martedì 30 novembre 2010

“CARO SEGRETARIO, OCCORRE EVITARE IL RISCHIO CHE NEL PD PRENDA PIEDE UNO SPIRITO ANTISCIENTIFICO, UN ATTEGGIAMENTO ELITARI E SNOBISTICO ….”

COSI’ UOMINI DI SCIENZA CHIEDONO AL LORO PARTITO DI NON ABBRACCIARE RETRIVE E DEMAGOCICHE POSIZIONI CONTRO IL NUCLEARE


Nonostante questa lucidissima e onestissima analisi condotta da molti scienziati vicini al PD, tutti i consiglieri comunali della sinistra casolana nel Consiglio di Sabato 27 Novembre assumono una posizione esclusivamente ideologica sui problemi energetici del paese cadendo infine nel ridicolo con l’approvazione di una istanza che dichiara il nostro territorio “Comunità Solare”.



Da sempre la sinistra ha dei problemi nelle intitolazioni (chi non ricorda il centro polivalente, il palazzo delle arti ecc. ?!) ma questa le batte tutte.







 
 
IL GOVERNO DEL FARE:ENTRA IN VIGORE LA RIFORMA DE LLAVORO PER SOSTENERE E TUTELARE I LAVORATORI IN SINTONIA CON LE IMPRESE
 
 
Entra in vigore la riforma del lavoro. Si tratta di un provvedimento che se fosse stato adottato dalla sinistra – tradizionalmente incapace di legiferare sui grandi temi – sarebbe stato raccontato come una legge fondamentale e importantissima. Lo ha fatto con sobrietà e misura il ministro Sacconi, senza strombazzare effetti speciali ma badando alla sostanza dei problemi. La legge n. 183, 50 articoli in tutto, approvata il 4 novembre scorso, prevede una serie di norme che non solo rappresentano significative innovazioni in questo settore, ma mutano anche alcuni fondamentali istituti. Si tratta di una vera e propria riforma che il Governo ha portato a compimento , realizzata, a differenza di altri Paesi europei, senza scontri sociali:



certificazione dei rapporti di lavoro: nuove norme per ridurre il contenzioso in caso di licenziamento individuale

ARRIVANO LE ELEZIONI PROVINCIALI, ARRIVA L’ENNESIMA CONFERENZA ECONOMICA.

OPPURE UNA TIRATA PER LE PRIMARIE DEL CANDIDATO CASADIO DOPO SEI GIORNI?



Aria di elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Ravenna e del Comune di Ravenna, immancabilmente arriva la “conferenza economica”, come avvenne nel 2003 con una che aveva obiettivi fino al 2013. La conferenza si terrà il 13 dicembre! Ne frattempo anche se non prevista dalla conferenza economica la Provincia ha autorizzato il raddoppio dei centri commerciali in particolare tre a Faenza a distanza di pochi centinaia di metri? Altro che conferenza così si fanno morire i 18 centri storci dei comuni ravennati.



Stavolta l’emergenza è nata in pochi mesi, con incarichi di studio, pensate ha vinto nuovamente Nomisma con una spesa di 36.000 euro, la spesa complessiva della conferenza si aggira sui 60.000, divisi fra Provincia, Camera di commercio comune di Ravenna e Faenza, il Comune di Lugo non partecipa alla spesa, forse perché ha un altro candidato?), tutto lo stato maggiore della sinistra ha coinvolto la realtà economica, industriale, regionale e quanto altro per analizzare le necessità e le proposte per il futuro della nostra provincia, senza coinvolgere come nel 2003 le forze di Governo.



Ricordiamo la precedente conferenza la quale si era data degli obiettivi, che forse nessuno ricorda con una serie infinita di riunioni incarichi professionali, spese pazzesche per lo studio e la realizzazione per un libro dei sogni obiettivi non realizzati come:



Sviluppo economico come crescita ordinata e compatibile di tutte le attività nei settori primario, secondario e terziario dell’economia.

Attivare strumenti che rafforzino il sistema delle imprese sia rafforzando la capacità del territorio di attrarre investimenti, locali ed esterni, sia creare un clima favorevole agli investimenti, più aree destinate allo sviluppo industriale a costi competitivi, più servizi in rete, più attenzione ai temi generali dello sviluppo industriale.

Snellimento delle procedure deve avvenire attraverso la ricerca della maggiore flessibilità e norme chiare e snella possibile nell’ambito degli strumenti. I Piani Regolatori, i Piani di Coordinamento e gli altri strumenti (regolamenti edilizi ed altro) è purtroppo sono arrivati i PSC e Le imprese, in particolare le piccole e medie, dovevano trovare nell’apparato pubblico la semplificazione e snellimento delle regole, alla fiducia nel rapporto con l’utente.

Sostegno alla libera iniziativa e sviluppo significa anche operare in contesti dinamici dove la discrezionalità non diventi incertezza del diritto ed i tempi ed iter decisionali non siano incompatibili con i ritmi dell’economia.

Miglioramento dell’efficienza nell’interesse alle imprese ed ai cittadini,

L’impresa privata, componente fondamentale del tessuto sociale, può essere coinvolta nella erogazione dei servizi al cittadino.

“Piano locale delle liberalizzazioni e delle privatizzazioni” con relativo affidamento tramite procedure ad evidenza pubblica.

Infrastrutture: Mare – gomma - ferrovia e sviluppo integrato della logistica per segnare la capacità delle imprese di stare sul mercato globale e la capacità del territorio di attrarre nuovi investimenti, industriali e non, e crescenti flussi turistici.

Ferrovie: • I collegamenti ferroviari al Brennero lungo la direttrice Ferrara-Suzzara-Mantova ed al distretto ceramico di Sassuolo, richiesti dal sistema industriale per le proprie merci e dagli operatori portuali per l’ulteriore sviluppo dello scalo sono rimasti fermi.

Viabilità: • Per volontà del governo si è sbloccata la progettazione dell’E45 bloccata per anni dal veto della Provincia e comune voluto dai verdi..

Porto:• doveva mantenere attraverso l’adeguamento progressivo dei fondali, la capacità di accogliere navi di sempre maggior pescaggio.

Turismo: asse portante dell’economia, doveva mettere in rete le opportunità offerte dal comprensorio turistico mare-collina-città d'arte, per valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale e le infrastrutture turistiche esistenti (circoli nautici, circoli golf, Mirabilandia, le Terme), in modo da aumentare la durata media dei soggiorni, con benefici effetti su tutte le attività connesse.

Sanità, gli obiettivi non sono stati raggiunti.

Partecipate. La Provincia che partecipava a 45 società come nella prima Repubblica ha continuato a tenere bloccato risorse disponibili per 35 Milioni invece di realizzare le infrastrutture di propria competenza.

Energia su questo le grandi inadempienze, no al rigassificatore , ma biomasse a Russi dove non c’è la materia prima, rifiuto alla proposta Tampieri (presidente industriali)

Arriviamo all’ennesima parata che costa forse meno soldi del passato ma che non serve a nulla. Forse solo una parata per il vice presidente Casadio in occasione della primarie del PD previste dopo sei giorni per il 19 dicembre. Vincenzo Galassini capo gruppo FI-PDL Provincia di Ravenna








sabato 27 novembre 2010

BERLUSCONI MESSAGGIO AI PROMOTORI DELLA LIBERTA’: APERTI A TUTTI PER FARE UN PATTO DI LEGISLATURA.

IL PREMIER ATTACCA: “CHI NON VOTA LA FIDUCIA SARA’ UN TRADITORE A VITA”. E AVVERTE: SE SI VA ALLE URNE SBARAGLIAMO TUTTI”.



