martedì 4 ottobre 2011

IL SINDACO DI RAVENNA NON PERDE OCCASIONE PER NASCONDERE LE SUE MANCANZE, DIFFICOLTA’ ED ERRORI, ATTACANDO A SPROPOSITO IL POPOLO DELLA LIBERTA’

“A Ravenna esiste un’emergenza degrado, immigrazione selvaggia ed ordine pubblico, come da tempo il Popolo della Libertà sta dicendo a gran voce in Consiglio comunale e nella città, con le sue iniziative e denunce” affermano Gianguido Bazzoni consigliere regionale del PdL e Nereo Foschini capogruppo in Comune del PdL.  “Il Sindaco Matteucci ha avuto  oramai sei anni di tempo per chiedere un aumento degli organici delle Forze dell’Ordine.   Invece ha dato il via ad un a sua strumentale  e demagogica forma di integrazione senza regole che si sta rilevando un grandissimo flop che pesa sui ravennati e su quei lavoratori stranieri integrati da anni in città e che oggi sono le prime vittime di questo teatrino politico che viene messo in scena da una sinistra irresponsabile.    Finalmente il Sindaco Matteucci se ne rende conto, dopo che in pochi giorni si sono verificati una miriade di episodi preoccupanti: dall’occupazione abusiva di edifici, alle  risse feroci in pieno centro, allo spaccio ostentato e plateale, al degrado insopportabile dei giardini Speyer.       Non possiamo che dirci d’accordo su questa presa di coscienza e sull’impegno che si vorrà mettere per correggere il lassismo e la tolleranza di troppi anni, giustificata con motivazioni ideologiche che i cittadini non riuscivano a capire.      Non cerchi però il sindaco di giustificare i gravissimi ritardi passati, le omissioni e gli errori nella lotta all’illegalità con l’affermazione che la colpa starebbe nei dirigenti del PdL che “a Roma non contano niente”, quasi che dovesse essere il Governo a supplire alle mancanze del Comune di Ravenna, inviando chissà quale task-force.



Si è arrivati a questa situazione insopportabile grazie alle politiche della sinistra, che volevano rendere “accogliente” Ravenna per ogni genere di immigrati, soprattutto clandestini; non si può venire ora a cercare delle specie di raccomandazioni da chi appartiene a forze politiche di governo, quasi che l’ordine pubblico fosse una questione di clientele da trattare a livello personale fra politici.      Le questioni relative all’integrazione fra le forze di polizia ed il loro numero e sul ruolo che deve coprire il Comune si trattano fra istituzioni ed alla luce del sole, non in incontri fra “notabili”.   Il Sindaco Matteucci, prima di offendere le forze di opposizione, faccia un’autocritica e soprattutto la faccia fare al suo partito, egemone nella città e vero responsabile del degrado e dell’insicurezza attuale.

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