mercoledì 20 febbraio 2013

VOTO A GRILLO E’ SPRECATO, VA A SINISTRA



Il voto dato a Grillo è sprecato. Lo ha detto Silvio Berlusconi a Tgcom24. Grillo, spiega, è il frutto di "un fenomeno nuovo: l’antipolitica. Si capisce che c’è un numero di italiani che vedono nel M5S la possibilità di picconare il mondo della politica che ha dato tante brutte prove disgustose, come quella, che a me ha disgustato molto, dei mestieranti della politica che fanno politica per avere vantaggi personali". Ma, insiste, "il voto dato a Grillo è sprecato, al 90% tolto ai moderati, perché gli elettori della sinistra sono militarizzati, il momento massimo lo hanno avuto al 34% mentre i moderati sono i 2/3. Se qualcuno va e pesca percentuali di questi 2/3 e li porta fuori può darsi che la sinistra diventi maggioranza. Questo è il rischio. Un rischio pericoloso perché i candidati di Grillo non sono scelti tra la società civile in base ai curricula in rete ma, per più dell’80%, appartengono all’ambiente dell’estrema sinistra dei centri sociali e dei comitati no tav. Andranno a braccetto con Vendola e Ingroia".





"C’è un assoluto pericolo di disperdere il voto. Al paese manca un assetto bipolarista, sistema adottato nelle democrazie più avanzate. In Italia il voto è frazionato e per poter formare un governo il partito di maggioranza relativa deve appoggiarsi ai piccoli partiti che mai agiscono nell’interesse comune, ma solo guardando il loro particolare interesse che sempre si identifica nell’interesse dei loro piccoli o piccolissimi leader".
"Dobbiamo superare molte difficoltà, abbiamo una legge assurda, quella che assegna, in campagna elettorale, ai partiti lo stesso tempo di comunicazione in tv e in radio. Il partito di maggioranza relativa ha lo stesso pezzettino del partito piccolo che non arriva nemmeno all’1%. Questo porta al frazionamento del voto, il contrario del bene del paese che è invece il bipolarismo. Il voto ai piccoli partiti non è solo inutile ma dannoso".
 Secondo Berlusconi perciò "bisogna scegliere o di là con la sinistra delle tasse, della patrimoniale, dell’Imu, dell’aumento dell’iva e dello Stato che vuole che i cittadini siano al suo servizio, o a destra in un movimento liberale che ha tra i suoi valori la religione della libertà che pensa che non si possono e non si devono aumentare le tasse e che pensa che lo stato sia al servizio dei cittadini. Per questo faccio un appello allarmato agli elettori di centrodestra: anche se non avete voglia di andare a votare, anche se avete voglia di andare addosso a questo sistema politico, questo non serve a nulla, le cose peggiorerebbero. Andate a votare e date un voto consapevole, dando a noi la possibilità e la responsabilità di governare il paese".

"La prossima settimana presenteremo le nostre innovazioni per Equitalia, però ho già lavorato per stendere l’ordine del giorno dei lavori dei primi 5 consigli dei ministri".

"Nel 2001 ho presentato un contratto con gli italiani: 5 cose difficili e importanti che mi proponevo di realizzare, perché la cosa importante è mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, e ne ho realizzati 4 e mezzo su 5. Nel 2008, ho presentato un contratto di 6 punti che sono stati tutti realizzati ma siamo stati al governo non 5 anni ma 3".

Quanto agli impegni per il prossimo governo il leader del Pdl assicura che "nel primo cdm ci saranno l’imu, l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, la norma dei giovani disoccupati che possono essere assunti senza costi in più e altre cose. Il programma è molto articolato e provvederemo a deliberare tutto nei primi 5 consigli".

"I costi della politica. E’ un altro settore in cui si deve intervenire. Abbiamo fatto firmare un patto dei candidati in lista che si impegnano a votare per il dimezzamento degli emolumenti, per il dimezzamento del numero dei numero dei parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali, votare per l’abolizione totale del finanziamento pubblico ai partiti e votare per restare al servizio dello Stato soltanto per due legislature. Questo dovrebbe portare a un risparmio importante di poco più di un miliardo. Pensiamo di arrivare a risparmiare il 10% in 5 anni, cioè 80 miliardi. Quindi 16 miliardi all’anno".


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