«Il 13 dicembre chiederemo al Parlamento, sia al Senato che alla Camera, un nuovo voto di fiducia al nostro governo. In quelle aule il 29 settembre scorso abbiamo ottenuto il consenso più ampio di tutta la legislatura. È stato un consenso sui cinque punti programmatici. Se qualcuno da allora avesse cambiato idea dovrà dirlo con chiarezza agli italiani. E avrà il dovere di spiegare il perché». Lo dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un messaggio ai Promotori della libertà. «Sono convinto - continua Berlusconi - che non ci sarà bisogno di nuove elezioni, perché il senso di responsabilità, la coerenza, il rispetto e la lealtà verso gli elettori, la necessità di evitare un salto nel buio, sono tutte ragioni per le quali i parlamentari eletti nel centrodestra saranno costretti a stare con noi, a sostenerci con il loro voto, sino al completamento della legislatura. Chi non lo farà - sottolinea - avrà tradito gli elettori e sarà segnato per tutta la vita dal marchio del tradimento e della slealtà».

«Sinistra vuole eliminarmi ma non ci riuscirà». «Le opposizioni di sinistra hanno l'obiettivo chiarissimo di ribaltare in Parlamento il voto espresso dagli italiani. Per arrivare a questo sanno che devono eliminare Silvio Berlusconi dalla scena politica perché hanno chiaro che Silvio Berlusconi costituisce un ostacolo insuperabile che si frappone alla conquista del potere da parte loro. Ma non ci riusciranno: noi e voi non lo consentiremo», prosegue Berlusconi.

«Al voto sbaragliamo tutti». «Oggi l'Italia ha bisogno di tutto meno che di paralisi e d'instabilità. Una crisi di credibilità, che spaventasse i mercati e che spaventasse gli investitori internazionali, ci porterebbe in fretta sulla stessa strada della Grecia e dell'Irlanda», avverte il premier. In caso di crisi governo, comunque, «non c'è un'altra alternativa se non quella di nuove elezioni. Nessuno le vuole perché sanno che se andassimo alle elezioni li sbaraglieremmo tutti».

«Io fra i più influenti e considerati al mondo». «Per quanto riguarda la politica estera, con la nostra diplomazia commerciale, abbiamo portato appalti, lavoro e profitti a molte imprese italiane che operano nel mondo. E abbiamo restituito prestigio e autorevolezza all'Italia in campo internazionale, se permettete con un premier che è il più esperto e quindi, anche a seguito di questo, tra i più influenti e considerati nei vertici mondiali» ha aggiunto Berlusconi nel messaggio.






I CARABINIERI DI NUOVO IN COMUNE A BRISIGHELLA?

NON CONCLUSA LA VICENDA GHIARONA, CITATO IL COMUNE DI BRISIGHELLA. DUE PESI E DUE MISURE.

Il PD a Roma sfiducia il Ministro Bondi e a Ravenna promuove gli amministratori dell’ex consorzio dei Servizi Sociali e non prende posizione sullo scandalo Ghiarona nel comune di Brisighella, le discrasie sulla linea politica del PD a livello nazionale appaiono veramente notevoli. con quella locale. Ma se il Ministro Bondi è responsabile del crollo di Pompei, come può il sindaco di Ravenna Matteucci, parte della sua Giunta e dirigenti non essere responsabili del buco di bilancio dell’ex consorzio sui Servizi sociali (€. 10.000.000) che, di fatto, è franato sul bilancio comunale, dilapidando la quasi totalità delle risorse. A Brisighella come può non essere responsabile l’ex sindaco Sangiorgi sullo scandalo Ghiarona che ha reso danno a 47 utenti realizzando una urbanizzazione in zona di ”vincolo ambientale” non sanabile per legge e non ha rispettato in tantissimi aspetti gli obblighi della lottizzazione approvata dal Consiglio comunale.




Dopo la delibera del consiglio comunale del gennaio 2009 che ha preso atto della relazione degli Architetti Nonni ed Angelini e che era stata nascosta ai consiglieri comunali dalla presentazione del maggio 2008, tutto è continuato a rimanere fermo.




Elenco solo alcune delle inadempienze:




La consegna delle opere avvenuta nel 2001, con un collaudo giudicato fasullo dalla magistratura con sentenza penale confermata in secondo grado è ancora senza collaudo (più di dieci anni), dopo la revoca del collaudo per illegittimità nell’agosto del 2003; non ha avuto risposta dopo 6 anni la richiesta della Soprintendenza di Ravenna del 2005 in ordine al necessario tardivo parere obbligatorio per avere una più esatta individuazione delle aree soggette a vincolo paesaggistico, individuazione donabbondianamente chiesta, forse, per non dare subito un parere negativo;


Sette lotti di edificazione che dovevano essere controllati dall’Ing. Reggiani, non sono stati mai controllati per mancata comunicazione dei dati necessari all’Ingegnere, il cui incarico è cessato senza che sia stato portato a termine e senza fare conto di nulla;

La strada Via Parini doveva essere larga 8 metri di carreggiata, più un metro e mezzo di marciapiede (del tutto assente anche come spazio) con alberi, ma in molti tratti è larga molto meno;

La lettera inviata ai proprietari nell’agosto del 2004 con invito a regolare i propri oneri urbanistici, non è stata attuata.

Tutte queste sono evidenti omissioni di atti d’ufficio in danno dell’Amministrazione e dei cittadini interessati e comportamenti da terzo mondo, che fanno disonore e scandalo all’immagine della cosiddetta buona amministrazione locale della sinistra emiliano - romagnola.

La situazione di illegittimità urbanistica ed edilizia è nella piena conoscenza della Procura della Repubblica di Ravenna, ma, a quanto sembra, non effettua nessuna vigilanza e si muove solo se qualcuno fa altre denunce.

La Regione, che ha per istituto compiti di vigilanza urbanistica ed edilizia sta a guardare! Silenzio della Provincia che a suo temo diede un parere illegittimo al PIP Ghiarona.

· Intanto i cittadini sono costretti ad andare in tribunale per tutelare i loro diritti, falcidiati dalla pessima gestione amministrativa urbanistica ed edilizia del Comune di Brisighella. Un proprietario di un appartamento di un condominio nella lottizzazione Ghiarona, che aveva nel contratto preliminare di compravendita dell’appartamento dato garanzia della regolarità urbanistica ed edilizia di esso, si è visto, dopo l’esame della situazione dei suoi legali, rescindere il contratto con richiesta del doppio della caparra ai sensi di legge. Citato in Tribunale di Faenza, ha negato ogni responsabilità personale, ed ha chiesto di chiamare in causa il Comune di Brisighella e gli altri responsabili , tra cui la cooperativa lottizzatrice. Il giudice ha accolto la richiesta dando tempo al richiedente di notificare la citazione entro questo mese ed a gennaio 2011 ci sarà l’udienza.

Cosa cercano i Carabinieri nuovamente nel comune di Brisighella? Perché non si approfondisce quanto succede anche in altri comuni.
 


Questa è probabilmente la scala di valutazione del PD a Roma, ben diversa da quella del PD di Ravenna, certamente la lotta all’abusivismo continua da parte del PDL.
Il Capo Gruppo Forza Italia-PDL Provincia di Ravenna Vincenzo Galassini

venerdì 26 novembre 2010

giovedì 25 novembre 2010

SILVIO RIPARTE DA FORZA ITALIA

MANIFESTAZIONI 11 E 12 DICEMBRE: RAVENNA E’ SEMPRE PRONTA.

