Il
tanto annunciato redditometro da oggi, mercoledì 12 marzo dopo
oltre quattro anni di stand by. Chi fa una vita da nababbo ma dichiara pochi
euro deve cominciare a tremare. Dopo i rilievi del garante della Privacy,
l’Agenzia ha apportato delle modifiche eliminando il rischio ricorso. La
prima novità è che il Fisco nel fare i suoi accertamenti non
terrà conto delle spese al supermercato e di quelle per l’abbigliamento. Più in
generale gli uffici non utilizzeranno nel nuovo accertamento sintetico,
nè in fase di selezione, né in sede di contraddittorio, le spese
correnti determinate solo con la media Istat (ad esempio alimentari
e bevande, abbigliamento e calzature, alberghi e viaggi organizzati). Inoltre
la tipologia di famiglia di appartenenza (lifestage) verrà confrontata con i
dati dell’anagrafe comunale.
Il
‘fitto figurativo, attribuito a coloro per i quali non si conosce la
disponibilità di un’abitazione nel comune di residenza, è escluso dalla fase di
selezione ma rientra nel contraddittorio. Sono queste le indicazioni operative
contenute nella circolare varata oggi dall’Agenzia delle Entrate, che
tiene conto nel nuovo accertamento sintetico del parere del Garante
della Privacy del 21 novembre scorso. Con le modifiche apportate, in sintesi,
se un cittadino a reddito minimo vive con la sorella che guadagna 200mila euro
l’anno potrà tirare un sospiro di sollievo. Il cittadino saràò chiamato a un confronto
se, in base alla banca dati di cui dispone l’agenzia, il gap tra reddito e
spese certe sostenute supera il venti per cento. Nel caso le spiegazioni
non siano sufficenti si andrà a un secondo incontro. Le voci che permetteranno
di misurare la “ricchezza” di un cittadino sono molti. Auto di lusso,
imbarcazioni, e ormeggi e corsi di studio all’estero. Attilio Befera ha
tranquillizzato i contribuenti: “Non partiremo con un numero esagerato di controlli
li limiteremo ai casi più eclatanti, faremo una preselezione. Abbbiamo fatto
dei corsi di formazione ai nostri uomini per il contraddittorio che deve essere
ispirato a un principio di fiducia. Si comincerà dal periodo
d’imposta 2009
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