui cartelli dei manifestanti che si
sono riuniti davanti al consiglio provinciale. Sul palco si susseguono
interventi di alcuni cittadini. Una bella grana per i presidenti delle due
province autonome, Arno Kompatscher
e Ugo Rossi che stanno
cercando la via d’uscita per sedare un’indignazione popolare s’ingrossa giorno
dopo giorno. “Le cifre diffuse provocano disagio”,
ammette il presidente del Trentino scorrendo l’elenco delle generose liquidazioni concesse ai
consiglieri (in carica ed ex) della regione a statuto speciale. E le cifre sono
da capogiro: 90 milioni di euro per 130 rappresentanti premiati dalla
sola anzianità e senza nessun criterio di merito: chi ha collezionato maggiori
presenze prende di più arrivando a intascare fino a un milione e mezzo di euro.
Un fiume di denaro che
ha poco a vedere con le presenze in aula e l’attività politica dei singoli
consiglieri, alcuni dei quali non hanno presentato nemmeno un’interrogazione. E così la rabbia popolare
è pronta a confluire in una manifestazione davanti al Consiglio provinciale altoatesino in
occasione della sua prima sessione di marzo, “per gridare vergogna, vergogna,
vergogna, assieme ai cittadini che hanno perso il lavoro”, come dice Maurizio Albrigo della Cisl. Tutti
consapevoli che anche nel territorio più settentrionale dello Stivale la misura
è colma e i cittadini sono stufi di vedere la casta arricchirsi con i soldi
della politica. “E’ una vera schifezza”. I militari stanno ancora cercando di
capire quale dei sei consiglieri del gruppo abbia effettuato l’acquisto per poi
chiedere il rimborso attraverso i fondi
pubblici a disposizione dei gruppi (750mila euro annui). Quel
che è certo, in attesa di sapere chi è l’acquirente, è che sta per arrivare una
nuova mazzata sulla credibilità
della politica all’ombra delle Dolomiti.
Già, perché il nuovo scandalo
arriva nemmeno dieci giorni dopo all’ondata di rabbia popolare per
la pubblicazione dell’elenco dei
ricchissimi vitalizi che i consiglieri (in carica ed
ex) si preparavano a intascare.
mercoledì 12 marzo 2014
BAZZONI: “GRANDE SODDISFAZIONE PER IL SUCCESSO DEL CODICE ROSA IN ASSEMBLEA REGIONALE DELL’EMILIA-ROMAGNA”
Il capogruppo di Forza Italia in Regione, Gianguido Bazzoni, è entusiasta
per il voto unanime in Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna sulla
risoluzione che invita la
Giunta ad introdurre il “Codice Rosa” nei prontosoccorsi
delle USL: “ è veramente un atto di grande civiltà, come ha affermato la Presidente
dell’assemblea Palma Costi, ed è un successo dell’impegno dei consiglieri di
Forza Italia, in primis Leoni e Bartolini, presentatori delle risoluzioni
originarie su cui è stata trovata una formulazione unitaria col il PD e gli
altri gruppi assembleari. All’impegno mio e dei consiglieri tutti si era
aggiunto, nei giorni scorsi, l’appello delle parlamentari di Forza Italia, con
la conferenza stampa indetta dal coordinatore regionale Massimo Palmizio e la
raccolta di firme dei Club Forza Silvio in tutta la regione a sostegno
dell’iniziativa.”
Continua Bazzoni: “ siamo riusciti a far mettere in testa all’ordine del
giorno dell’Assemblea questa risoluzione, dopo tanto tempo, anche perché è un
argomento sempre più di attualità, purtroppo, che interessa moltissimo le donne
italiane ed anche soprattutto immigrate. Moltissime di loro, infatti, si sono
avvicinate ai banchetti per firmare. Voglio ringraziare infine, per questo
successo l’Assessore Lina Amormino di
Cesenatico, che tanta passione ha messo in questa causa.”
BERLUSCONI SI CANDIDA ALLE EUROPEE E SFIDA LA MERKEL
Da LIBERO -
Ma chi è che va in giro a dire che non mi candido?». Tipico di Silvio
Berlusconi. Quando tutti lo danno in panchina, anzi, in disarmo, lui smarca
e riscende in campo. Perché proprio non è nel suo Dna cedere il passo a un
altro. E neanche farsi di lato. Quindi, dopo aver ascoltato dai suoi
consiglieri i pro (Toti) e i contro (Verdini) di una sua corsa in
Europa, alla fine, come sempre, il Cavaliere ha deciso di dar retta solo alla pancia.
