Il prossimo 30 maggio scadrà il consigliere di
nomina regionale della "Sapir Porto intermodale di Ravenna", società
a "quasi totale proprietà pubblica", di cui la Regione
Emilia-Romagna, con oltre il 10 per cento del capitale sociale, è il secondo
socio di riferimento. Sono queste le premesse contenute in una mozione
presentata dal consigliere Gianguido Bazzoni (Pdl), in cui si legge che con
questa nomina, "anche a forte valore simbolico", la Giunta dovrà
"dimostrare la volontà a impegnarsi fino in fondo nella definizione e
gestione del futuro del Porto ravennate". Il documento impegna quindi
l'esecutivo regionale a individuare per la carica di consigliere della Sapir
una personalità che "possa contribuire a rafforzare il legame fra
l'Emilia-Romagna e il suo porto" e che garantisca "la piena
attuazione delle pari opportunità".
Nel testo si sollecita infine la Giunta a tenere uno stretto collegamento con chi sarà eletto nel Consiglio di amministrazione e a dedicare "ogni energia e risorsa possibile" allo sviluppo dello scalo.
Nel testo si sollecita infine la Giunta a tenere uno stretto collegamento con chi sarà eletto nel Consiglio di amministrazione e a dedicare "ogni energia e risorsa possibile" allo sviluppo dello scalo.
Nessun commento:
Posta un commento