lunedì 19 aprile 2010

"EFFETTO DELLA POLITICA CLIENTELARE”

Il consigliere regionale Bazzoni (Pdl) chiede spiegazioni in una seduta straordinaria del consiglio comunale

“Sono sconcertato e preoccupato per il disavanzo finanziario di sette milioni di euro del Consorzio dei servizi sociali, miracolosamente scoperto in occasione della liquidazione dell'ente". Così il consigliere regionale del Pdl, Gianguido Bazzoni, commenta il buco di bilancio annunciato oggi dai tre sindaci di Ravenna, Cervia e Russi e dal direttore generale dell'Ausl di Ravenna, Tiziano Carradori.  “Non sono i sindaci e il direttore dell'Ausl a doversi dire amareggiati e indignati - commenta Bazzoni -, ma i cittadini che da anni assistono a una gestione sconsiderata e clientelare dei servizi sociali. Quello che dovrebbe essere un tassello fondamentale e delicato della gestione della cosa pubblica, perché rivolto a fasce della popolazione che vivono in condizioni di indigenza,  negli anni si è trasformato in un carrozzone tutt'altro che gestito in maniera totalmente trasparente, ma utilizzato per assegnare poltrone ai soliti uomini di partito". “Il sindaco, in quanto rappresentante del socio di maggioranza del Consorzio dei servizi sociali, e il consiglio di amministrazione dello stesso, nel quale siedono dirigenti lautamente retribuiti (tra questi l'ex senatore del Pds Aldo Preda) - prosegue il consigliere regionale -, hanno il dovere di spiegare in una seduta straordinaria del consiglio comunale come si è potuti arrivare a un simile disavanzo e in che maniera questo peserà sui conti del Comune di Ravenna. Ci aspettiamo verifiche puntuali sulle responsabilità di un tale disastro nella gestione economica di un ente pubblico". “I cittadini di Ravenna - aggiunge Bazzoni - sono lesi due volte da questa vicenda della quale ritengo responsabili non solo chi ha amministrato il Consorzio, che non può dirsi estraneo a quanto accaduto, ma anche lo stesso Partito democratico sul quale pesa la scelta degli uomini che hanno guidato l'ente in tutti questi anni". “Il mio impegno in consiglio regionale - prosegue - sarà di chiedere che non si arrivi più ad esempi di cattiva gestione come questa. Pretenderemo un controllo più competente sulla gestione di servizi pubblici essenziali, a maggio ragione dopo aver assistito, appena qualche mese fa, al dissesto finanziario dell'Ausl di Forlì, occultato per anni e venuto fuori prepotentemente fino a sfiorare i 60 milioni di euro. Il sospetto è che al Consorzio si sia usato lo stesso sistema, registrando le spese non nell'anno corrente ma in quelli successivi, perdendo così il controllo dei conti". “Tutto questo - conclude Bazzoni - dimostra che c'è un sistema clientelare che non funziona più. Fino a quando gli enti pubblici saranno guidati da uomini di partito senza le dovute competenze saremo costretti ad assistere a ben altri sfaceli economici. Non mi sembra, infatti, che le nomine dell'Asp abbiano seguito criteri di competenze".

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