venerdì 9 dicembre 2011

NIENTE AUMENTO IRPEF AI RICCHI (SOPRA I 75.000 EURO), MA QUELLA REGIONALE IN BUSTA PAGA LA PAGHIAMO TUTTI


Il governo ha sbandierato agli italiani che con il mancato aumento dell’Irpef dal 43 al 46 per cento aveva rinunciato ad un miliardo di euro? E’ vero ma rimediare ci ha pensato subito Giarda, il ministro del Bilancio ombra, mettendo in difficoltà Monti, che sembra aver già le scatole piene di questo suo collaboratore pensionato che non va in pensione. E sì perchè “nonnetto”, come lo chiamano in consiglio dei ministri, ha concordato con le regioni l’aumento dell’addizionale regionale dallo 0.9 al 1,23. Decimali che dicono poco adesso ma che si faranno sentire nelle buste paga perchè l’aumento dell’addizionale regionale peserà il 30 per cento in più. Giarda ha fatto tutto senza dire niente a nessuno ma concordando il testo con Vasco Errani il presidente della Conferenza dei presidenti di regione. Il consenso politico è importante così il ministro ha voluto far recuperare alle Regioni le pesanti sforbiciate nel capitolo sanità. All’interno del governo questo accordo Giarda-Errani certo non è piaciuto perché rischia di creare nuove tensioni con Pd e Pdl. Come faranno i due partiti a spiegare ai loro elettori che per compensare il mancato aumento dell’Irpef per i redditi più alti, cioè per chi guadagna d più di 75mila euro in più, adesso la crescita della tassa regionale colpirà tutti, poveri e ricchi senza distinzione. Con un aggravante: l’addizionale vale anche per il 2011 così le buste paga di dicembre saranno ulteriormente falcidiate. E questa non è la prima volta che Nonnetto Giarda crea tensioni nell’Esecutivo. L’esuberanza di Giarda ha già fatto storcere parecchio Antonio Catricalà che alla prima uscita pubblica del governo ha dovuto cedere il posto a Nonnetto e accomodarsi in platea. Malumori anche quando è stata messa a punto la manovra perchè Giarda ha voluto fare il sapientone mettendo più di una volta in difficoltà Monti che l’ha voluto davanti ai suoi ministri. A Palazzo Chigi c’è chi dice che Monti sopporterà fino all’approvazione della manovra poi ridimensionerà Nonnetto imponendogli di fare solo il ministro dei Rapporti col Parlamento, mestiere che evidentemente non sa fare.

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