E al suo odio viscerale contro i magistrati: «Mi state privando del diritto di
esercitare a pieno la mia leadership e state togliendo il diritto di
rappresentanza politica a una larga fetta dell’elettorato italiano, impedendo
all’ultimo premier che ha ottenuto un mandato popolare di ricandidarsi». È
questa la sfida che Berlusconi lancia ai giudici per interposta persona,
parlando con i suoi fedelissimi, ai quali ieri ad Arcore ha annunciato la sua
decisione di candidarsi alle Europee, «alla faccia della magistratura e della
legge Severino». Sarà dunque di nuovo lui il capitano della squadra azzurra
nella “Champions” del 25 maggio. Ci sarà sempre lui nel simbolo di Forza
Italia. Non “un” Berlusconi (Marina, Barbara, Pier Silvio), ma “il”
Berlusconi, Silvio, pronto a misurarsi in prima persona per la quinta volta con
le urne di Strasburgo. E pazienza se scatenerà una guerra di carte bollate, che
è persa in partenza. Già, perché per effetto della legge Severino
sull’incandidabilità di chi ha riportato condanne definitive a pene superiori a
due anni, Berlusconi non potrà candidarsi. Né ora e neppure nei prossimi sei
anni. Si scriveranno fiumi di pagine sull’odissea del Tar, con tutta la sequela
di ricorsi e controricorsi, che rischiano seriamente di annullare una montagna
di voti e quindi di vanificare la corsa forzista alla conquista
dell’Europarlamento. Ma Berlusconi è pronto ad affrontare tutto questo pur di
giocarsi quella che forse sarà la sua ultima partita elettorale, almeno in
Europa.
L’idea
lo tentava già parecchio. A indurlo ulteriormente in tentazione è stato il
divieto impostogli dai giudici di partecipare all’ultimo congresso del Ppe, che
lo ha fatto andare su tutte le furie. Ma la goccia che ha fatto traboccare il
vaso è stato il resoconto dei parlamentari azzurri reduci da Dublino. «È sur
martedì 11 marzo 2014
CHIACCHERE E GOVERNARE
Se qualcuno ha la pazienza di andare in giro a
chiedere alla gente che cosa sa e che cosa pensa del governo in carica, alla
fine dell’indagine avrà scoperto di aver gettato via il suo tempo.
Avrà soltanto scoperto che quasi tutti sanno che non è stato eletto , come del resto i
suoi due predecessori, dal popolo; avrà capito che finora ha fatto solo delle
chiacchiere e aumentato, in sordina e senza alcuna chiarezza per i poveri
cittadini, molte tasse e inventato di nuove;
difficilmente
avrà capito quali sono le forze politiche che lo sostengono: ci sono,
sempre a chiacchiere, sette o otto insignificanti gruppuscoli più il suo
Partito, che è di gran lunga il più grande e il più forte del mucchio, che però
è anche quello che gli crea le difficoltà maggiori
ancora più difficile capire quali sono le forze
schierate all’opposizione: alcune tenacemente contrarie su alcune cose e
favorevoli su altre e altre, esattamente al contrario, favorevoli alle prime e
contrarie alle seconde. Il risultato di tutto questo casino, che
istituzionalmente bisognerebbe doverosamente chiamare Governo, è la paralisi totale, salvo appunto per
qualche aumentino quasi quotidiano normalmente indecifrabile di tasse. Aspettiamo
qualche settimana per capire se, come e quando si uscirà finalmente dalla fase
“chiacchiere” ad una più seria fase operativa ! Aspettiamo e speriamo !
P.S. C’è una curiosità che era sfuggita ai più,
in mezzo a tutta questa confusione: la Ministra degli Esteri, messa lì per
accontentare chissachì, non certo Renzi che è un cattolico bigotto, è un fanatica
amica e sostenitrice dell’Islam. Sì, avete capito bene, dell’Islam ! Fin da
ragazzina !
Intanto l’aggettivo “fanatico” non si sposa bene
con il mondo felpato della Diplomazia in cui si muovono i Ministri degli Esteri
! Quindi già solo per questo suo passato non era adatta !
E poi : l’Islam ! Quei signori che si dilettano di
massacrare Cristiani – e anche Ebrei, perché no ? – in giro per il mondo al
ritmo medio di qualche centinaio al giorno. Tutto questo da circa 1500 anni,
con qualche breve intervallo. Poitiers , Lepanto , Vienna !
C’è chi definisce questo movimento “religione”, ma
fra le decine e decine di religioni praticate al mondo, non ce n’è nessuna che
in forme diverse non predichi l’amore e la carità, mentre quella lì ha come
ragione sociale
la conversione forzata,
l’odio e la morte !
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