Dalla stampa apprendo
che il Sindaco di Bagnacavallo cerca di minimizzare rispetto alle dichiarazioni
del PDL riguardo alla trasparenza degli
atti dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna e sulle violazioni che
sarebbero state oggetto di un’ispezione del Ministero del tesoro. La
Sindaco Rossi risponde sorpresa “Ma cosa dice? Si è trattato di un’ispezione
di routine, che si fa periodicamente, in ogni comune: come di prassi, sono
stato richiesti chiarimenti su alcuni aspetti e i nostri uffici stanno
lavorando per dare risposte necessarie“.
Caro
Sindaco rimango stupefatto perché proprio il sottoscritto, le aveva richiesto
di avere i dati delle delibere, il consigliere regionale Gianguido Bazzoni aveva
richiesto dati alla Regione ed erano state segnalate le gravi inadempienze del
suo Comune riguardo la mancata pubblicazione degli atti pubblici sul sito
dell’albo pretorio del suo comune, come previsto dalla legge fin dal 2009. Di
fronte alle risposte negative, davanti al suo silenzio, il 21 febbraio 2012 avevo
segnalato al Prefetto di Ravenna e alla Presidenza del Consiglio le
inadempienze del suo comune. Alla data odierna non ho ancora ricevuto risposta
dal Prefetto di Ravenna e dal Ministero, apprendo però con sorpresa che è in
corso una “ispezione di routine” nel suo Comune. Prendo atto che da poco tempo
finalmente il suo Comune rispetta la legge sulla pubblicazione degli atti all’albo
pretorio come prevedeva la legge da anni, ma sarei curioso, vista la conclamata
“trasparenza” della sinistra di conoscere i motivi dell’ispezione e quanto
richiesto, visto che dichiara si tratti una normale “routine” nell’interesse dei
suoi cittadini anche perché ad oggi nessuno mi ha ancora risposto in merito
alla mia segnalazione del febbraio del 2012. Non risulta che vi siano Ispezioni
di routine nei Comuni, c’è solo il controllo della Corte dei Conti, se il Suo
Comune è stato oggetto di Ispezione evidentemente gli organi del Governo hanno
riscontrato delle anomalie come da me e da altri segnalato a suo tempo. Sarei
ben contento che la Sindaco Rossi pubblicasse i risultati dell’ispezione del
Ministero proprio in ossequio al principio della Trasparenza della Pubblica
Amministrazione, rimango anche in attesa della risposta del Prefetto di
Ravenna. Il consigliere provinciale
(Pdl) Vincenzo Galassini
Allego copia lettera inviata e
pubblicazioni sul blog pdl Ravenna
PREFETTO
PROVINCIA RAVENNA
per
quanto di competenza:
Presidenza
Consiglio dei Ministri
Dipartimento Funzione Pubblica
Via
Lucina 19
00186 ROMA
MINISTRO DELL’INTERNO
Dott. ANNA MARIACANCELLIERI
PROF. MARIO MONTI
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Oggetto: Segnalazione inadempienza del Comune di
Bagnacavallo e dell’Unione dei Comuni Bassa Romagna per mancato rispetto della
norma di legge della pubblicazione delle Determine
all’albo pretorio on-line
Ravenna 21 febbraio 2012
Sul
sito del Comune di Bagnacavallo nella pagina web dedicata all’albo pretorio http://albopretorio.comune.lugo.ra.it/?ente=bagnacavallo
sono presenti delibere di Consiglio, Determine, altri atti; rispetto alle
delibere del Consiglio e altri atti sono presenti nella pagina web sopracitata
degli allegati con il testo di tali documenti, non sono invece presenti i
documenti relativi alle determine.
Considerato che a partire dal 1 gennaio del 2011 le
pubblicazioni effettuate su carta non hanno più valore legale. E' infatti
entrato in vigore l'art. 32 della Legge n. 69/2009, che reca disposizioni
finalizzate all'eliminazione degli sprechi.
Grazie a questa
rivoluzione digitale spariscono così fogli e foglietti affissi da decenni con
le 'puntine' su migliaia di Albi pretori.
Le amministrazioni
pubbliche sono infatti obbligate a pubblicare sul proprio sito Internet (o su
quello di altre amministrazioni affini o associazioni) tutte le notizie e gli
atti amministrativi che necessitano di pubblicità legale: bandi di concorso,
permessi di costruzione, delibere del Consiglio e della Giunta comunale, elenco
dei beneficiari di provvidenze economiche, ecc;
Per quanto riguarda i
bandi di gara ("procedure a evidenza pubblica") e i bilanci, lo
switch-off completo al digitale è invece stabilito al 1 gennaio 2013. Nel
frattempo la pubblicazione online di questi atti accompagnerà quella cartacea;
a partire dal 1 gennaio 2013 gli obblighi di pubblicità legale saranno pertanto
assolti esclusivamente mediante la pubblicazione online sul sito istituzionale
mentre la tradizionale pubblicità sui quotidiani sarà solo facoltativa e nei
limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio.
La maggiore parte degli
altri Comuni della Provincia di Ravenna quasi tutte sono in regola con la
legge: non solo hanno collocato nell'homepage del proprio sito (seppure con
evidenza diversa) la sezione dedicata all'albo pretorio ma molte vi hanno già
inserito anche i bandi di gara. Sia pure in presenza di un quadro così positivo,
C H I E D O
Di verificare e prendere se necessario gli
eventuali necessari provvedimenti:
a. se
intende predisporre richiesta di sensibilizzazione nei confronti del comune di Bagnacavallo e dei Comuni
della Bassa Romagna al fine di giungere che le Istituzioni,
citate, siano altamente sensibili al
tema della trasparenza e dell’accessibilità per i cittadini agli atti
amministrativi nel rispetto di un principio di innovazione, trasparenza e
accessibilità della Pubblica Amministrazione ampiamente condiviso anche a
livello europeo e rispetto della legge vigente.
