venerdì 24 maggio 2013

896.000 EURO IL BUCO CONTINUA…... TERRE NALDI: LANCIARE IL SASSO PER NASCONDERE LA MANO.

L’AUTODENUNCIA HA TANTO L’ODORE DEL FUMO DELL’ARROSTO
740.000 euro più 20.000 più 36.000 più 100.000 e siamo già a 896.000 euro di debiti di Terre Naldi pagati dal Comune di Faenza con annesso impoverimento del complesso causa vendita terreni.
Ho la netta impressione che Savorani lanci il sasso per poter nascondere poi la mano, non vorrei che il buco di Terre Naldi fosse un’altra volta superiore a quanto dichiarato a mezzo stampa. Mi chiedo inoltre perché in sede di bilancio a domanda precisa della sottoscritta rispetto ad una segnalazione dei Revisori dei Conti proprio su Terre Naldi l’assessore Zivieri non abbia risposto puntualmente come oggi intenderebbe fare Savorani.  Il Sindaco quando chiedemmo di fare azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di Terre Naldi per tutelare il patrimonio del Comune rispose che si prendeva la responsabilità di non procedere. Bene se oggi Terre Naldi è di nuovo in passivo la responsabilità è quindi del Sindaco che non ha voluto fare chiarezza sulla situazione e prendere le opportune decisioni nonostante i tanto propagandati pareri degli esperti. Ricordo inoltre che tante volte ci è stato detto che Terre Naldi sarebbe stata in attivo grazie al contributo regionale sulle casse di espansione del Senio oggi emerge che non è così. Mi auguro che qualcuno non pensi di tappare qualche altro buco di Terre Naldi a piè di lista con risorse comunali come fatto con la Fondazione Savini e tanto meno di utilizzare risorse destinate ad altri scopi tipo imprese o pagamenti dei fornitori.
Esistono possibilità di rivedere l’attività di Terre Naldi, ma ascoltare il PDL sembra creare troppo prurito all’amministrazione PD di Faenza che non riesce a rinunciare all’imprimatur delle idee, se vogliono qualche idea intelligente noi ci siamo lo abbiamo già fatto con il centro storico, con gli assistenti civici, con il CER, con la Fiera etc.
Questa favola del buco di Terre Naldi però deve finire e se Savorani da oggi è votato al martirio politico e vuole fare davvero chiarezza si “autodenunci” alla magistratura contabile di modo che questi verificheranno se tutto è stato fatto a dovere. Raffaella Ridolfi

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