"Ritengo necessario fornire
alcune informazione relative al previsto Casello Autostradale di
Solarolo-Castel Bolognese in località Castelnuovo, recentemente definito dal Consigliere Provinciale Pdl Vincenzo Galassini 'un
casello inutile', in modo da consentire una più obiettiva
valutazione della situazione". Lo dice il sindaco di Solarolo, Fabio
Anconelli, intervenendo in risposta a quanto espresso dal consigliere di Centrodestra.
"Innanzitutto si continua a far confusione tra la Zona Artigianale di
Solarolo e la prevista Area Industriale di Castelnuovo: la prima, in via
Felisio, è stata urbanizzata da Stepra e ad oggi risulta, di fatto, completata;
la seconda prevede una prima fase di "collegamento" alle diverse reti
industriali da parte di Hera col concorso dei proprietari (il progetto
definitivo è già depositato in Comune), per poi consentire lo svilupparsi delle
singole lottizzazioni. Dunque, sono due aree di sviluppo non comparabili e non
sovrapponibili". In riferimento poi alla presunta inutilità di un nuovo
casello autostradale tra i già esistenti caselli di Imola e Faenza, posti a
solo 14 km di distanza, Anconelli puntualizza: "È evidente che non ci si
rende conto delle tempistiche e delle reali distanze che obbligano il traffico
pesante proveniente dalle aree produttive di Casola Valsenio, Riolo Terme,
Bagnara, Mordano, Castel Bolognese e Solarolo nel raggiungere i due attuali
caselli, con l'aumento del traffico "critico" nei piccoli centri e
del relativo inquinamento. Non entro invece nelle valutazioni che riguardano la
storia relativa alla Circonvallazione di CastelBolognese: posso solo
testimoniare l'impegno concreto e reale dell'attuale amministrazione castellana
nel promuoverne la realizzazione, ma certo, se i nostri centri vedranno ridurre
i camion in transito in tempi rapidi, anche la salute di tutti ne potrà trarre
un immediato giovamento, in attesa di soluzioni più complesse e risolutive.
Trovo anche interessante la riflessione che, allo scopo di promuovere
interventi per il rilancio dell'economia locale realizzando solo "opere
utili" da valutare con "i piedi per terra", si proponga di
azzerare un percorso che è in dirittura d'arrivo (si è in attesa dell'autorizzazione
ministeriale per produrre il progetto esecutivo e dare inizio ai lavori), in
evidente contrasto con le costanti sollecitazioni che lo stesso mondo economico
locale fa da tempo, proponendo alternative che favorisco altri territori".
"Sottolineo infine -
conclude Anconelli - che il Casello e l'Area Industriale non sono soltanto al
servizio di Solarolo, ma di tutta l'Unione della Romagna Faentina ed è con
questo spirito che andrebbe valutato. Parte degli oneri, infatti, andrebbero a
vantaggio di tutti i comuni dell'Unione. Le infrastrutture come questa portano
opportunità e benefici a tutto un territorio e dire che un'opera "è
inutile", mentre un'altra "è l'unica vera priorità" (opere che
hanno iter autorizzativi e canali di finanziamento diversi), è segno evidente
del non aver preso atto che si è aperta una nuova fase per i nostri Comuni, di
collaborazione e di supporto reciproco, allo scopo di dare risposte ai
cittadini ed alle imprese dei nostri territori".
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