DA IL TEMPO

Silvio Berlusconi potrebbe ripartire da Forza Italia. Cioè dallo spirito e dalle strategie del 1994. La tentazione di fare un «nuovo» partito è forte. Come quella di cambiare simbolo. Innanzitutto per segnare la distanza da Futuro e Libertà e da Gianfranco Fini. Il Cavaliere avrebbe commissionato un sondaggio per valutare le preferenze dei cittadini. Un punto di partenza per preparare un vero e proprio «piano d'attacco». Addirittura Gianfranco Miccichè, leader di Forza Sud e sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha suggerito al premier di rispolverare semplicemente lo storico simbolo di Forza Italia. Per ora sono indiscrezioni ma l'idea che il premier potrebbe lanciare un «predellino bis» si fa strada. Del resto, in attesa della resa dei conti del 14 dicembre, la situazione è piuttosto complicata. Con i finiani che continuano a dire

ARRIVANO LE PRIMARIE DELLA SINISTRA PER IL CANDIDATO ALLA PROVINCIA DI RAVENNA.

NON SUCCEDERA’ PER CASO COME A: MILANO, BARI, FORLI, FAENZA?

mercoledì 24 novembre 2010

RAVENNA – ROMAGNA, UNA CALAMITA’ PER CRIMINALI

QUANDO IL BOSS “SVERNA” IN ROMAGNA. (DA ROMAGNA NOI)


QUESTO E’ IL GOVERNO CHE ARRESTA E HA ARRESTATO PIU’ MAFIOSI,UN PLAUSO ALLE FORZE DELL’ORDINE DA PARTE DEL PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA.


ROMAGNA – Sette arresti in un anno, e ben sei dall'inizio del 2010. La Romagna continua ad essere una meta ambita per boss della malavita organizzata, capi di associazioni criminali e latitanti. Qui infatti possono sfruttare il potenziale eco che questo è il Governo che arresta e ha arrestato più mafiosi - malavitosi di tutti oltre ad un plauso alle forze dell'ordine economico del territorio che permette loro una vita agiata, qui, in quella stessa economia, ripuliscono denaro illecito, qui possono nascondersi per continuare indisturbati le loro attività.




Ad ulteriore conferma di questa tendenza c'è la testimonianza di Gaetano Saffioti, imprenditore edile calabrese e testimone di giustizia, che ha rilasciato un audio-intervista ad Antonio Amorosi pubblicata sul blog dell'ex assessore della giunta Cofferati a Bologna.

"La vostra è una bella terra anche al livello economico e chiaramente attira - racconta l'imprenditore, ritenendo la Romagna addirittura meglio della Lombardia -. La Riviera consente di lavorare negli hotel, ci sono Imola e Modena, due luoghi molto importanti per tanti versi. Poi c'è San Marino che è uno Stato molto, molto importante per i traffici della 'ndrangheta. Infine le attività commerciali, i locali notturni, le concessionarie" utilizzate come “lavatrici" per ripulire i soldi e poi investirli nuovamente sul territorio”.

VICENDA GALLETTI ABBIOSI TORNA IN TRIBUNALE


"Mercoledì - afferma Eugenio Costa, Capogruppo consiliare PdL - svolgerà la terza udienza in Tribunale a Ravenna per la causa civile intentata dalle ex orfane dell'orfanotrofio Galletti Abbiosi contro la Fondazione Istituzioni di Assistenza Riunite Galletti Abbiosi, Mons. Morelli, Pallavicini Baronio. Una novità di pochi giorni or sono riguarda l'avvicendamento del giudice Vicini con il suo collega Dr. Sereni; stante la complessità della vicenda, non è difficile ipotizzare un rinvio dell'udienza per dar modo al nuovo giudice di potersi adeguatamente documentare. Nel corso della seconda udienza, svoltasi il 21 gennaio scorso, il giudice Vicini ordinò la notifica degli atti mediante pubblici proclami, proprio per consentire alle orfane o ai loro eredi di poter far valere le loro ragioni nei confronti della Fondazione, e quindi di poter intervenire nella causa intentata inizialmente da circa venti orfane, assistite dall'avvocato Chiara Boschetti del Foro di Rimini.

martedì 23 novembre 2010

domenica 21 novembre 2010

FISCO: ARRESTATO PILOTA RALLY ERRANI

AVREBBE EVASO IMPOSTE PER 19 MILIONI

(ANSA) - , 19 NOV - Il pilota di rally e team manager Riccardo Errani e' stato arrestato per frode fiscale dalla GdF di Ancona, durante le prove libere del rally-show all'autodromo di Monza. Avrebbe evaso imposte per 19 mln, attraverso un'associazione per delinquere che metteva in atto frodi nel settore delle sponsorizzazioni sportive. Errani, che risiede a Montecarlo, e' titolare della scuderia rally Errani Team di Faenza. Ufficialmente risulta nullatenente.

NESSUN TAGLIO IN FINANAZIARIA AL 5 PER MILLE

"Non ci sono tagli al 5 x mille, anche con il decreto di luglio lo abbiamo sempre salvato. Sono stati coperti solo i primi 4 mesi del 2001, ma in aula il Governo e’ intervenuto e ha dato il suo impegno a coprire i restanti otto mesi. Dobbiamo solo lavorare tutti insieme perché questa e’ una conquista di tutti e non di qualcuno".

Lo ha affermato, ai microfoni di CNRmedia, il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi: "Il ministro Tremonti e’ il primo a essere sensibile al tema, tant’e’ che ha formalmente detto che la copertura anche per il 2011 ci sarà . La vera battaglia e’ la stabilizzazione del 5 per mille, che non debba essere cioè sempre soggetto a copertura finanziaria".



venerdì 19 novembre 2010

VEGAS NUOVO PRESIDENTE DELLA CONSOB: IL VICE MINISTRO DELL’ECONOMIA GUIDERA’ LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LE SOCIETA’ E LA BORSA.

LE CONGRATULAZIONI DEL GRUPPO PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

All’On Giuseppe Vegas, nuovo Presidente della Consob, giungano i nostri complimenti per il prestigioso incarico e un grazie riconoscente per il lavoro di tutti questi anni al Ministero dell’Economia per trovare “la quadra”, anche in momenti difficili come questi, fra il programma di Governo e lo stato delle finanze.



Lo ringraziamo inoltre per non avere mai fatto mancare la Sua presenza sul territorio della Provincia di Ravenna.
Giovanna Benelli Vice Capo Gruppo FI-PDL Provincia di Ravenna

giovedì 18 novembre 2010

IL PDL DI RAVENNA VUOLE LA CONTINUITA’ DEL GOVERNO BERLUSCONI

BAZZONI: DA FINI IL TRADIMENTO PIU’ BECERO

Fini scopre definitivamente le carte, con l’uscita dal governo, e ammette quello che tutti sapevano già da tempo: l’unico obiettivo è fare fuori Berlusconi”. Lo dichiara il coordinatore provinciale del Pdl e consigliere regionale Gianguido Bazzoni che spiega: “Incuranti della gravissima crisi economica, della disoccupazione in aumento, degli avvenimenti internazionali sempre più scuri e minacciosi, i finiani intenderebbero gettare l’Italia nell’ingovernabilità, ritirando i propri ministri ed invocando la fine di Berlusconi”.

