giovedì 6 ottobre 2011

MIGLIORANO I DISTRETTI: MA LENTAMENTE.

LO STUDIO: PERSISTONO PERO’ ELEMENTI DI DIFFICOLTA’ E FRAGILITA’, BUONA LA SITUAZIONE DI FUSIGNANO-BAGNACAVALLO + 40,7%

Modena, 4 ottobre 2011 - I distretti industriali emiliano romagnoli evidenziano un “progressivo ma lento miglioramento”. A dirlo è il il Servizio Studi di Intesa Sanpaolo per Carisbo e Cariromagna, nel consueto aggiornamento trimestrale del monitoraggio sui distretti industriali della regione. Scorrendo i dati dell’export allo scorso 30 giugno, “emerge un quadro di progressivo, ma lento miglioramento, in cui persistono pero’ elementi di criticita’ e fragilita’. Non mancano pero’ segnali positivi, sia sui nuovi mercati che su quelli maturi, anche se preoccupa l’atteso rallentamento dell’economia globale’’. Nel secondo trimestre del 2011, evidenzia l’elaborazione di Intesa Sanpaolo, ‘’quasi tutti i distretti della regione’’ hanno chiuso in territorio positivo e ‘’le esportazioni hanno registrato una crescita tendenziale del 10,7%. Si tratta della quinta variazione positiva consecutiva , sostenuta in particolare dal buon andamento del sistema moda (rimbalza l’export della maglieria e abbigliamento di Carpi +21,4% e l’abbigliamento di Rimini +13,6%, conferma per le calzature di Fusignano-Bagnacavallo +40,7% e le calzature di San Mauro Pascoli +11,3%) e della meccanica (si conferma l’ottima performance delle macchine per l’imballaggio di Bologna, +28,9% e il recupero delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia, +13,3%)’’. Quanto agli sbocchi commerciali, viene confermata una ‘’maggiore propensione ad esportare sui nuovi mercati, verso i quali l’export e’ cresciuto del 22,4% contro il 5,5% delle vendite verso i paesi tradizionali. Brillanti, in particolare, le esportazioni verso la Russia (+25,1%), la Cina (+43,8%), la Polonia (+25,7%), la Turchia (+66,6%), Hong Kong (+25,7%) e Brasile (+117,5%) anche se restano i mercati maturi le mete privilegiate dei prodotti dei distretti emiliano-romagnoli: Francia (+7,1%), Germania (+8,4%) e Stati Uniti (+8,2%). Da segnalare anche il rimbalzo dell’export verso la Svizzera (+28,3%). Guardando al lavoro, ridimensionamento delle ore di cassa integrazione guadagni, per quanto riguarda le componenti ordinaria e straordinaria, mentre sale quella in deroga. Ad ogni modo, sottolinea lo studio ‘’restano comunque storicamente elevati i livelli, a conferma delle criticita’ ancora presenti sul mercato del lavoro: in maggiore difficolta’ il distretto di Sassuolo, le macchine agricole di Modena e Reggio Emilia e la maglieria e abbigliamento di Carpi’’. A conclusione, nel complesso, emerge ‘’uno scenario caratterizzato da un’elevata dispersione delle performance, con distretti (in particolare quelli dell’alimentare, ma anche l’abbigliamento di Rimini, i mobili imbottiti di Forli’ e le macchine da imballaggio di Bologna) su livelli di export ben al di sopra a quelli del 2008 e distretti invece ancora in forte ritardo come quello delle piastrelle di Sassuolo (-15%), delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-29,2%) e delle macchine per il legno di Rimini (-34%)’’.

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