Gli impegni precedentemente assunti, come vi
avevamo tempestivamente comunicato, non ci impediscono, per i cinque/sette
minuti che sarebbero stati dedicati ai nostri commenti ed alle nostre
valutazioni sul documento che ci avete gentilmente anticipato, di farvi
pervenire per iscritto le nostre posizioni sull’oggetto. Sono a tutti note le
nostre valutazioni sulle coop e le nostre critiche più ragionate rispetto a
quelle del segretario generale della Camera del lavoro di Reggio Emilia che
afferma come “la forma cooperativa viene sempre più spesso usata per praticare
il banditismo sociale” ed a quelle dell’ex direttore del Manifesto Gabriele
Polo “Il fallimento della storica Cooperativa Muratori di Reggiolo, data di
nascita 1907 che negli anni era diventata la banca per i Risparmi di tutta
Reggiolo…allunga qualche ombra anche sul ruolo di collante sociale che le
cooperative hanno avuto per anni da queste parti”. Voi affermate
“… l’avvio di una nuova fase politica che metta in primo piano la
ripresa dell’economia e dell’occupazione; un’agenda europea ed italiana
caratterizzata da una più compiuta e forte integrazione tra le ragioni del
rigore e le ragioni della crescita e della coesione sociale.” Non possiamo non
concordare, essendo stato esattamente questo l’impegno che ha caratterizzato
l’azione del Governo Berlusconi, interrotto dalla sciagurata anomala parentesi
del Governo Monti che ha provocato i disastri economici e finanziari del nostro
Paese ben evidenziati, purtroppo, dagli indici
economici tutti fortemente negativi prodotti da
quell’esperienza che fortunatamente è stata interrotta e che sicuramente gli
elettori cancelleranno ricreando una normalità democratica.
“La cooperazione ha affrontato la crisi cercando
di difendere l’occupazione, aumentando la produzione e sacrificando
significativamente la redditività ma le perduranti difficoltà del momento sono
tali da mettere in discussione la sopravvivenza di diverse cooperative, in
particolare nel settore delle costruzioni.”
Chi come le vostre imprese gode di molti privilegi
soprattutto fiscali, ma anche normativi, a tutti i livelli non solo centrali ma
anche regionali e locali dovrebbe essere in prima linea nei momenti di crisi
riconoscendo che molti soggetti della vostra rete sono ormai da tempo fuori da
quei principi di mutualità, solidarietà, partecipazione trasparenza ed
estraneità all’intreccio con i partiti e la politica! Ma così non è, ed al più
grande conflitto di interessi rappresentato dalle “coop rosse” soprattutto
nella nostra Regione e nella nostra Provincia, si aggiunge anche l’evidente
collateralismo della Confcooperative che candida il suo presidente Marino nella
lista Monti che ha subito scritto alle sue cooperative perché siano la sua
cinghia di trasmissione per il consenso elettorale!!!
Nel documento affermate: “Ridurre la pressione
fiscale – tema su cui sembra concentrarsi prevalentemente la campagna
elettorale – per sostenere la crescita e l’occupazione in particolare dei
giovani e per ridurre le diseguaglianze sociali: la riduzione va quindi
orientata prevalentemente a favore delle imprese che reinvestono gli utili per
creare sviluppo e nuova occupazione e dei redditi più bassi della popolazione.
E’ importante, a questo proposito, prevedere il credito di imposta per le
imprese che investono in ricerca e innovazione. Occorre soprattutto una diversa
distribuzione del carico fiscale: riduzione dell’irap e del cuneo contributivo
e fiscale e, parallelamente, una efficace lotta all’evasione”.
Concordiamo pienamente: è nota la nostra proposta
sull’abolizione dell’Irap in quattro anni. I dati dicono chiaramente che i
risultati più importanti nella lotta all’evasione così come quelli alla
criminalità ed alla confisca dei beni provenienti da illeciti mafiosi (poi
assegnati alle cooperative) appartengono al periodo del Governo Berlusconi. Il
nostro impegno politico si esplica anche nella riduzione dell’elusione fiscale
legalizzata di cui godono soprattutto nel settore della distribuzione certe
vostre “aziende” beneficiarie a nostro avviso - ma non soltanto nostro - di
veri e propri aiuti di Stato in violazione della normativa europea
“Rilanciare i consumi; riprendere con decisione
l’iniziativa sul fronte delle liberalizzazioni. Va a questo proposito
scongiurato l’ulteriore aumento dell’Iva previsto per il prossimo luglio.”
Se saremo maggioranza il nostro Governo non
aumenterà l’IVA.
Voi affermate “Per quel che riguarda l’IMU,
chiediamo un ripensamento di questo strumento, in particolare rispetto alla
prima casa in cui spesso diviene un ulteriore ostacolo alla ripresa del mercato
immobiliare, e rispetto alle attività produttive e agricole dove questa imposta
va ad aggravare situazioni economiche già difficili, e rispetto alle
cooperative di abitazione in regimi di locazione permanente di edilizia sociale
convenzionata.”
La nostra proposta è precisa, dettagliata e
cifrata:
“Abolizione dell’IMU sulla prima casa e sui
terreni e fabbricati agricoli. Restituzione di quanto versato nel 2012”
“La diminuzione della redditività, le nuove
imposizioni fiscali per le cooperative volute dal precedente Governo che
snaturano il principio sancito dalla costituzione e puniscono ingiustamente una
forma solidaristica di impresa, hanno rallentato significativamente la
patrimonializzazione creando anche nuove difficoltà nell’accesso al credito.
Importante, a questo proposito, il ruolo fino ad oggi svolto dai Consorzi di
garanzia fidi, che comunque necessitano di adeguate coperture nei Fondi
nazionali e regionali di cogaranzia.
Infine per quanto attiene Il superamento del
bicameralismo perfetto, il ripristino di un ruolo centrale dello Stato
nell’equilibrio complessivo dei diversi livelli istituzionali, la
semplificazione e la riduzione del numero degli enti intermedi a partire dalle
Province, l’omogeneizzazione delle regole di contabilità sono temi da tempo
maturi e che richiedono solo decisioni tempestive.”
Aggiungiamo la modifica del titolo V della
Costituzione sulla base della Riforma Costituzionale attuata dal Governo
Berlusconi e che fu cancellata con Referendum. Segnaliamo il nostro impegno
all’abolizione integrale del finanziamento pubblico ai Partiti
La lista dei problemi locali che è purtroppo in
gran parte irrisolta da vent’anni è da ascriversi soprattutto alle
responsabilità di chi ha gestito il potere regionale, provinciale e comunale.
Infine permetteteci in tutta franchezza di
rappresentare sgomento per la vicenda del Monte dei Paschi di Siena dove la
cooperazione della Lega esprime il Vice Presidente di Profumo Turiddu Campaini
(Unicoop Firenze) e sulla quale non abbiamo sentito alcun cenno di autocritica.
Alberto
Ancarani
Candidato alla Camera dei Deputati
Paolo
Savelli
Candidato alla Camera dei Deputati
Rodolfo Ridolfi Candidato al Senato della
Repubblica
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