“Fini – prosegue Bazzoni - si incontra platealmente con i vari Bersani, Casini, Di Pietro, sancendo così il tradimento più becero e concordando con questi nuovi amici le strategie per abbattere un governo uscito meno di tre anni fa dalle urne con un largo consenso popolare, che non è mai calato nelle elezioni successive e che si mantiene intatto anche adesso, in mezzo a tante vicissitudini e comportamenti infami di chi deve tutto a Berlusconi, anche il ruolo che ricopre tuttora e che si ostina coscientemente a svilire.

Questi personaggi, a livello nazionale e locale, tradiscono nella maniera più volgare la fiducia di tanti elettori e militanti appassionati, che mai avrebbero pensato di vedere alcuni loro rappresentanti accordarsi con il PD, pur di abbattere il governo e cercar di gettare l’Italia nel caos”.

“Costoro devono sapere che, al di là di uno sparuto gruppetto di individui con le idee confuse ed in cerca di notorietà, la stragrande maggioranza dei simpatizzanti e degli elettori del Popolo della Libertà della provincia di Ravenna vuole la continuazione del Governo Berlusconi e, se si dovrà votare, si appresta a riconfermarlo nelle urne.

Costoro devono sapere che, com’è successo per i congiurati che affiancarono Bruto nell’infame omicidio di Cesare, la storia dimenticherà presto i loro nomi ed i loro volti e resterà solamente il ricordo dell’infamia. Noi, dal canto nostro, continueremo più motivati di prima a sostenere il progetto di Silvio Berlusconi, come facciamo ininterrottamente dal ’94”.

mercoledì 17 novembre 2010

ASL RAVENNA: ANCORA RITARDI NELLE RISPOSTE ALLE MAMMOGRAFIE.

Nel gennaio 2010 - spiega Francesco Baldini, consigliere comunale del Popolo della Libertà - chiesi conto all' Ausl di alcuni gravi disservizi, che mi erano stati segnalati, nella gestione delle mammografie da screening ed in particolare di forti ritardi nel fornire risposte alle utenti relativamente a tali esami, anche in caso di esito positivo e quindi in probabile presenza di neoplasia maligna alla mammella. I ritardi superavano addirittura i tre mesi (il triplo di quanto consentito dalla Regione) ed erano stati definiti "intollerabili" dal Direttore sanitario del Presidio ospedaliero di Ravenna, che aveva inoltre garantito che "fra una ventina di giorni l'attesa sarà praticamente azzerata".

Nel maggio scorso mi fu riferito che, dopo un breve, effimero miglioramento, la situazione era di nuovo ripiombata al livello di quella precedente, nonostante gli elevati investimenti per l'acquisto di moderne attrezzature. Anche in quell'occasione l'Ausl ammise i fatti, che addebitò ad un rallentamento della operatività del personale dovuto a cambiamenti organizzativi, ma concluse ancora una volta rassicurando "si ribadisce il fermo impegno di questa Azienda a realizzare nel minor tempo possibile l'obiettivo del contenimento dei tempi di risposta entro il limite dei trenta giorni previsto dalla Regione". Purtroppo il nostro Direttore generale ci ricorda spesso di essere bravissimo, ma dimentica poi di mantenere gli impegni assunti. Siamo ancora una volta costretti a segnalare che le risposte alle donne sottoposte a screening alla mammella, non solo non sono rientrate nei limiti massimi indicati dalla Regione, ma permangono tempi superiori a tre mesi anche in casi di esito positivo e quindi in probabile presenza di neoplasia maligna alla mammella!".

Baldini chiede al sindaco "di non limitarsi a fare il passacarte del Dott. Carradori, ma di dirci cosa pensa di tale manifesta inadeguatezza organizzativa che da troppo tempo si protrae, mettendo a rischio la salute delle utenti".

sabato 13 novembre 2010

RIDOLFI: RIFORME CHE EVITANO MACELLERIA SOCIALE E CI COPIANO ALL’ESTERO

Piacenza - "Berlusconi, il Governo del fare e la riforma della Pubblica Amministrazione". E' questo il titolo dell'incontro pubblico, che si è svolto presso la sede del Popolo della libertà, in via XXIV Maggio a Piacenza. Ospite e relatore principale Rodolfo Ridolfi, il consigliere politico del Ministro per la pubblica Amministrazione e Innovazione: Renato Brunetta. Ridolfi è giunto in città per illustrare ai piacentini la Riforma sull'impiego pubblico, presentata dal consigliere sia sotto forma tecnica che politica. Dal punto di vista strutturale Ridolfi ha spiegato: " si tratta di una Riforma a costo zero che ha mantenuto invariata la produttività evitando la macelleria sociale". Proprio su quest'ultimo punto è stato spiegato, dall'esponente del PDL: "rispetto a paesi come la Gran Bretagna – si vedano in questi giorni i 400 mila posti di lavoro tagliati nel pubblico impiego – così come la Francia – basta osservare cosa sta succedendo sulla Riforma delle pensioni varata da Sarkozy – le disposizioni del Governo italiano hanno fatto emergere pochissime proteste o prese di posizione". Inoltre, ha aggiunto Ridolfi: "abbiamo messo in campo una serie di disposizioni che altri paesi, anche extraeuropei, come Cina e Russia, stanno copiando per semplificare il loro modello di lavoro nel pubblico impiego". "La tanto criticata lotta ai fannulloni ha portato fin'ora ad una riduzione del 35% degli sprechi", così Ridolfi. Dal punto di vista politico il consigliere di Brunetta non ha mancato di enunciare i motivi per i quali questo Governo, sempre più precario agli occhi dell'elettorato, deve rimanere al suo posto: "oltre ad essere un esecuti che ha operato bene, Berlusconi non può lasciare perché siamo in prossimità di scadenze economiche, anche internazionali, cruciali per il Paese. Se non fosse assicurata la stabilità rischieremmo di pagare in maniera ancor più salata questa scelta. Purtroppo, rispetto alla Germania abbiamo un debito pubblico che non ci permette grossi margini di manovra, ma il debito verrebbe ancor più appesantito se Berlusconi e questo Governo dovessero lasciare, perché i mercati internazionali ci farebbero pagare interessi salatissimi per la nostra mancanza di una leadership riconosciuta", così ha concluso Ridolfi, nel precisare le ragioni per le quali non crede alla fine di questa legislatura.

POMPEI E EX CONSORZIO SERVIZI SOCIALI: DAL PD DUE PESI E DUE MISURE

Il PD a Roma sfiducia il Ministro Bondi e a Ravenna promuove gli amministratori dell’ex consorzio dei Servizi Sociali.
Le discrasie sulla linea politica del PD a livello nazionale della appaiono veramente notevoli. con quella locale.
A causa del crollo della cosiddetta Domus dei Gladiatori a Pompei. Il PD presenterà in Parlamento una mozione di sfiducia nei confronti del Ministero dei Beni Culturali Sandro Bondi, reo di non avere preservato il sito archeologico.
Con tutti i danni ambientali, con tutte le ferite inferte al territorio e alle bellezze architettoniche ed artistiche del nostro paese dalle scelte delle varie classi politiche, che si sono conseguite dal dopo guerra ad oggi, sembra decisamente fuori luogo una tale richiesta.
Ma se il Ministro Bondi è responsabile del crollo di Pompei, come può il sindaco di Ravenna Matteucci, parte della sua Giunta e dirigenti non essere responsabili del buco di bilancio dell’ex consorzio sui Servizi sociali (€. 10.000.000) che, di fatto, è franato sul bilancio comunale, dilapidando la quasi totalità delle risorse raccolte dai dividendi delle partecipazioni pubbliche?
Altri fatti eclatanti sono successi in Provincia di Ravenna e nei vari Comuni ravennati (Brisighella, Bagnacavallo, Fusignano, Conselice, ecc.)
Questa è probabilmente la scala di valutazione del PD a Roma, ben diversa da quella del PD di Ravenna .

