martedì 11 ottobre 2011

RAVENNA LA CHIMICA “LOCOMOTIVA”: INVESTE OLTRE 300 MILIONI

L’INDUSTRIA CHE CRESCE. SEGNALI  DI RIPRESA NEL DISTRETTO DI VIA BAIONA. IL RUOLO DELLA SOCIETA’ DELL’ENI E I RAPPORTI CON IL TERRITORIO.
«RAVENNA è una città amica della chimica». Il giudizio del presidente di Federchimica, Cesare Puccioni, è soppesato, collegato a ormai 60 anni dai primi insediamenti in via Baiona, agli accordi per la sicurezza e l’ambiente, alle strette relazioni tra gruppi imprenditoriali, associazioni di rappresentanza, sindacati, istituzioni. Un ‘clima’ positivo, sottolineato dal vice presidente di Confindustria Ravenna, Beppe Rossi, in apertura della Giornata internazionale della chimica. «Quello della chimica — dice — è il settore che qui meglio rappresenta il legame tra territorio e industria». Un settore che si appresta a investire oltre 300 milioni di euro nel giro di pochi anni, con nuove produzioni particolarmente innovative. Polimeri Europa ha aperto il cantiere per il nuovo impianto denominato Butene 1, che lavorerà in collaborazione con gli altri impianti del gruppo a Priolo e a Dunkerque in Francia. Un investimento che sfiora i 100 milioni di euro e che dall’ottobre 2012, porterà ad un’altra ventina di assunzioni. Il 4 ottobre scorso, Polimeri ed Eni, hanno presentato ai sindacati il piano industriale 2012-2015. Per Ravenna sono previsti due nuovi investimenti. Il primo, per una spesa di circa 80 milioni, riguarda le gomme termoplastiche. Il secondo punta sulle gomme Sbr solution, ad alto contenuto tecnologico ed ecosostenibile: 100 milioni di investimenti e una quarantina di nuovi occupati. Altri investimenti sono previsti da Igs, acquirente di Vinyls, anche se il rogito notarile previsto per venerdì è slittato di una settimana. Poi c’è Hera Ambiente che con Sindyal di Eni ha un progetto per la bonifica di terreni inquinati da idrocarburi. Carburanti del Candiano prospetta l’avvio di una nuova filiera che mira alla realizzazione di un impianto capace di produrre biodiesel (250.000 ton/anno) e di una centrale capace di produrre energia (53mw elettrici). Altri investimenti sono attesi da Vinavyl, Orion Enginered Carbon (ha rilevato il nero di carbonio per le gomme da Degussa) e Acomon, oggi dei giapponesi Mitsui chimicals. Dal sindaco Matteucci, dal presidente della Camera di commercio, Gianfranco Bessi, dal vice presidente della provincia Gianni Bessi e da Giorgio Graziani, segretario regionale della Cisl il sostegno allo sviluppo di una chimica moderna e volano dell’industria manifatturiera. «Quello di Ravenna — chiude Daniele Ferrari, amministratore delegato di Polimeri — è uno stabilimento strategico per Eni. Ci sono tutte le condizioni per un’ulteriore sviluppo». Lorenzo Tazzari

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