Il voto dato a Grillo è sprecato.
Lo ha detto Silvio Berlusconi a Tgcom24.
Grillo, spiega, è il frutto di "un fenomeno nuovo: l’antipolitica. Si
capisce che c’è un numero di italiani che vedono nel M5S la possibilità di
picconare il mondo della politica che ha dato tante brutte prove disgustose,
come quella, che a me ha disgustato molto, dei mestieranti della politica che
fanno politica per avere vantaggi personali". Ma, insiste, "il voto
dato a Grillo è sprecato, al 90% tolto ai moderati, perché gli elettori della
sinistra sono militarizzati, il momento massimo lo hanno avuto al 34% mentre i
moderati sono i 2/3. Se qualcuno va e pesca percentuali di questi 2/3 e li
porta fuori può darsi che la sinistra diventi maggioranza. Questo è il rischio.
Un rischio pericoloso perché i candidati di Grillo non sono scelti tra la
società civile in base ai curricula in rete ma, per più dell’80%, appartengono
all’ambiente dell’estrema sinistra dei centri sociali e dei comitati no tav.
Andranno a braccetto con Vendola e Ingroia".
"C’è un assoluto pericolo di disperdere il
voto. Al paese manca un assetto bipolarista, sistema adottato nelle democrazie
più avanzate. In Italia il voto è frazionato e per poter formare un governo il
partito di maggioranza relativa deve appoggiarsi ai piccoli partiti che mai
agiscono nell’interesse comune, ma solo guardando il loro particolare interesse
che sempre si identifica nell’interesse dei loro piccoli o piccolissimi
leader".
"Dobbiamo superare molte difficoltà, abbiamo
una legge assurda, quella che assegna, in campagna elettorale, ai partiti lo
stesso tempo di comunicazione in tv e in radio. Il partito di maggioranza
relativa ha lo stesso pezzettino del partito piccolo che non arriva nemmeno
all’1%. Questo porta al frazionamento del voto, il contrario del bene del paese
che è invece il bipolarismo. Il voto ai piccoli partiti non è solo inutile ma
dannoso".
Secondo
Berlusconi perciò "bisogna scegliere o di là con la sinistra delle tasse,
della patrimoniale, dell’Imu, dell’aumento dell’iva e dello Stato che vuole che
i cittadini siano al suo servizio, o a destra in un movimento liberale che ha
tra i suoi valori la religione della libertà che pensa che non si possono e non
si devono aumentare le tasse e che pensa che lo stato sia al servizio dei
cittadini. Per questo faccio un appello allarmato agli elettori di
centrodestra: anche se non avete voglia di andare a votare, anche se avete
voglia di andare addosso a questo sistema politico, questo non serve a nulla,
le cose peggiorerebbero. Andate a votare e date un voto consapevole, dando a
noi la possibilità e la responsabilità di governare il paese".
"La prossima settimana presenteremo le nostre
innovazioni per Equitalia, però ho già lavorato per stendere l’ordine del
giorno dei lavori dei primi 5 consigli dei ministri".
"Nel 2001 ho presentato un contratto con gli
italiani: 5 cose difficili e importanti che mi proponevo di realizzare, perché
la cosa importante è mantenere gli impegni presi in campagna elettorale, e ne
ho realizzati 4 e mezzo su 5. Nel 2008, ho presentato un contratto di 6 punti
che sono stati tutti realizzati ma siamo stati al governo non 5 anni ma
3".
Quanto agli impegni per il prossimo governo il
leader del Pdl assicura che "nel primo cdm ci saranno l’imu, l’abolizione
del finanziamento pubblico ai partiti, la norma dei giovani disoccupati che
possono essere assunti senza costi in più e altre cose. Il programma è molto
articolato e provvederemo a deliberare tutto nei primi 5 consigli".
"I costi della politica. E’ un altro settore
in cui si deve intervenire. Abbiamo fatto firmare un patto dei candidati in
lista che si impegnano a votare per il dimezzamento degli emolumenti, per il
dimezzamento del numero dei numero dei parlamentari, consiglieri regionali,
provinciali e comunali, votare per l’abolizione totale del finanziamento
pubblico ai partiti e votare per restare al servizio dello Stato soltanto per
due legislature. Questo dovrebbe portare a un risparmio importante di poco più
di un miliardo. Pensiamo di arrivare a risparmiare il 10% in 5 anni, cioè 80
miliardi. Quindi 16 miliardi all’anno".
Nessun commento:
Posta un commento