GOVERNO BERLUSCONI FATTI E NON PAROLE

PIOGGIA DI EURO PER SCUOLE PIU’ SICURE: €. 2.028.000, ALLA PROVINCIA DI RAVENNA, COMUNE DI RAVENNA E CONSELICE

Il sottosegretario alle infrastrutture sen. Mario Mantovani nella sua recente visita a Ravenna ha comunicato che il Governo Berlusconi ha destinato per la Regione Emilia Romagna, i fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici pari a €. 20.954.000,00, in questi fondi sono compresi gli interventi per la Provincia di Ravenna pari a : €. 2.028.000,00 per 11 interventi così suddivisi: Provincia di Ravenna €. 806.000 per 4 interventi, Comune di Ravenna €. 247.000 per 2 interventi, San Pietro in Campiano €. 689.000 per 3 interventi, Pontenuovo €. 195,000 per 1 intervento, Comune di Conselice €. 91.000 per 1 intervento.
Il sottosegretario ha definito l’intervento: ”E’ il miracolo di Vito. da una immane tragedia è nata un’occasione di speranza, o a beneficio di migliaia di giovani studenti italiani” dopo l’approvazione definitiva da parte del CIPE del primo stralcio di 358.000.000 di euro su un totale di un miliardo di euro che interesserà più di 1700 scuole italiane.
Nel 2008 a Rivoli in provincia di Torino il giovane Vito Scafidi morì per il crollo del soffitto della sua scuola (liceo di competenza della Provincia) . Il governo, a pochi mesi dal suo insediamento, decise d’intervenire subito. Fu così avviato un censimento straordinario degli edifici scolastici, che ha portato alla compilazione di una lista d’interventi urgenti, approvata dalla Conferenza Stato-Regioni nei giorni e ratificata dal CIPE.
L’operazione è un colpo alla burocrazia, perché i soldi vanno direttamente ai comuni e alle Province, saltando i consueti orpelli tipici della macchina amministrativa italiana, così da consentire una più veloce cantierizzazione degli interventi. Inoltre si tratta di una boccata d’ossigeno per tante amministrazioni, alle prese, con un bilancio sempre più risicato.

Si tratta di un vero federalismo perché si sostengono i Sindaci e i presidenti delle Province chiamati in prima persona a intervenire con celerità e concretezza sui bisogni del proprio territorio, in particolare in questo caso a favore della tranquillità dei giovani e delle loro famiglie, che certo non devono preoccuparsi per la sicurezza dei figli ma al solo fatto che studino e si preparino adeguatamente alle sfide della vita.
Inoltre è stato applicato per la prima volta un principio di equità sociale: la destinazione dei fondi è stata stabilita non solo tenendo conto della sismicità della zona, ma anche utilizzando criteri oggettivi come l’età degli immobili, il numero di aule e di popolazione scolastica nelle singole regioni.
E’ infine un progetto di economia in chiave sociale perché in questo momento di difficoltà gli enti locali daranno lavoro ad imprese e lavoratori con un’immissione nel sistema Paese, pera di 358.000.000 di euro.
Il Capo Gruppo FI .PDL Provincia di Ravenna Vincenzo Galassini
Il vice Giovanna Maria Benelli



UN FONDO ANTI- CRISI PER I LAVORATORI DEL COMMERCIO

LA RICHIESTA DI GRILLINI (PDL)


Lunedì 8 novembre in consiglio comunale è stata approvata la delibera che riguarda la conferma ed estensione del fondo anti-crisi per i lavoratori dipendenti.. "Non solo il mondo dei lavoratori dipendenti è interessato da questa crisi, ma, ovviamente, tutto il sistema economico - è quanto afferma il consigliere PdL Alessio Grillini - Il mondo del lavoro autonomo subirà un ulteriore contraccolpo con le prossime aperture del nuovo Conad e dell'outlet".
"Non si può prescindere da questa realtà ed abbandonarla, senza studiare anche in questo caso ammortizzatori sociali a livello locale, considerato questo improvviso e deciso sbilanciamento del sistema economico locale Sostenere le imprese significa sostenere un sistema produttivo che va indirettamente e direttamente ad influire positivamente su tutto il mondo del lavoro e su tutto l'indotto ad esso legato - sostiene Grillini.
Per questo in consigliere ha presentato un'interrogazione al Comune per sapere se esiste la possibilità di istituire un fondo anti-crisi a sostegno delle attività da lavoro autonomo "in segno di una concreta sensibilità verso tutto il sistema lavoro del nostro tessuto sociale locale".

SOLIDARIETA’ A VITTORIO FELTRI DAL GRUPPO FORZA ITALIA- PDL DELLA PROVINCIA DI RAVENNA

IL TESTO INVIATO

Gentile Direttore,
a nome personale e del gruppo FI-PDL della Provincia di Ravenna esprimo la più grande solidarietà all’ uomo più perseguitato dopo il presidente Berlusconi, una vera vergogna con questi giornalisti e politici di tutta la sinistra e ora anche con quel traditore di Fini, abbiamo toccato il fondo coraggio dott. Feltri e a tutto il GIORNALE e disponibili a sostenere eventuali iniziative in merito.
Vincenzo Galassini Capo Gruppo FI-PDL Provincia di Ravenna.

UN’ ESPLOSIONE DA 6 MILIONI

IL BILANCIO DELLA DETONAZIONE DELLA MINA TEDESCA: 700 CHILI DI TRITOLO, 3.800 RESDIENTI COINVOLTI, NOVE INDAGATI A PIEDE LIBERO E UN COSTO DA CAPOGIRO.

RAVENNA - La bomba è esplosa. I 700 chili di tritolo della mina tedesca trovata il 22 giugno durante i lavori di dragaggio del portocanale, sono saltati in aria ieri al largo del poligono militare di Foce Reno, dopo il trasporto di domenica scorsa dalla pialassa del Piombone, dove era stata portata all'indomani del ritrovamento. Una colonna d'acqua che pare abbia raggiunto i 150 metri di altezza, con la detonazione controllata dagli specialisti dello Sdai di Ancona. La detonazione, così come il lento trasporto di domenica lungo il canale candiano, sono state documentate in un video (visibile in esclusiva su Romagnanoi), che potrebbe avere valenza probatoria, dato che nello sfondo della vicenda compaiono nove indagati a piede libero, con l'accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti, di rimozione dolosa e di trasporto di materiale esplosivo. Si tratta di quattro dipendenti della Cmc, di un pilota del porto, di un alto dirigente di Autorità Portuale e di tre dipendenti della società belga incaricata dei lavori. Le operazioni di trasporto dalla pialassa del Piombone, dove la mina era stata portata - secondo l'accusa - per evitare ritardi sulle consegne dei lavori, hanno condizionato 3.800 residenti di Porto Corsini e Marina di Ravenna (tra evacuati e costretti in casa). E ora, a esplosione avvenuta, riemerge l'interrogativo dei costi. E c'è chi azzarda già 5 o 6 milioni di euro.

PERCHE’ SI DEVE DIMETTERE?

