IL DATO ISTAT REGISTRA INCREMENTI CONGIUNTURALI POSITIVI IN TUTTI I COMPARTI: + 4,2%, PER BENI DI CONSUMO; +4%, PER I BENI STRUMENTALI
.In rialzo la produzione industriale ad agosto: rispetto a luglio l'indice destagionalizzato della produzione è aumentato del 4,3%. Lo rileva l'Istat secondo cui si tratta dell'aumento maggiore dal 2000. Corretto per gli effetti di calendario, in agosto l'indice è aumentato in termini tendenziali del 4,7% (i giorni lavorativi sono stati 22, come ad agosto 2010). Nella media del trimestre giugno-agosto l'indice è aumentato dello 0,7% rispetto al trimestre immediatamente precedente. Nella media dei primi otto mesi dell'anno la produzione è cresciuta dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, ad agosto 2011, una crescita tendenziale sostenuta per i raggruppamenti dei beni intermedi (+8,3%) e dei beni strumentali (+6,9%). Aumenta in misura significativa anche la produzione di energia (+3,5%), mentre più limitato è l'incremento per i beni di consumo (+0,6%). Nel confronto tendenziale, i settori dell'industria caratterizzati dalla crescita più accentuata sono: metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+16,8%), altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+13,0%) e fabbricazione di macchinari e attrezzature (+12,9%). Il settore che in agosto registra la diminuzione tendenziale più ampia è quello delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-10,1%).
Ad agosto 2011 l'indice destagionalizzato registra incrementi congiunturali positivi per tutti i comparti: +4,2% per i beni di consumo, +4,0% per i beni strumentali, +3,3% per l'energia e +2,7% per i beni intermedi. In termini tendenziali, l'indice corretto per gli effetti di calendario segna variazioni positive per il raggruppamento dei beni intermedi (+8,3%), dei beni strumentali (+6,9%), dell'energia (+3,5%) e, in misura più limitata, per il raggruppamento dei beni di consumo (+0,6%). I maggiori contributi positivi alla variazione tendenziale dell'indice generale (calcolati sui dati grezzi) provengono dai beni intermedi (+2,3 punti percentuali) e dai beni strumentali (+1,7 punti percentuali).
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