L'ex direttore
del Tg1 avrebbe usato illecitamente le carte di credito Rai, ma per i giudici
"il fatto non costituisce reato". Il giornalista: "È stata una
via crucis"
L’ex direttore del Tg1 era accusato di peculato
per aver utilizzato illecitamente le carte di credito
assegnategli dalla Rai durante il suo mandato. Il pm di Roma Mario Dovinola
aveva chiesto per il giornalista una condanna a 2 anni di reclusione, ma i
giudici della sesta sezione penale del tribunale di Roma hanno ritenuto che
Minzolini non abbia commesso alcun reato. Nell'inchiesta, partita da un esposto
di Antonio Di Pietro, gli veniva contestato di aver sforato, in 14 mesi, il
budget a sua disposizione di circa 65mila euro (somma,
peraltro, restituita dall'ex direttore all’azienda). Per l'ex direttore
del Tg1, rimosso
dal suo posto il 13 dicembre del 2011 proprio a causa dell'indagine, è
stata "una via crucis": "Ho rifiutato di fare il capo ufficio di
corrispondenza di New York della Rai per assistere alle udienze",
racconta, "Quello che ho visto in tribunale mi ha rincuorato sul rapporto
giustizia-informazione in questo paese".
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