Ma perché dovrebbe dimettersi? Perché l’ha chiesto ieri sera, ad AnnoZero, Italo Bocchino, con queste testuali parole: “Silvio Berlusconi ritiene di avere costruito lui Palazzo Chigi e vuol lasciarlo ai figli Marina e Piersilvio”? Perché domenica scorsa in un comizio a Bastia Umbra il presidente della Camera ha invocato (anzi, intimato) un percorso bizantino di crisi “pilotata”, con dimissioni del premier, allargamento della maggioranza all’Udc, reincarico allo stesso Berlusconi, nuovo governo con nuovo programma “da discutere”? Se questa è la correttezza costituzionale e istituzionale di un partito appena fondato dalla terza carica dello Stato, stiamo freschi. Siamo fuori da ogni prassi della Costituzione, che prevede le dimissioni del capo del governo – e di conseguenza dell’intero esecutivo – in due casi: per il venir meno della fiducia in Parlamento, a seguito di un voto motivato di sfiducia; oppure volontarie da parte del presidente del Consiglio, e in questo caso è prassi che il Quirinale rinvii sempre alle Camere il governo perché lì, in Parlamento, sia sanzionata la sfiducia. In altri termini, il governo non è – e la Costituzione lo impedisce – una sorta di albergo con le porte girevoli. Uno entra, l’altro esce. Chi occupa una carica di rilievo nelle istituzioni dovrebbe saperlo meglio di altri. Chi, a cominciare dalla sinistra, ha sempre agitato il vessillo della difesa della Costituzione, dovrebbe saperlo egualmente.

venerdì 12 novembre 2010

PDL CONTRO CAPPIO E MANETTE DI START

AI BERLUSCONIANI NON PIACE LA CAMPAGNA DI PROTESTA CONTRO LA FINANZIARIA DELL’AZIENDA DEL TRASPORTO PUBBLICO

Per criticare i tagli al settore decisi dal Governo con la finanziaria l'azienda pubblica Start Romagna Spa ha diffuso manifesti con tanto di cappio e manette. Il Pdl non ci sta, parla di campagna "scandalosa" e "falsa", annuncia in viale Aldo Moro un'interrogazione a sei mani (Marco Lombardi, Luca Bartolini e Gianguido Bazzoni) per sapere "cosa ne pensa" il presidente della Regione Vasco Errani. "Avevamo già denunciato il fatto che la sinistra, non contenta di averci propinato Hera, aveva intenzione di creare un nuovo carrozzone romagnolo del Trasporto Pubblico Locale per poter continuare nell'uso privato di strutture pubbliche anche in caso di sconfitta elettorale nei Comuni e nelle Province" . Start Romagna, la holding nata a luglio dalla fusione delle aziende di trasporto pubblico di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini e partecipata dai Comuni e dalle Provincie interessate, aveva già suscitato dubbi nei berlusconiani: "Invece di enfatizzare la 'mission' del servizio di pubblica utilità si parla di 'progettazione, vendita di servizi di navigazione, vacanza e turismo', facendo in pratica concorrenza ai privati con soldi pubblici senza guardare al bilancio". Ma "il fatto che oggi la società impieghi proprie risorse per fare opposizione al Governo per conto del Pd supera ogni limite di decenza", accusa Bazzoni.

CHI SI OCCUPA DELLE PROBLEMATICHE CONCRETE DEL PAESE? BERLUSCONI!

Il richiamo di Giorgio Napolitano ad occuparsi con senso di responsabilità “delle problematiche concrete del Paese, chiunque sarà chiamato a governare, o a governare nuovamente” è stato generalmente interpretato come il preannuncio di una crisi imminente. Ed anche, dai più attenti, come l’auspicio di una continuità politica: in pratica, in caso di dimissioni da parte di Silvio Berlusconi, come il preannuncio di un reincarico allo stesso premier. Non sta a noi forzare il pensiero del capo dello Stato. Certo è che se c’è qualcuno che in questo momento si occupa “delle problematiche concrete del Paese” questo è proprio Berlusconi. Se c’è un governo nonostante tutto al lavoro, questo è proprio il governo attuale. Se c’è una maggioranza che continua a fare la maggioranza, questa è proprio la maggioranza di centrodestra con il Popolo della Libertà e la Lega.  Gli altri che cosa fanno? Lontani mille miglia dai problemi concreti, a cominciare da quelli delle emergenze economiche e ambientali, sono tutti presi ad alambiccare giochi di potere politici. Crisi pilotate, mozioni di sfiducia a questo e quello, bizantinismi, trasformismi e alleanze spericolate tra quella che un tempo era l’estrema destra, e quella che continua ad essere l’estrema sinistra.   Gli ultras di Fli “non escludono nulla”, neppure un accordo con Nichi Vendola. In nome di che? “Del nuovo”, dicono. Il Pd è intento a raccogliere firme. Contemporaneamente deve guardarsi appunto dalla propria sinistra, oltre che dai “rottamatori”. Il cosiddetto nuovo centro (quale?) continua ad autodefinirsi come la formula vincente per l’Italia, sennonché questo nuovo centro esiste, a stento, solo sulla carta, ed anche se si presentasse compatto alle elezioni non raccoglierebbe più di un quinto dei voti.

giovedì 11 novembre 2010

NUOVAMENTE RINVIATA DALLA PROVINCIA LA ROTATORIA A S. AGATA SUL SANTERNO SULLA SAN VITALE

AUMENTO DEL TRIPLO DEI COSTI, COME MAI I LAVORI IN PROVINCIA DI RAVENNA COSTANO PIU’ CHE IN ALTRE ZONE? IL PDL INIZIERA’ UNA VERIFICA IN MERITO



LA NUOVA RICETTA DEI FINIANI: PIU’ IMMIGRATI PER TUTTI

ALLA CAMERA IL TRIPLO TRADIMENTO DEI FINIANI. VOTANO CON LA SINISTRA A FAVORE DEI CLANDESTINI

Fli manda sotto il governo tre volte su una mozione sul trattato Italia-Libia. Fallisce il tentativo di Frattini: "Così facciamo entrare tutti". Alcuni finiani votano contro le indicazioni di Bocchino. Futuro e Libertà affonda il governo schierandosi c on Bersani e Di Pietro. E lo fa votando un emendamento che vorrebbe rimettere in discussione il trattato Italia-Libia sul contrasto all’immigrazione clandestina. Con il rischio dell’apertura indiscriminata delle nostre frontiere. Ma quello che i finiani ieri hanno rivendicato come un successo certifica anche una spaccatura ormai difficilmente ricucibile tra la parte più dura e quella moderata del partito: un gruppo di esponenti di Fli, tra cui Silvano Moffa, Roberto Menia, Giuseppe Consolo e Donato Lamorte, hanno votato contro le indicazioni del capogruppo Italo Bocchino su un emendamento dell’Idv. Nonostante quest’ultimo sia andato platealmente a cercare di convincere uno per uno i suoi colleghi a non dissociarsi. Beccandosi cori di proteste e fischi da parte di tutto il Parlamento. Tutto avviene nel tardo pomeriggio, quando il Pdl presenta una mozione con alcuni aggiornamenti del trattato fra Italia e Libia. Un aggiornamento necessario visto che all’inizio di ottobre i ministri della Ue hanno firmato un accordo con Gheddafi proprio su quel documento. Ma il radicale del Pd Matteo Mecacci presenta un emendamento nel quale si chiede che la Libia si impegni ad accogliere anche le raccomandazione dell’Onu sui diritti degli immigrati oltre ad aprire un ufficio a Tripoli dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati.