A disposizione per
chiarimenti e in attesa di una
risposta in merito, in quanto il materiale è utilizzato per un blog sull’indicazione
dell’utilizzo dei fondi pubblici, colgo l’occasione per porgere cordiali
saluti
Vincenzo Galassini
1
giovedì 22 dicembre 2011
Perché a Bagnacavallo e all’Unione dei comuni della Bassa
Romagna (ma talvolta anche a Casola) gli atti non sono pubblicati integralmente
on line? Interrogazione di Gianguido Bazzoni
Sul sito del
Comune di Bagnacavallo nella pagina web dedicata all’albo pretorio http://albopretorio.comune.lugo.ra.it/?ente=bagnacavallo
sono presenti delibere di Consiglio, determine, altri atti; rispetto alle
delibere del Consiglio e altri atti sono presenti nella pagina web sopracitata
degli allegati con il testo di tali documenti, non sono invece presenti i
documenti relativi alle determine.
CONSIDERATO CHE: a partire dal 1 gennaio del 2011 le pubblicazioni
effettuate su carta non hanno più valore legale. E' infatti entrato in vigore
l'art. 32 della Legge n. 69/2009, che reca disposizioni finalizzate
all'eliminazione degli sprechi. Grazie a questa rivoluzione digitale spariscono
così fogli e foglietti affissi da decenni con le 'puntine' su migliaia di Albi
pretori. Le amministrazioni pubbliche sono infatti obbligate a pubblicare sul
proprio sito Internet (o su quello di altre amministrazioni affini o
associazioni) tutte le notizie e gli atti amministrativi che necessitano di
pubblicità legale: bandi di concorso, permessi di costruzione, delibere del
Consiglio e della Giunta comunale, elenco dei beneficiari di provvidenze
economiche, ecc; Per quanto riguarda i bandi di gara ("procedure a
evidenza pubblica") e i bilanci, lo switch-off completo al digitale è
invece stabilito al 1 gennaio 2013. Nel frattempo la pubblicazione online di
questi atti accompagnerà quella cartacea; a partire dal 1 gennaio 2013 gli
obblighi di pubblicità legale saranno pertanto assolti esclusivamente mediante
la pubblicazione online sul sito istituzionale mentre la tradizionale
pubblicità sui quotidiani sarà solo facoltativa e nei limiti degli ordinari
stanziamenti di bilancio. il Ministero per la Pubblica Amministrazione e
l'Innovazione ha effettuato, in collaborazione con il CNR, un'indagine
approfondita sullo stato di applicazione della legge nei siti Internet delle
pubbliche amministrazioni. Da questa è risultato che finora solo 5.133 Comuni
(pari al 66,80% del totale) hanno predisposto una sezione online dell'Albo
pretorio, così suddivisi su base regionale: 51 Comuni in Basilicata (40,5%), 50
in Molise (41,0%), 123 in Abruzzo (47,3%), 174 nel Lazio (52,7%), 119 in Friuli
Venezia Giulia (56,4%), 167 in Trentino Alto Adige (56,6%), 140 nelle Marche
(58,6%), 338 nel Veneto (59,1%), 152 in Puglia (60,8%), 239 in Sicilia (61,9%),
243 in Sardegna (64,5%), 47 in Valle d'Aosta (65,3%), 136 in Liguria (65,7%),
1.030 in Lombardia (68,8%), 243 in Emilia-Romagna (70,0%), 382 in Campania
(71,4%), 291 in Calabria (74,6%), 68 in Umbria (78,2%), 882 in Piemonte (80,6%)
e 258 (90,2%) in Toscana. Nel caso particolare delle città metropolitane, è
emerso invece che tutte sono in regola con la legge: non solo hanno collocato
nell'homepage del proprio sito (seppure con evidenza diversa) la sezione
dedicata all'albo pretorio ma molte vi hanno già inserito anche i bandi di
gara. Sia pure in presenza di un quadro così positivo, va però notato come non
tutte le città abbiano utilizzato questa occasione come front-office di una
corretta e integrata gestione documentale: in alcuni casi si tratta infatti di
mera rappresentazione digitale dei documenti prima esposti in forma cartacea.
Al contrario, alcune città (ad esempio Milano) hanno utilizzato l'obbligo
dell'Albo pretorio online per rivedere tutto il processo documentale;
RITENUTO CHE: In Emilia‐Romagna i Comuni sono 348, 347
hanno un sito web, 243 pari al 70,03% ha online un albo pretorio;
INTERROGA LA GIUNTA: Per conoscere se sono state predisposte politiche
di sensibilizzazione regionale nei confronti dei Comuni Emilia-Romagna al fine
di giungere ad un panorama regionale completo che dimostri come le Istituzioni
di questa Regione siano altamente sensibili al tema della trasparenza e
dell’accessibilità per i cittadini agli atti amministrativi nel rispetto di un
principio di innovazione, trasparenza e accessibilità della Pubblica
Amministrazione ampiamente condiviso anche a livello europeo. Se non ritenga
opportuno intervenire presso il Comune di Bagnacavallo al fine di rendere
pubbliche e accessibili anche su sito web del Comune stesso le determine
assunte
Gianguido Bazzoni
Consigliere regionale Pdl
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