APERTURA OUTLET LIFE STYLE VILLAGE LE PERLE FAENZA: CONFERENZA STAMPA DI TUTTI I CONSIGLIERI INTERESSATI

L’AMPIA RASSEGNA STAMPA

mercoledì 10 novembre 2010

APERTURA OUTLET LIFE STYLE VILLAGE LE PERLE FAENZA: CONFERENZA STAMPA DI TUTTI I CONSIGLIERI INTERESSATI

Stamattina nella sala verde del Comune di Faenza si è svolta la conferenza stampa, contro la scelta del outlet Life Style Village le Perle a Faenza, con la presenza di tutti i capi gruppo consiglieri comunali Raffaella Ridolfi, Villa, Grillini –Faenza-, Farolfi –Brisighella-, Zannoni –Bagnacavallo-, Foschini –Cotignola- Brini –Massa Lombarda- e il coordinatore PDL di Faenza Spada Luciano e il capo gruppo della Provincia di Ravenna Galassini, assenti giustificati: Piolanti –Casola Valsenio- Valenti –Riolo Terme- Minardi –Castelbolognese-. Alla presentazione, alla quale ha partecipato tutta la stampa locale, è emerso che la maggiore responsabilità spetta alla Provincia di Ravenna per due aspetti: indirizzo per le scelte economiche e approvazione dei Piani Regolatori dei Comuni e PTCP, due scelte che spegneranno tante attività nei centri storici dei comprensori di Faenza e Lugo.

Nettamente negativo il giudizio sull’operato del Presidente della Provincia Francesco Giangrandi che ha messo 10 anni per arrivare a questa scelta, superata nella realtà con la crisi internazionale e il superamento di tali attività anche all’estero dopo decenni di esperienza e dei Sindaci di sinistra (vecchi e nuovi) nonostante le riserve di consiglieri della maggioranze e la contrarietà del PDL a tutti i livelli. Sbagliata la scelta di raddoppiare gli Outlet in tutta la Provincia ma ancora di più realizzarne tre, vicinissimi, a Faenza: Maioliche, Le Perle, Conad con tutti i problemi economici e la carenza di viabilità che solleveranno.

La mancata realizzazione della rotonda all’uscita dell’autostrada a Faenza per l’A14 che in dieci anni di mancanza ha creato tanti incidenti stradali, con tanti danni per tutti, (personali, aziende, ASL, assicurazioni, ecc) e le future relative conseguenze; Gli oneri perequativi, ovvero un indennizzo ai Comuni per l’outlet faentino sono niente davanti al futuro danno, grave che il comune di Faenza , per salvare la propria situazione finanziaria, incassi subito gli oneri e li ripaga, in briciole, in cinque anni agli altri Comuni, ma tutti i sindaci di sinistra sono felici e contenti.

ON.LE GARAGNANI PROPOSTA DI LEGGE “PRINCIPI FONDAMENTALI DI DIRITTO ALLO STUDIO E DI LIBERTA’ DI SCELTA DEL PERCORSO EDUCATIVO”.

ADESIONE DI GALASSINI CAPO GRUPPO FI-PDL PROVINCIA DI RAVENNA. A TUTTI E’ CONSENTITO DI ADERIRE MANDANDO UN MESSAGGIO.

L’ On. Fabio Garagnani, responsabile naz. consulta scuola PDL responsabile scuola del PDL davanti alla delicata situazione delle scuole paritarie che rischiano la progressiva estinzione per effetto dei costi esorbitanti della gestione ordinaria e della politica oggettivamente discriminatoria delle Giunte di sinistra, ha chiesto l’ appoggio per una sollecita discussione della sua proposta di legge : "Principi fondamentali in materia di diritto allo studio e di libertà di scelta del percorso educativo", presentata nell’ormai lontano 2001 e nelle successive legislature, con l’obiettivo di dare alle famiglie la possibilità di scelta di un determinato modello educativo, come avviene in Lombardia e Veneto. La proposta ha riscontrato numerose difficoltà per essere inserita all’O.d.G. della Commissione cultura della Camera dei Deputati e ha chiesto di appoggiare e ottenere la adesione a questa iniziativa che, aldilà della sua valenza nazionale, riguarda prevalentemente l’Emilia Romagna e le cosiddette "Regioni rosse", dando alle famiglie la possibilità di rivolgersi eventualmente alla Magistratura amministrativa per ottenere il pieno rispetto del diritto allo studio, cosa che avviene in Lombardia, Veneto ed attualmente in Piemonte con il cosiddetto "buono scuola". Personalmente ho già aderito, per la tua eventuale adesione, considerata l’urgenza e la necessità dell’approvazione del provvedimento, anche a fronte dell’ostilità preconcetta della sinistra e non solo, in Commissione cultura, puoi mandare la tua adesione: garagnani_f@camera.it o al numero di telefono della segreteria di Roma 06 67605264. Vincenzo Galassini

AVVENIRE : LE DICHIARAZIONI DI FINI RICORDANO UN CERTO ANTICLERICALISMO.


''Il 'partito moderno' anzi 'futurista' di Gianfranco Fini, sta rivelando di portare nel suo dna qualcosa di strutturalmente e di in accettabilmente vecchio: la pretesa radicaleggiante di dividere il mondo in buoni e cattivi, in arretrati e progrediti culturalmente, sulla base di una promessa e di un pregiudizio ideologico''. Lo scrive Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, rispondendo all'intervento di un lettore che, citando alcuni passaggi del discorso di Fini, ironicamente spiega di non accettare l'idea che la famiglia fondata sul matrimonio sia sintomo di arretratezza culturale. ''Il ronzio di fondo che accompagna le dichiarazioni del leader ricorda - spiega Tarquinio - le sicumere dell'anticlericalismo proprio, con le sue ambizioni e le sue miserie, di una certa Italia liberale in tutto e con tutti tranne che nei confronti dei cattolici. Un retorico elogio della confusione, all'insegna del più piacione dei relativismi. Nonostante l'ostentato richiamo all'idea di una laicità positiva''. ''Il neoleader di Fli e attuale presidente della Camera - prosegue il direttore di Avvenire - si mostra pronto a ridurre la 'famiglia tradizionale' a una possibilità, a una mera variabile in un catalogo di desideri codificati, manco a dirlo, secondo 'gli standard europei'. Bizzarro, deludente e rischioso argomentare che si somma all'altrettanto pericolosa scelta di campo che l'ha indotto a osteggiare una legge, quella sul 'fine vita', tesa a scongiurare la surrettizia e anti-umana introduzione di pratiche eutanasiche nel nostro ordinamento. Come potrebbero - conclude Tarquinio - non tenerne conto con lucidità i potenziali interlocutori politici di Fini?''.

martedì 9 novembre 2010

LA CRISI? SE CRISI DEVE ESSERE VA APERTA SOLTANTO IN PARLAMENTO

Fini ha varcato il suo piccolo Rubicone voltando le spalle al mandato elettorale e cercando di aprire una crisi al buio, esattamente come accadeva nella Prima Repubblica. Una crisi, oltretutto, extraparlamentare chiedendo le dimissioni di Berlusconi come contropartita dell'accettazione del patto di legislatura proposto dal premier alla direzione nazionale del Pdl, ma senza dare alcuna garanzia su chi dovrebbe essere a gestire da Palazzo Chigi la nuova fase politica. E', dunque, un boccone avvelenato che il Pdl non può che respingere al mittente senza se e senza ma. Il discorso di Bastia Umbra non è di quelli che passerà alla storia, perché colmo di contraddizioni. Facciamo solo qualche esempio:

1. il presidente della Camera ha detto che il governo avrebbe disgregato la coesione sociale del Paese, quando perfino i sindacati hanno riconosciuto esattamente il contrario (i 35 miliardi di ammortizzatori sociali che hanno tenuto legati i lavoratori alle aziende in crisi ne sono la prova lampante);

2. ha parlato dell'identità nazionale da preservare, ma i suoi parlamentari hanno presentato un disegno di legge con la sinistra per svendere la cittadinanza italiana agli immigrati;

3. ha già rinnegato i cinque punti per il rilancio del governo che Fli ha votato compattamente alle Camere appena quaranta giorni fa, ponendo altre condizioni sulle quali si potrebbe tranquillamente discutere se non fossero palesemente pretestuose;

LUGO NON C’E’ SPAZIO PER LA CULTURA

9 NOVEMBRE COMMEMORAZIONE DEL MURO DI BERLINO

DI RODOLFO RIDOLFI



Finalmente il Sindaco Matteucci ha trovato il coraggio di commemorare il 9 novembre ricorrenza della caduta del Muro di Berlino adeguatamente con l’inaugurazione del parco intitolato a tale evento storico, denominato “Parco 9 novembre 1989 – Caduta del Muro di Berlino”. Si tratta dell’area verde compresa tra via Keplero, via Pacioli e via Cusano (retro Conad Galilei). Si tenta così, e comunque non manchiamo di apprezzare questa nuova sensibilità, di cancellare vent’un anni di indifferenza e negazione a partire dall’evento organizzato lo scorso anno con la presenza del compagno di sempre Giulietto Chiesa che sosteneva: “Dunque venti anni dopo la caduta del muro abbiamo da celebrare solo la stupidità dell’Occidente vincitore, e la sua incultura, oltre che il suo egoismo. Ma questo occidente in piena e irreversibile crisi (perché o non ne uscirà, o, se ne uscirà, non sarà più l’Occidente che conosciamo) sta cercando di applicare le regole orwelliane: chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato. A questo servono le celebrazioni di questo ventennale, solo che loro non controllano più nemmeno il presente. Per questo credo che toccherà alla prossima generazione fare il grande sforzo, se ne sarà capace, di riscrivere la storia che i vincitori hanno scarabocchiato”. Potremmo in maniera semplice e rozza applicare il pensiero di Giulietto Chiesa alla resistenza, giustificando così ad esempio l’intitolazione di una strada ad Arrigo Boldrini, ma ci asteniamo da un ragionamento così grezzo ed infarcito di propaganda.

domenica 7 novembre 2010

GIANGRANDI INADEMPIENTE SULLA PUBBLICAZIONE DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE DEGLI AMMINISTRATORI DELLA PROVINCIA DI RAVENNA: VERGOGNA!

DAL 2004 NON PUBBLICA I DATI COME PREVISTO DALLA LEGGE

Il Regolamento n. 3 della Provincia di Ravenna “Regolamento di esecuzione dell’art. 11 della Legge 5 luglio 1982, n. 441 concernente disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni Enti.”, obbliga la segreteria generale dell’Ente a pubblicare (ai sensi dell’art.8) annualmente in un apposito bollettino “La situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti”. E’ nota la battaglia che il nostro gruppo svolge per ottenere la pubblicazione della situazione patrimoniale dei consiglieri provinciali, assessori e rappresentanti in diverse società partecipate dalla Provincia, obbligatoria per legge. Un’ atto che svolgono tutti gli enti pubblici, compreso il comune di Ravenna, mentre non viene rispettata dal Presidente Giangrandi. Il citato regolamento con la pubblicazione dei redditi è avvenuta solo fino al 2004, (riferiti ai redditi del 2003) poi la grave dimenticanza o “inadempienza di legge”. Dal 2004 ad oggi, non siamo stati capaci di ottenere quanto obbliga la legge, pertanto abbiamo presentato formale richiesta di visionare gli atti. Certamente su questo problema andremo fino in fondo per fare rispettare la “legge” e affinché siano assunti i provvedimenti necessari nei confronti dei responsabili della gravissima inadempienza di legge. Questa è l’ennesima conferma del giudizio negativo che diamo della Giunta Provinciale di sinistra (PD, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Partito Repubblicano) presieduta da Giangrandi per 10 anni. Gravissimo da chi si riempie sempre la bocca di “trasparenza, partecipazione, ecc” non rispetti la legge con la pubblicazione dei redditi, incapace di risolvere la vertenza con il personale dipendente, dopo 10 anni sta finalmente (con la nostra insistenza) sbloccare l’utilizzo del fondo “Eredità Caletti” e la realizzazione della rotonda all’uscita dell’autostrada A14 a Faenza, grave il blocco dei lavori al Liceo scientifico di Lugo e la messa in sicurezza della strada 302 “Pontelungo” e ci fermiamo qui.

CENTRALE BIOMASSE RUSSI: BAZZONI CHIEDE ALLA REGIONE DI NON CONCEDERE IL VIA E L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO.

mercoledì 3 novembre 2010

COERENZA: PALAZZETTI AVEVA NOMINATO I SUOI AMICI VICE COORDINATORI DOVE NON ESISTE NEPPURE IL COORDINATORE PER REDIGERE UN ELENCO DI FUORIUSCITI DAL PDL

Nel PDL le prime dure critiche a Fini sono arrivate ad aprile e furono votate da Palazzetti e dai suoi amici unanimemente.
 A Luglio Ridolfi dichiarò: “E’ evidente che chi si riconosce nelle posizioni di Gianfranco Fini e dei parlamentari del già costituito Gruppo Futuro e Libertà per l’Italia è incompatibile con il Popolo della Libertà.  Arrivare alla chiarezza dei rapporti e dei ruoli è un passaggio fondamentale, questa verifica va fatta da subito anche a Ravenna sia negli organismi provinciali sia nei gruppi consiliari a tutti i livelli.  Mi rivolgo quindi a tutti i sostenitori e simpatizzanti del Presidente Berlusconi, siano essi provenienti da Forza Italia siano essi provenienti da Alleanza nazionale, che condividono l’assunto che si milita nello stesso partito quando si avverte il vincolo della comune appartenenza e della solidarietà fra i consociati, e che stanno nel Popolo della Libertà riconoscendosi nei principi del popolarismo europeo che al primo posto mettono la persona e la sua dignità, affinché serrino le fila del partito, li invito inoltre a considerare questa fase di chiarificazione politica come un momento costruttivo dello stesso che come tutti i momenti chiarificatori porta in dote una rinnovata fase politica, tesa innanzitutto alla realizzazione e al rispetto del programma di Governo presentato in occasione delle elezioni politiche del 2008 che sarà alla base anche del programma per le prossime consultazioni elettorali in Comune e Provincia di Ravenna.”    “A tal proposito rimarco come sia stato più che opportuno prima di tutto eleggere il coordinatore provinciale di Ravenna Gianguido Bazzoni in Consiglio regionale e alla luce dei recentissimi eventi quanto fatto con intelligenza e preveggenza dal Vice Coordinatore comunale Vicario di Ravenna Alberto Ancarani che ha ritenuto di dar voce al disagio derivante dalla ormai palese esistenza di un partito nel partito capeggiato dal Presidente Gianfranco Fini”.
-  Da allora registriamo che Palazzetti ha nominato i suoi amici vice coordinatori vicari all’insaputa di tutti e nella maggior parte dei casi dove non esisteva neppure il coordinatore per poter redigere un elenco di fuoriusciti dal PDL consistente. Fra l’altro non ne aveva bisogno perché i due consiglieri di An al Comune di Ravenna sono tutti e due di futuro e libertà Palazzetti e Covato i due di Lugo Baldrati (amico di Benedetto Della Vedova) e Angela Scardovi pure.